L’Ordine dei Cavalieri della Concordia
a cura Agostino Agamben
Due anni non sono un intervallo insignificante nel tempo storico. Ancor meno lo sono nello spazio in cui la storia si deposita come forma, come rito, come gesto che resiste alla dispersione del presente. La riunione tenutasi a Nettuno presso il Circolo Paracadutisti – un nome che porta con sé echi di caduta e risalita, di sospensione e atterraggio – segna non semplicemente una continuità temporale dell’Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia, ma piuttosto il riaffiorare di una tensione sotterranea, di una forma di appartenenza che non si lascia pienamente ridurre né all’associazionismo civile né alla spettacolarizzazione del cerimoniale.