La Fiera della Sicurezza di Milano, in programma dal 15 al 17 novembre a FieraMilano Rho, ospiterà un convegno organizzato da Aiss (Associazione italiana sicurezza sussidiaria) sull’evoluzione della sicurezza privata in Italia. L’appuntamento è per Mercoledì 15 Novembre alle 14:00 in Sala Expo Padiglione 5.
LA VITA: UNO SPAZIO DI TEMPO ED ESISTENZA ….tra la NASCITA e la MORTE
“Tempo di uccidere” è un romanzo di Ennio Flaiano, pubblicato nel 1947 dall’editore Longanesi e nello stesso anno Premio Strega, non senza polemiche, sul tema dell’illusoria conquista italiana dell’Etiopia nella seconda metà degli anni ’30.
Certo, la vicenda del protagonista flaianeo, il Tenente Enrico Silvestri, preso dalla paura di aver contratto la lebbra, è ben diversa da quella dellapiccola Indi Gregory, la bambina inglese, affetta da una rara malattia e, poche ore fa, per disposizione giudiziaria condannata a morire, in attuazione della pretestuosa giustificazione di un “fine vita” che la sollevi dalla sofferenza.
La danzaterapia è un approccio psicoterapeutico che utilizza il movimento del corpo come strumento principale per favorire la salute psicologica e fisica. Questa disciplina si basa sulla convinzione che corpo e mente siano profondamente interconnessi e che il movimento corporeo, spontaneo o strutturato, possa rivelare emozioni nascoste, stimolare la comunicazione interpersonale e favorire il cambiamento psicologico. A differenza della danza tradizionale, la danzaterapia non richiede abilità tecniche o esperienza pregressa, ma si concentra sull’espressione libera e autentica del corpo. In questo contesto, il corpo diventa il mezzo privilegiato per esplorare e liberare emozioni che spesso sono difficili da esprimere con le parole.
Nel profondo di ogni cuore umano si nasconde il seme di un cambiamento potente e trasformativo: un raggio di luce che, se coltivato con pazienza, dedizione e compassione, ha il potere di riverberarsi nell’intero tessuto sociale. In questo viaggio poetico e riflessivo, esploriamo come il cammino verso l’autoconsapevolezza e la crescita personale possa dar vita a una società più giusta, empatica e interconnessa, in cui ogni individuo è protagonista di una grande opera collettiva di amore, comprensione e rinnovamento. Un invito a credere nella possibilità di una rivoluzione gentile, che non si impone ma che cresce dal cuore, come un fiore che sboccia lentamente sotto la carezza della luce e del tempo.
Nel cuore delle trasformazioni globali del XXI secolo – tra sfide ecologiche, riconfigurazioni geopolitiche e ridefinizione degli assetti economici – la violenza contro le donne persiste come struttura sistemica, profondamente intrecciata con i meccanismi del potere, dell’economia e della rappresentanza democratica. Non si tratta di un’emergenza episodica, ma di una logica radicata che compromette la qualità dello sviluppo, la giustizia sociale e la tenuta delle istituzioni. Senza un’azione politica e culturale radicale, che metta al centro la piena partecipazione femminile e decostruisca il paradigma patriarcale, nessuna trasformazione sarà davvero equa, né sostenibile.