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Unione Europea, “Introduce cancel culture persino nel cibo”

La nota politica, 4 febbraio – “Le decisioni della Commissione europea in campo alimentare sono sempre più guidate da posizioni ideologiche. L’ultimo esempio è l’anatema sulle carni rosse e quelle lavorate contenuto nel piano europeo per la lotta al cancro. Una posizione ideologica che demonizza un alimento fondamentale per l’umanità fin dalla notte dei tempi. Ormai la cosiddetta “cancel culture” è arrivata persino sulla nostra tavola, con l’obiettivo di promuovere una dieta vegetale che sarà anche di moda, ma la cui validità nutrizionale è tutta da dimostrare”.

È quanto affermano il capo delegazione di FDI-ECR al Parlamento europeo, Carlo Fidanza e l’europarlamentare di FDI-ECR Nicola Procaccini, componente della commissione agricoltura, criticando i contenuti dello ‘Europe’s beating cancer plan’ della Unione Europea.

“La proposta della Commissione, che prevede anche il taglio dei fondi per la promozione dei prodotti, va a colpire alcuni alimenti tipici del Made in Italy, con gravi ripercussioni su un importante settore economico. La carne rossa e la carne lavorata sono parte della dieta mediterranea che è patrimonio Unesco e che certo non rappresenta un pericolo per la salute.

Quasi ogni alimento, se consumato in modo indiscriminato, può essere dannoso. La tutela della salute va ricercata promuovendo una dieta equilibrata, non attraverso un’etichettatura obbligatoria sui prodotti alimentari che è frutto di un algoritmo discutibile come quello contenuto nel nutriscore, concludono

        NICOLA PROCACCINI  

 

                                                                     CARLO FIDANZA                                                                       

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