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Autore: Redazione

Scuola di Ingegneria Aerospaziale della Sapienza fondata da Luigi Broglio

Luigi Broglio dal ”Progetto San Marco” il primato aerospaziale italiano

Un successo continuo dai satelliti in orbita geostazionaria fino all’esplorazione su Marte 

Raffaele Panico

Prefazione 

 Correva l’anno 1964, il 15 dicembre, da un poligono spaziale americano parte un razzo, il vettore Scout, che mette in orbita il primo satellite italiano il “San Marco 1”. Con quel lancio l’Italia è il terzo Paese al mondo dopo l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti, a mettere in orbita un satellite attorno alla Terra. Il padre del progetto è l’ingegner Luigi Broglio. Ma i Nostri, grazie a Broglio, andranno oltre, tanto che si faranno una base tutta italiana, dove? Al largo delle coste del Kenya, vicino alla linea dell’Equatore. Perché lì? È la migliore posizione per il lancio di satelliti, e la base si chiamerà poligono di lancio spaziale “San Marco”, e “Santa Rita”, due isolette artificiali di ferro al largo di Malindi, circondate di antenne per inseguire i razzi dopo il lancio. Luigi Broglio era veneto, nato a Mestre. All’equatore terrestre la posizione è strategica per i lanci spaziali e questa idea è nata dalla sua intuizione.

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Rimembrando le Vite Parallele di Plutarco: un italiano e un russo. Almanacco di una ricorrenza il 18 dicembre in Italia e in Russia

Ironia della Storia in poche battute

 Raffaele Panico

Italia. 18 dicembre 1932 inaugurazione di Littoria, una tra le oltre 100 città di fondazione. In circa un decennio, di città, comuni rurali e borghi in totale saranno all’incirca 190 fondati e disseminati, dopo Littoria nel ’32, nel regno d’Italia e d’Albania, Dalmazia, Libia Nordafrica e Africa Orientale Italiana. Nel 1942 la celebrazione del Decennio con l’inaugurazione dell’EUR, Esposizione Universale Romana. Ed il piano di bonifiche integrali avviato nel 1928 doveva andare avanti per 30 anni. 
A guerra finita che, nei piani originari non doveva proprio tenersi (essendo – disse Mussolini – l’Italia una nazione sazia e soddisfatta dei suoi confini dalle Alpi all’Oceano indiano), Littoria sarà rinominata Latina.
Dal 1934 era una nuova Provincia d’Italia Littoria-Latina. Venne inaugurata da Mussolini, conosciuto meglio con l’appellativo di Duce, Fondatore dell’Impero del 9 maggio 1936 e Maresciallo D’Italia. A farla breve convertitosi al Nazismo “sulla via del Brennero” come Saulo di Tarso su quella di Damasco, divenne un presidente fantoccio di uno degli Stati satelliti del Terzo Reich dopo il 25 luglio 1943, l’8 settembre stesso anno in corso, non trovando il coraggio visti i suoi fallimenti nel reggere le sorti dell’Italia dal 1929, con le infami leggi razziali e l’alleanza con il pittore austriaco Adolf Hitler, con lo sbarco in Sicilia angloamericano di prendere atto che era arrivato il suo momento, un Duce, un Maresciallo o altro al vertice di una catena di comando, che apra il cassetto e si spari un colpo alla tempia. 
Avrebbe così risparmiato agli italiani circa 20 mesi di guerra civile, ancora non terminata.

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Annus Horribilis, per i Commercialisti …e non solo !

ANNUS HORRIBILIS, UN MESSAGGIO DI FINE ANNO
da parte di CO.NE.PRO  COmmercialisti  NEtwork PROfessionale  

SI RIPORTA  qui di eguito un messaggio di RENATO BURIGANA, Presidente di CO.NE.PRO, pervenuto alla nostra Redazione   

Carissimi Colleghi della CO.NE.PRO,  l’anno che sta per concludersi è stato un anno da dimenticare. Il 2019 sarà consegnato agli annali come un “annus horribilis” per la nostra categoria professionale.

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Natale 2019 – Nuovo Anno 2020

A TUTTI  COLORO che ci seguono, sia assiduamente o saltuariamente,  
  AUGURI PER  UN SANTO NATALE    
sempre in Linea con la “Nostra Identità & Tradizione  
di autentica solidarietà verso le Persone in sofferenza o difficoltà    
ED AUGURI PER UN NUOVO ANNO
che auspichiamo sia positivamente Sereno, Costruttivo,
nonché
 Fiammeggiante di  “Lodevoli Soddisfazioni” 

Roberto Bartini italiano nato a Fiume, divenuto cittadino russo

La geniale attività di Progettista e di Ingegnere Aeronautico
per oltre mezzo secolo nella Russia Sovietica

di  Raffaele Panico

Roberto Oros di Bartini era nato a Fiume il 14 maggio 1897.  Un grande italiano un onore per la storia dei giuliano-dalmati, gente esule qui in Patria. La memoria, il valore e la sua genialità è tanta, molta storia, che ci corre ricordare: la vicenda di un ingegnere e di un vero italiano poi naturalizzato russo. Intelligente ed eclettico si era interessato anche, e ha pubblicato vari lavori, sulla cosmologia e la fisica teorica. È lui una parte importante della storia dei rapporti italiani con la Russia, nato nella parte orientale d’Italia che ha dato così tanti uomini geniali, a volte la si preferisce ricordare solo dopo la tragedia della seconda guerra mondiale con la conta funerea dei numeri sugli infoibati. Queste figure le loro personalità che hanno vissuto in pieno i rigori e le tragedie del Novecento, la storia, il loro tempo dovrebbero essere insegnate agli studenti.

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“Cattolici senza compromessi” – il nuovo volume di Tommaso Monfeli

Questo libro racconta l’azione in difesa dell’ordine naturale e cristiano svolta nello spazio di venticinque anni (1982-2006) dal Centro Culturale Lepanto, un’associazione di laici cattolici, fondata a Roma dal Prof. Roberto de Mattei.
Le campagne pubbliche del Centro Culturale Lepanto denunciarono, con molto anticipo, la metamorfosi del comunismo, gli inganni dell’Europa di Maastricht, la minaccia dell’Islam, l’ascesa dell’omosessualismo. 

A questi attacchi crescenti contro la Civiltà cristiana il Centro contrappose la difesa di quei principì e di quelle istituzioni che nei secoli avevano fatto l’Europa, nella convinzione “che ancora una volta la Chiesa santa, cattolica, apostolica e romana restituirà al mondo la sua civiltà, all’Europa la sua tradizione, alla nostra patria la sua fede, al nostro tempo un avvenire di speranza e di gloria”. 

La battaglia in difesa della Chiesa e della Civiltà cristiana condotta dal Centro Culturale Lepanto è portata ora avanti dalla Fondazione Lepanto, che ne ha raccolto l’eredità ideale.

EUGENIO PARISI