MARTEDÌ XXIX OTTOBRE alla “CASA dell’ AVIATORE“ presso il Circolo Ufficiali dell’ Aeronautica Militare in Roma – viale dell’Università 20 // h.18,00 –
Un invito per il nuovo evento organizzato in collaborazione con Janus Henderson Investors – nota Compagnia di investimenti – per un approfondimento sui nuovi trend economici ed invecchiamento della popolazione, come gli attuali scenari ci stanno proponendo.
IL PALAZZO DI AVENUE LEGRAND RESIDENZA DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA PRESSO SUA MAESTÀ IL RE DEI BELGI
martedì 22 ottobre h. 19,00
Lungotevere Acqua Acetosa, 42 – 00197 Roma
Un Laboratorio Geopolitico ed Identitario,
sorto negli anni ’60 ….ancor oggi quanto mai attuale
Raffaele Panico
«L’Orologio. Quindicinale Politico – Culturale per una iniziativa italiana nel tempo europeo»edito a Roma, registrato al competente Tribunale il 7 maggio 1963, distribuito nelle edicole e in abbonamento postale è stato per anni un laboratorio di pensiero importante negli anni dal cosiddetto boom economico alla rivolta giovanile, negli anni della Guerra fredda in Europa, e della “solita” Guerra calda in Indocina nel Vietnam e, successivamente, con l’apparizione del regime il più infernale, sanguinario, ossia la Cambogia di Pol Pot dei Khmer rossi. Chi erano, il direttore i redattori l’ambiente insomma che lo pensava lo scriveva lo editava? Sentiamo il lavoro di Loredana Guerrieri, ampio e corredato da una robusta e esaustiva bibliografia e referenze.
“In occasione dei 90 anni dalla nascita del regista Elio Petri, l’Associazione Porretta Cinema lancia un Premio intitolato a suo nome, in considerazione del rapporto speciale che ha legato il regista alla Mostra del Cinema Libero di Porretta Terme, dove nel 1971 insieme a Gian Maria Volonté presentò in anteprima mondiale La classe operaia va in paradiso, poi premiato con la Palma d’oro a Cannes.”
Italia e Russia nelle canzoni dei Tatari e dei Calabresi in una serata romana
Raffaele Panico
Roma 18 ottobre, una assolata giornata tipica dell’ottobre romano al tepore del tramonto si è incorniciata nella splendida e suggestiva sede del Centro Russo di Scienza e Cultura dove si è svolto il Festival internazionale della canzone tatara, dedicato quest’anno a Rashit Vagapov.
Il canto racconta le emozioni, le passioni, l’anima delle genti. Per l’occasione, in un ambito di intreccio tra due lembi di terra, della Russia il Tartastan, giunti da Kazan capitale dell’autonoma repubblica dei Tatari della Federazione russa e, dalla Calabria, da Reggio Calabria, capoluogo italiano sullo Stretto tra Scilla e Cariddi, entrambi i gruppi hanno dato un altissimo livello d’espressione d’amore per le proprie tradizioni legate al paesaggio interiore dell’anima che si è espresso in “racconto”, attraverso la canzone, in un crescendo di emozioni.