Autore: Redazione
“Per una Nuova Politica Economica”
Hotel Investment & Valuation – Metodologie e casi di Giacomo Morri e Fabrizio Trimarchi
Uno studio di settore: casistica e
metodologia valutazioni e investimenti
Raffaele Panico
Il settore alberghiero è in profonda trasformazione. La presenza sul Belpaese di numerosi immobili atti alla ricezione ci consente senza tema di dubbio, come da sempre, l’intrapresa qualificata per la vocazione turistica; l’Italia oggi, come nel passato, è memore del Gran Tour. Il Gran Tour era consuetudine ed iniziava nella seconda metà del XVII secolo. Era una lunga missione che nell’Europa del tempo veniva intrapresa dai ricchi dell’aristocrazia europea, destinata a perfezionare le loro conoscenze la formazione e il loro sapere con permanenza in una città e il suo contesto. Tale missione formativa aveva durata indefinita e, ovvio, aveva come destinazione l’Italia. Gli Stati italiani erano certamente il modello di riferimento per civiltà e culture, Umanesimo e Rinascimento alle spalle dell’ingegno e arte degli italiani, nonostante e proprio perché, seppur aperte le nuove vie di comunicazione marittime transoceaniche con la scoperta del Nuovo Mondo, le realtà presente in Italia erano il grembo il centro vitale cui riferirsi.
Oggi, i cambiamenti nel settore turismo hanno finito per produrre effetti importanti sulle imprese alberghiere. Scenari iper-competitivi, dove il tema del valore e delle modalità per raggiungere obiettivi concreti e duraturi nel tempo vede gli albergatori e le relative strutture ricettive, l’immobile l’albergo lo spazio fruibile, al centro di questa trasformazione.
BADOGLIO TELEGRAFA…il sogno africano dell’Impero, 1935-1936 la mostra a Predappio
Sabato 20 giugno 2020
inaugurazione della nuova mostra
“BADOGLIO TELEGRAFA…il sogno africano dell’Impero, 1935-1936”
Casa natale Benito Mussolini
via Varano Costa Predappio
ore 16.30
da sabato 20 giugno a domenica 30 agosto 2020
Trieste e Napoli due città “medaglia d’Oro” e la Storia Patria
Perché affiliare Napoli e Trieste?
Raffaele Panico
Il comune di Trieste oggi celebra il 12 giugno la “Giornata di liberazione della città dall’occupazione jugoslava”. Con una delibera, proposta dal sindaco Roberto Dipiazza, la celebrazione era stata approvata dalla giunta comunale il 26 maggio scorso.
A Trieste si sono aggiunte anche le municipalità di Monfalcone e Gorizia che, a partire da quest’anno, annoverano tra le festività cittadine anche il 12 giugno, quando le truppe partigiane di Tito lasciarono la città dopo 40 giorni di terrore.
Alla Città di Trieste era stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare con motivazione significata in questo testuale passaggio istituzionale: “…Sottoposta a durissima occupazione straniera subiva con fierezza il martirio delle stragi e delle foibe non rinunciando a manifestare attivamente il suo attaccamento alla Patria…”.
Unione Europea e la storia semi-segreta del Piano Kalergi
Mito o Realtà? Informarsi prima, per conoscere e leggendo apprendere
Praktischer Idealismus – Idealismo pratico. Oggi situazionismo dilagante?
Raffaele Panico
Unione Europea, in questi ultimi mesi vediamo come il potere aggregante si va sempre di più sfaldando. Siamo oramai ben oltre la linea del cosiddetto choc da Brexit. Il collante dei cosiddetti padri fondatori della “Nuova Europa” è solo uno spettro che si aggira per il vecchio continente o, distintivo stemmi e bandiere al vento e chiacchiere televisive.
L’idea non era male, successiva al conflitto mondiale, quando i padri fondatori iniziarono a progettare la pace e la progressiva unità e prosperità della parte occidentale del continente, per dar vita ad una comunità di Stati in cooperazione tra di loro, allargandosi poi, furbi e maliziosi, fino alle frontiere dell’ex Unione sovietica: quindi… tutto è andato oltre ogni discutibile previsione iniziale.
Sgomberi: Rachele Mussoline richiede l’accesso agli atti per garantire sicurezza
«Le occupazioni abusive sono una delle maggiori emergenze presenti sul territorio: non solo hanno ricadute pesanti in termini di criminalità diffusa e degenerazione urbana, ma comportano anche un danno economico ingente per l’amministrazione. E’ evidente, quindi, che per più motivi non ci si può più permettere di procrastinare i tempi con i quali intervenire su questo fenomeno. Per questo ieri ho presentato, presso ciascun municipio capitolino, un’istanza di accesso agli atti. Quanti e quali sono gli immobili di Roma Capitale occupati abusivamente? Dove si trovano esattamente? Quale è la loro destinazione d’uso? In termini economici quanto costano al governo che amministra la città e, di conseguenza, ai cittadini? Mi aspetto di ricevere una risposta esaustiva e tempestiva a tutte queste domande quanto prima. Voglio conoscere tutti i dati utili alla identificazione di ciascun edificio occupato, come già chiesto nei mesi scorsi al Dipartimento Patrimonio e Politiche abitative il cui Direttore ha preferito rispondere in maniera volutamente elusiva. Solo in questo modo, infatti, avrò un quadro chiaro che mi consentirà, tra l’altro, di stabilire la presenza di un possibile danno erariale. Questi spazi, infatti, se non recuperati, giorno dopo giorno finiscono per perdere il valore di mercato e non generano alcun reddito. E’ arrivato il momento di cambiare registro. E io farò di tutto perché questo venga fatto».
Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.