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A colloquio con Stefano Calvagna, un fiero cantore della strada e della Settima Arte

IL SENSO D’APPARTENENZA DI UN REGISTA UNDERGROUND
DALLO STILE ASCIUTTO ED EMOZIONANTE

Una conversazione con Massimiliano Serriello

Sono davvero sobri ed essenziali i modi espressivi del regista romano Stefano Calvagna. Le prevenzioni di chi lo accusa di andare sopra le righe, usando le scorciatoie del cervello, senza conoscere nemmeno bene la sua filmografia, non lo lasciano indifferente: è un passionale e ci mette il cuore in tutto quello che fa. Gli piace smentire i detrattori con la vena prolifica ad appannaggio solo ed esclusivamente degli uomini di cinema capaci di unire la perseveranza al desiderio di sfruttare adeguatamente le occasioni fornitegli dall’esperienza.
Calvagna è sempre andato controcorrente. Quando era Pieraccioni a ingrassare il botteghino, banalizzando il lascito di Camerini e Monicelli sul terreno dell’intensa leggerezza della commedia dell’arte, girò un’opera cruda e necessaria: Senza paura. Incentrata sulla banda del taglierino.

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….dopo l’assurdo assassinio di Mario Cerciello Rega,
Brigadiere dell’ Arma dei Carabinieri

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A colloquio con Andrea Autullo sulla schiettezza recitativa

LA SPONTANEITA’  DI UN ATTORE DI BORGATA, RICCO DI BUON SENSO E GRINTA DA VENDERE

Una conversazione con Massimiliano Serriello

Ha davvero grinta da vendere, Andrea Autullo. Basta vederlo nei panni del cane sciolto della criminalità romana in Cattivi & cattivi. Il suo personaggio è così estremo da divenire l’emblema del Rischio e della Minaccia. È uscita fuori la sua anima nera. Certamente Stefano Calvagna in cabina di regìa gli ha dato una mano ad andare oltre i limiti dei caratteristi condannati ai ruoli fissi. Il rapinatore che interpreta non si domanda se è giusto o è sbagliato quello che fa: lo fa e basta. Agisce. Con ferocia ed estrema determinazione. Quando cresci in borgata, come Andrea, nativo di Montemario, devi giocoforza misurarti con la crudezza oggettiva di determinate realtà. Ciò rende più svegli. Ma anche sensibili.
Basta pensare alle parole di Pier Paolo Pasolini sull’essenza nascosta della Roma periferica che è riuscito a cogliere meglio di chiunque altro nei suoi film e nelle splendide poesie: «Stupenda e misera città, che m’hai insegnato ciò che allegri e feroci gli uomini imparano bambini, le piccole cose in cui la grandezza della vita in pace si scopre, come andare duri e pronti nella ressa delle strade, rivolgersi a un altro uomo senza tremare. Stupenda e misera città che mi hai fatto fare esperienza di quella vita ignota: fino a farmi scoprire ciò che, in ognuno, era il mondo».

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Firmato manifesto socio-sanitario tra Asl Roma 4 Civitavecchia e Omceo

Continua l’attività di monitoraggio, attenzione e tutela della salute dell’Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e Odontoiatri nei confronti della popolazione residente nell’area capitolina. 

Il presidente Omceo, Antonio Magi, insieme al Consigliere Foad Aodi -Responsabile per l’Ordine dei rapporti con i comuni e gli Affari esteri, ha firmato con Giuseppe Quintavalle, Commissario Straordinario Asl Roma 4 Civitavecchia un Protocollo di intesa volto a migliorare il benessere personale, sociale e culturale della popolazione che vive e opera nel territorio della Asl Roma 4.

“In particolare – dichiara Magi – questo Manifesto Socio Sanitario vede le due istituzioni condividere l’interesse a promuovere, ognuno nella propria area di competenza, i principi e gli obiettivi istituzionali ed in particolare in riferimento alla situazione della offerta socio-sanitaria nel territorio afferente alla Azienda Sanitaria”.

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