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Tre perle tra Predappio e Forlì:
alla ricerca di tesori culinari

Nella Romagna orientale, a ridosso dei primi contrafforti dell’Appennino Tosco-Emiliano, si estende la provincia di Forlì. La zona fu abitata fin dalla Preistoria e il nome di Forlì è di origine romana, infatti il centro fu fondato da Gaio Livio Salinatore nell’anno 188 avanti Cristo con il nome di Forum Livii.

Tra i borghi e i paesi della provincia, certamente Predappio è quello più interessante. Il borgo situato sulle colline forlivesi, a una manciata di chilometri dalla città capoluogo, è un antico centro di origini romane cresciuto intorno al suo castello medievale.
La storia recente è legata alla figura di Benito Mussolini che, nel Ventennio, trasformò il paese in un museo urbano in cui sono visibili le testimonianze degli stili architettonici dell’epoca. Tra gli edifici più rappresentativi vanno inclusi la Casa del Fascio caratterizzata dalla alternanza di mattoni bianchi e rossi, il Palazzo Varano che fu la dimora di Mussolini e ora è la sede del Comune, molto bella è la sua scalinata di accesso e la caratteristica torre detta dell’Orologio e infine il Cimitero Monumentale restaurato recentemente in stile romanico con un bel portale di ingresso, la Chiesa di San Cassiano in Pennino risalente all’XI secolo inglobata nelle mura di cinta e la imponente cripta Mussolini che campeggia sullo sfondo.

Una breve vacanza nella provincia di Forlì è completa, non solo in quanto si godono le bellezze artistiche, storiche, naturali di cui è ricca la zona, ma in quanto si possono scoprire anche piatti dai gusti semplici, genuini, freschi che caratterizzano la cucina romagnola.

Nella zona collinare di Predappio in via Strada Nuova c’è un ristorante unico nel suo genere, la “Locanda Appennino“, perché unico? Perché oltre al servizio di ristoro, agli ospiti si offre, se ne hanno bisogno, anche la possibilità di dormire; infatti al piano superiore ci sono 5 camere ampie e spaziose arredate con gusto ed eleganza.
L’intero edificio sia all’esterno che all’interno è stato ristrutturato recentemente, predominano in tutti gli ambienti il bianco e il nero e le varie sfumature di grigio che si rincorrono confondendosi in modo molto armonico e piacevole visivamente.

Nella “Locanda Appennino” oltre alla sala da pranzo, ampia e spaziosa, arredata con tavoli di varia grandezza, ben disposti, ci sono la cantina con oltre 500 etichette di vini e il bar molto fornito che la mattina prepara colazioni che accarezzano tutti i palati. All’esterno si apre uno spazio attrezzato con ombrelloni, tavolini e poltrone godibilissimo nel periodo estivo.
La cucina ottima e raffinata, curata e innovativa, prepara piatti di eccellenza, primi a base di sfoglia semplice e ripiena, carni, salumi e formaggi tra cui il pecorino stagionato nella solfatara e piadina con il crescione.
E, con vivo piacere, ricordo ancora un breve soggiorno ivi trascorso, circa a metà del mese di ottobre, con i miei familiari ed alcuni amici romani in questa “Locanda”, su consiglio di altro nostro comune Amico residente in Forlì, nonché opinionista di ottima caratura su varie Testate territoriali e nazionali, tra cui anche la Consul Press.

A Fiumana di Predappio c’è “La Casetta“, una tipica osteria romagnola in cui la cucina del luogo si esprime al meglio. La struttura è semplice con le travi a vista che danno un tocco di familiarità all’insieme. L’offerta gastronomica è quella tipica: gnocco fritto, squacquerone, pasta fatta in casa, arrosti di coniglio e di galletti, il tutto innaffiato da ottimo Sangiovese.

Nel centro di Forlì, a piazza Camillo Benso conte di Cavour, è piacevole trascorrere una serata nel locale innovativo chiamato “Benso – Pubblica Ristorazione” ricavato da un vecchio chiosco del Comune. Il design è caratterizzato da eleganza e accuratezza nei particolari. La cucina a vista permette di vedere i cuochi all’opera in quanto è separata dai clienti da semplici vetrate.
Il menu cambia ogni due mesi seguendo la stagionalità. Gli ingredienti sempre freschissimi, provengono dal territorio tutti i giorni, forniti da piccoli produttori locali. Il locale da la possibilità di scegliere, oltre alla carta, tra diversi tipi di menu, ognuno dei quali ha una sua peculiarità: il menu degustazione a 5 o 6 portate scelte direttamente dallo chef, e un menu creato appositamente per il pranzo con due portate veloci per chi ha solo una breve pausa di lavoro.

Questi tre templi del buon mangiare sono gestiti da una società di tre amici, rappresentanti di una nuova generazione di imprenditori e ristoratori, si tratta di Jacopo Valli, Maicol Ravaioli e Simone Zoli che hanno creduto, alla grande, nel loro progetto, portandolo al successo.

_________LIDIA D’ANGELO

Foto: startomagna.it, wikipedia

Le foto dei locali descritti nel testo provengono dalle loro rispettive pagine Facebook

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