La dimora è come lo scrigno dei pensieri e delle emozioni. Si nasce in casa dei genitori e si cresce dove, di fatto non si è scelto di stare, ma si è accettato di stare e si è amato dove stare.
La casa dei genitori è la partenza ed è la casa delle fantasie e delle coccole.
Come è noto e facilmente osservabile, molte specie viventi possiedono un’incredibile capacità di adattamento, riuscendo a nutrirsi, sopravvivere e riprodursi anche in condizioni ambientali estremamente diverse. La chiave di questa straordinaria resilienza risiede nella riproduzione: sebbene la prole sia generalmente simile ai genitori, essa non è mai perfettamente identica. Questo perché, nel processo di trasmissione genetica, si verificano inevitabilmente degli errori di replicazione da una generazione all’altra.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara
vuol cimentarsi in un’impresa amara
dove più di un suo predecessore
è scivolato con poco onore.
Fare della scuola una riforma
è come sbattere contro un muro di gomma,
ognuno si erge a tenace paladino
nel difendere l’intangibilità dello scolastico fortino
contro il ministro che osa reintrodurre il latino.
Si afferma che i tempi moderni e il progresso
non consentano nuovamente l’ingresso
di un “vecchio e arrugginito arnese”
che un tempo connotava le scuole di tutto il Paese.
Anche se la conoscenza del latino
aiuta a ben parlare l’italiano,
ciò non importa poi molto
perché il latino è visto come un insulto
al percorso scolastico dell’inclusione
di tutti gli alunni senza alcuna eccezione.
Invece l’apprendimento dell’antica lingua classica
giova alle giovani menti e le fortifica
spalancando loro vasti orizzonti di conoscenza
di cui ignorerebbero l’esistenza.
Forse la rosa della grammatica latina
rifiorirà più bella di prima
se noi tutti sapremo creare il giusto clima
di un ponderato equilibrio tra il nostro passato
e il futuro che ci aspetta, tanto desiderato.
Domenica 20 Aprile, per la Pasqua di Resurrezione, nel corrente A.D. MMXXV, si verifica una insolita e rara coincidenza tra i Riti della Religione Cattolica e della Religione Ortodossa, simbolicamente e cristianamente affratellati, come forse auspicherebbe la maggior parte dei loro propri Fedeli.
Così come sarebbe auspicabile raggiungere una Giusta Pace sia in Europa, sia nel Medio Oriente, sia in ogni luogo della Terra.
Ed auspicando a Coloro che leggono questa Testata (…ma anche a tutte le “Persone di Buona Volontà”) di poter trascorrere religiosamente e serenamente questi giorni festivi (…ed anche quelli seguenti) a Noi piace notare altresì sottolineare come il Giorno della Resurrezione, in questo D. A., preceda il 21 Aprile in cui si celebra il Natale di Roma!