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Goethe Libero Muratore

Un lato poco esplorato di un grande Letterato

Lunedì 22 gennaio 2018, a villa Sciarra, uno dei posti più incantevoli di Roma, è stato presentato uno studio su Goethe Massone, a cura dei professori Marino Freschi e Roberta Ascarelli, e presentato da Gianluca Paolucci, Ricercatore presso l’Istituto di Studi Germanici stante nella Villa detta, con Gianmario Cazzaniga dell’Università di Pisa. Numerosi gli uditori, attratti da questo aspetto della personalità del Genio europeo inusitato per una biografia specifica di cultura letteraria ma immancabile in quanto la spiritualità della Massoneria ha rivelato una sua piena esistenza nelle opere del Grande tedesco.

Il commento riguarda innanzitutto il contatto e l’adesione di Wolfgang Goethe alla Loggia Anna Amalia delle Tre Rose, l’uscita da essa a causa di impegni diplomatici presso il Duca di Weimar, del quale il Nostro era Consigliere Segreto, ed il suo avvicinamento ad un gruppo di Illuminati, una scuola sempre sulla linea della Massoneria classica, dalla quale Goethe sarebbe poi ritornato alla Loggia primitiva. Ma ciò che è importante è la resa, alla luce delle tracce massoniche, di alcune giganti figure delle sue produzioni: Prometeo, Faust, e quel bellissimo legame che il Poeta ebbe con la Natura, sia essa una visione di luoghi, sia essa la definizione dello spirito di un personaggio, visto come un girovago del pensiero che segue la via del miglioramento per raggiungere il suo culmine, e questo è il nucleo della sua opera Wanderjahre di Wilhelm Meister, con il capolavoro del protagonista e della sua compagna che l’invita a conoscere «la terra dove fioriscono i limoni e dove risplendono le arance.»

Non è solo la gioia di ritrovare una così grande stima di Goethe per l’Italia a far ammirare quest’opera, che si spera possa far meditare gli italici denigratori della loro casa, ma è l’impulso, quasi una coazione a seguire la vita ora facile ora tormentosa, fiorita o corredata di incertezza del Meister, sentimento che rivela l’inevitabile legame dell’uomo con la sua esistenza.

Ma non ci si ferma qui: attraverso lo studio su Goethe si dà ampio panorama del pensiero corrente sulla Massoneria dal 1700 in poi in Europa, per nulla ostile, talvolta quasi un atteggiamento alla moda, o, specie in Germania, una considerazione rispettosa, incarnata in grandi letterati come Lessing, Herder, Wieland. Lo stesso ordine degli Illuminati, visti oggi da letterati di cassetta come demoniaci, era un ordine mistico e pacifico, di vicinanza templare e di un esoterismo privo di storture immaginate da profani. Il pensiero tedesco in particolare era attratto dalla ricerca spirituale più degli altri stati europei come può attestarlo non solo il Goethe, ma anche quell’opera vivamente apprezzata che fu “Dialoghi Massonici” di Lessing.

Ci si augura che lo spirito critico possa sceverare dal ricco bagaglio di commenti più o meno superficiali quella semplice verità che, luminosa com’è, è sempre sottoposta ad azioni di contrasto da parte dei poteri correnti.

Marilù Giannone

Futurism & Co.: un piccolo gioiello

Ritorno al Futuro

A Roma può succedere che, andando a vedere una vernice in una galleria di recente apertura, l’attenzione cada su un piccolo locale espositivo in via Mario de’ Fiori 68, Futurism & Co., portando i passi immediatamente dentro di esso.

Si viene accolti da opere di Giacomo Balla e di Piero D’Orazio, in posizione alterna sulle pareti per un confronto, quasi un richiamo da pifferaio magico di quadri sapientemente accostati e simili, garbatamente succedanei: Balla ha aperto la porta all’astrattismo, e per soggezione, a diverse scuole moderne.

Era tempo, era davvero tempo che non potessero vedersi, in vari eventi, opere che abbiano la potenza di far godere un visitatore, ed insieme di condurlo lungo i sentieri dei loro messaggi. Questa galleria ha volutamente messo punto ai finti artisti, a quei critici e pittorini che non sanno cosa sia arte, che è l’umiltà di studio che conduce alla fiducia ad occhi chiusi per la propria sensibilità che, come una voce irresistibile, reclama verità e totale disponibilità di ideazione e di esecuzione, ad altissimi costi di tempo.

