Spesso dietro a quello che potrebbe sembrare un semplice passatempo si nascondono miti, credenze popolari e curiosità, come nel caso della roulette. Per questo motivo LeoVegas ha pubblicato l’infografica “Gira la roulette: curiosità e falsi miti” così da fare luce su 5 particolarità poco conosciute e 5 elementi da sfatare.
Riceviamo da New York una eccellente firma storica del giornalismo americano, anzi italoamericano Dom Serafini (Domenico) nato a Giulianova in Abruzzo. Non si può che essere lieti e profondamente onorati di tracciare due, tre, brevi righe. Giulianova è una delle tante rinomate cittadine dell’Italia, dai toponimi degli antichi popoli italici, dai centri storici fondati sui Castrum latino-romani. Tra l’età dell’Umanesimo e agli inizi del ‘400 Giulianova venne rifondata come esempio di città ideale del Rinascimento. Da giovanissimo Dom Serafini, nel 1968, dopo i primi studi in Italia si trasferisce a NY per studiare televisione e inizia a lavorare nel campo dell’editoria.
nota di Raffaele Panico
Dom Serafini*
Anche se il carnevale (quest’anno virtuale) in Italia è finito il 16 febbraio, la data non poteva essere ignorata dall’Accademia Italiana della Cucina di New York. La delegazione di New York si è quindi collegata al carnevale ambrosiano, terminato il 20 febbraio, e ha fissato per quella data la “Cena in Maschera” — seconda cena in formato virtuale, cioè in collegamento tra gli ospiti via Zoom, che si sono rivelati molto divertenti (foto in copertina; Ndr).
Il 23 febbraio, in Russia, in tutte le terre che per una decina di fusi orari corrono dallo Stretto di Bering fino alla metà del nostro continente Europa, è il Giorno dei Difensori della Patria. Costruiamo un dialogo legato alle festività tra i popoli e tra le parti d’Europa che, in fondo, come l’Italia è divisa in parti tre: la Continentale (la parte russa e area dell’ex COMECON), la parte Peninsulare (l’ex CEE Comunità economica europea dopo l’allargamento voluto dal capo di governo italiano Bettino Craxi) e l’Insulare con le grandi isole la Britannia per prima.
Tra le feste il 23 febbraio è una festa che prende vita dalle foschie primaverili della rivoluzione d’Ottobre, festa internazionalista se si vuol osservare con “occhio clinico” rispetto alla precedente in Europa della rivoluzione “francese”. Rivoluzione d’Ottobre o proletaria e non rivoluzione “russa” se vogliamo sottolineare un riferimento esclusivo alla Grandeur della Francia, che forse doveva ricordarla come Rivoluzione borghese. Forse è stato un piano inclinato che dalle fasi convulse, rapsodiche, radicali e fasi molto violente ha sconvolto l’Europa fino alla Russia dello Zar con rivolgimenti sociali, politici, culturali, letterari artistici e scientifici, avvenuti in Francia nel decennio tra il 1789 e il 1799. È una data che assume significato per la storiografia europea di spartiacque tra l’età moderna e l’età contemporanea.
“Il loro sacrificio sia un esempio per rigenerare
lo spirito patriottico del nostro Paese”
Roma – Nel giorno del lutto per la tragica scomparsa dell’Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo, a seguito del vile attacco avvenuto ieri a Goma, arriva l’appello di Riccardo Pedrizzi, presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) affinché l’Italia si ricompatti intorno al sacrificio dei nostri connazionali.
L’ A.N.I.M – ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANI NEL MONDO ________________________________ DALLA NOSTRA PARTE
L”Appello” diANTONIO PERAGINE *
Molto importante per la definizione del Made in Italy è il noto Accordo di Madrid firmato il giorno 14 aprile del 1891 che l’Italia ha integrato nel suo ordinamento dopo averlo ratificato con la nota legge n. 676 del 1967, in cui viene specificato come l’apposizione del “made in…” aveva lo scopo di definire quale fosse il vero e proprio luogo in cui veniva fabbricato uno specifico prodotto, avendo dunque l’obiettivo di accertare l’origine stessa di questo.
DAL PARLAMENTO EUROPERO, 22 febbraio 2021, l’on. NICOLA PROCACCINI
“L’attentato in Congo in cui hanno perso la vita l’Ambasciatore Luca Attanasio e il Carabiniere Vittorio Iacovacci, insieme all’autista del mezzo con cui viaggiavano, è notizia che ci rattrista profondamente ma deve anche rappresentare occasione di monito e riflessione. È un richiamo a governo e istituzioni per fornire nuovamente grande importanza e attenzione alla politica estera dell’Italia, a cominciare dalla difesa dei confini, ma anche a valorizzare e difendere il lavoro della nostra diplomazia, di figure di valore come Luca Attanasio, e delle nostre forze militari.