California: il primo paese che vieterà la produzione e il commercio di pellicce
Sabato 12 ottobre il Governatore della California Gavin Newsom ha firmato la legge per il bando sui prodotti di pellicceria (AB44 “Fur products: prohibition”) facendo così dello Stato americano il primo al mondo a imporre questo tipo di divieto.
Best global Brands 2019 la top 100 dei brand di successo
I brand del lusso continuano ad accumulare valore, mentre quelli del fast fashion faticano. È questa la fotografia della classifica Best Global Brands del 2019 realizzata da Interbrand. La società di consulenza statunitense, per stilare la top 100, ha analizzato tre fattori:
Gabriele d’Annunzio. Fiume 100
GABRIELE D’ANNUNZIO A PALAZZO MADAMA
CONVEGNO “ FIUME 1oo° D’Annunzio e l’impresa nel centesimo anniversario (1919-2019)
A 100 anni dall’Impresa di Fiume il Senatore Maurizio Gasparri “Italia Protagonista”
Organizza un convegno in Sala Koch (Senato – Palazzo Madama ) a Roma.
La moda italiana a Bruxelles denuncia i danni della contraffazione
“La contraffazione colpisce le aziende e genera fatturato illegalmente, alimentando un giro malavitoso e per questo deve essere affrontata a livello nazionale e europeo“. Così Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda a margine dell’evento di presentazione a Bruxelles della pubblicazione “Making IT- Fitting the Future” di Deloitte e Scuola Holden che ha raccolto le esperienze di 25 imprenditori per raccontare l’industria della moda Made in Italy e le sfide del futuro.
La Storia e il Sogno di BVLGARI
Una mostra diffusa in due sedi suggestive, tra Castel Sant’Angelo e Palazzo Venezia, gioielli e pietre preziose insieme ad abiti di houte couture, raccontano la storia e la trasformazione di BVLGARI che da piccola realtà artigianale a conduzione familiare è diventato un marchio globale del lusso.

La mostra non si concentra solo sull’haute joaillerie ma svela anche l’impatto culturale che ha avuto l’immaginario di Bulgari nel costume. Il racconto parte dalle vicende del fondatore dell’azienda, Sotirio Bulgari, un argentiere che dalla Grecia giunse a Roma nel 1884 in cerca di fortuna, per ripercorrere poi aneddoti familiari, strategie commerciali e intuizioni creative fino ad arrivare ad oggi.
L’esposizione offre dunque l’opportunità di conoscere la storia e le caratteristiche di una realtà italiana tra le più notevoli sia per la storia del gusto nella tradizione delle arti applicate, che anche per la storia del lavoro.

In mostra, 170 pezzi della Collezione Heritage dell’archivio aziendale (in tutto circa 850) alcuni dei quali esposti per la prima volta, e creazioni in prestito da importanti collezioni private. Ma non ci sono soltanto gioielli, la narrazione è infatti accompagnata da documenti d’archivio inediti, foto d’epoca, filmati e gli abiti di alta moda dalla collezione privata di Cecilia Matteucci Lavarini. Le collezioni Serpente, con gli orologi che si intrecciano al polso simboleggiando la sensualità, Monete per esaltare l’eredità del passato, e Parentesi, con le sue geometrie prese in prestito dell’antica Roma, insieme ad abiti unici tra i quali ci sono pezzi di Chanel, Yves Sint Laurent, Cappucci, Balmain, Schiaparelli, Pucci, Blaenciaga, Dior (Galliano) e Alexander McQueen.

Tutto per coprire oltre cento anni di storia della Maison intrecciati con le molteplici vicende economiche, sociali e di costume; dai primi del 900, con particolare attenzione allo splendore totale degli anni 60 e 70, per arrivare agli strepitosi anni 90.
Una mostra che vuole non solo celebrare ma soprattutto raccontare, raccontare la storia di Bvlgari.