Questo è essere pittori, uniti alla capacità ed alla personalità creativa, se si è grandi. È cosa nota che, nel mare di mediocrità rattristante solo qualche nome dal dopoguerra ai nostri giorni sembra essere un accettabile faro. Da quando si va dietro ai virtuosi del metodo e dello strumento, più o meno d’oltremare o non italiani, chi cerca arte deve andare ramingo per luoghi ed istituzioni alla ricerca di qualche opera che dia conoscenza, così in pittura come in letteratura.

Futurism & Co. vuole riprendere un bel discorso interrotto, senza negare nulla, né l’esperienza, né il rapporto diverso con l’ambiente, e ci si augura un successo dovuto, che il desiderio di riprendere il livello nazionale suggerisce. La parola d’ordine è negare il ripetitivo, il passaggio a livello della politica di comodo ed innaturale, seguire l’immaginazione dinamica ed armoniosa di Giacomo Balla, scoprire come D’Orazio ha fatto suoi, con altra poetica, quei fraseggi e versi multicolori.

Marilù Giannone

Il Vittoriale degli Italiani

Ci è pervenuta la relazione completa del 2017 riguardante il Vittoriale degli Italiani, riportiamo la prima parte del testo redatto da Giordano Bruno Guerri, per proseguire Clicca qui.

Il Vittoriale degli Italiani

Relazione 2017

Cari Amici,

il Vittoriale nel 2017 ha proseguito nel suo slancio di crescita, e con grandi passi avanti nel progetto “Riconquista”. È stato aperto il nuovo museo permanente L’automobile è femmina – gratuito per tutti – dando una degna sistemazione alle nostre auto storiche; la riconquista dell’antico parcheggio di d’Annunzio ha anche consentito il raddoppio del bookshop, l’istallazione di un ascensore per disabili e la creazione di nuovi bagni per il pubblico e i dipendenti.      

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Macerata… prossima Capitale Culturale?

Macerata nella “Top Ten” delle Città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2020

Macerata è nella top ten delle città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2020. Il Mibact ha pubblicato l’elenco delle dieci città finaliste per il titolo che sarà proclamato dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni dopo la fase di valutazione dei progetti finalisti. Grande soddisfazione del sindaco Romano Carancini: «È una grande soddisfazione per tutta la città ma io dico soprattutto per il nostro territorio maceratese, per la nostra gente e per la nostra Regione. È uno di quei momenti che valgono un intero mandato perché la scelta della Commissione Mibact riconosce il valore del lavoro. Ora insieme, tutti insieme, ad inseguire il futuro, a correre verso il sogno che diviene realtà.»

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Un convegno su “Il Mistero del Graal”

 Sabato 27 Gennaio 2018 – Convegno di Studi su

Un simbolo millenario: 

80 anni de “IL MISTERO del GRAAL” di Julius Evola

a cura della

FONDAZIONE JULIUS EVOLA ed  EDIZIONI MEDITERRANEE 

presso Associazione OROINCENTRI  – Via Alberico II n. 37, Roma

SESSIONE MATTUTINA:
Ore 09,30: Gianfranco de Turris, Segretario della Fondazione Evola, “Le ragioni di un Convegno”
Ore 10,00: Francesco Zambon, “Il nesso Wagner-Catarismo nella riflessione di Evola sul Graal”
Ore 10,30: Nuccio D’Anna, “Chrétien,Wolfram, Evola”
Ore 11,00: Adriano Segatori, “Il Graal come percorso interiore e visione politica”

Ore 11,30: Apertura dibattito  #  Ore 12,30: Pausa pranzo

SESSIONE POMERIDIANA:
Ore 15,00: Davide Bigalli, “Melchitsedek redivivus: la regalità sacra nella lettura graalica di J.Evola”

Ore 15,30: Alberto Ventura, “Il Graal e l’Oriente”

Ore 16,00: Franco Cardini, “Introduzione al problema/mistero/simbolo del Graal”

Ore 16,30: Apertura dibattito  #  Ore 17,30: Conclusioni e chiusura dei lavori

E’ gradita la puntualità

Segreteria organizzativa: Salvatore Macrì #  Giovanni Sessa

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logo_oroincentri_300 OROINCENTRI  è un Circolo Culturale che si riconosce nell’affermazione  “La Conoscenza nutre la Coscienza”.  Pertanto cerca di offrire ad ogni persona la possibilità di evidenziare e far crescere le qualità che contraddistinguono ogni essere umano,  considerando l’arte e lacultura come un mezzo di elevazione.

 di