L’ ATTENZIONE DEI COMMERCIALISTI SULLE MISURE A SOSTEGNO DELLA LIQUIDITA’ E DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, NONCHE’ SULLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SOCIETA’, ENTI E GIUSTIZIA
Roma 13 novembre 2020….. Comunica, “Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato i documenti “Le misure a sostegno della liquidità e delle attività produttive” e “Le disposizioni in materia di società, enti e giustizia”.
Il MANIFESTOE I MANIFESTI !Cosa è rimasto in Europa della tradizione tanto marxista e socialista delle lotte operaie, quanto dei manifesti delle Avanguardie: una fra tutte?
“IFUTURISTI ITALIANI” !
Una via italiana al socialismo non marxista in Europa non ha avuto mai fortuna; dallo scritto del 1978 uscito sull’Espresso di Bettino Craxi che polemizzava in risposta a Berlinguer sul leninismo; il paradigma era presente già inizio secolo in una rivista di Giovanni Papini degli anni Dieci del ‘900, dove presentava un lungo articolo sul tema del socialismo in chiave non marxista ma di origine decisamente europea occidentale. In copertina la foto di un articolo uscito pochi giorni prima delle elezioni del 18 aprile 1948, parte di un Archivio ancora tutto da sistematizzare
Raffaele Panico
Nel 1848 Carlo Marx pubblicava il Manifesto dei comunisti, il famoso documento a cui dovevano ispirarsi, per quasi centoquaranta anni, almeno fino al 1989, intellettuali, attivisti, circoli politici, letterari, artisti e formazioni politiche e corpi sociali. In principio una vasta schiera di adepti si dichiaravano anche “discepoli” per riconoscersi tra loro e confondersi nella moltitudine: la famigerata polizia zarista li avrebbe ristretti nelle patrie galere prima della rivoluzione d’Ottobre in Russia.
Dai Manifesti Politici e delle Avanguardie dell’800 e del ‘900
alla leggera frivola inconsistenza dei Twitter, di Instagram e di Fb
Raffaele Panico
Tra gli scrittori del Mondo antico, Virgilio ed Ovidio, trasmettono il senso del proprio tempo storico che giunge al fruitore della coscienza storica, attraverso secoli, grazie alla contemporaneità filosofica del pensiero virtuoso vitalistico verificabile
Esiste un rapporto della coscienza per la conoscenza storica intimamente e profondamente connesso ad altri campi della comprensione delle cose inerenti all’indagine? Meglio ancora: è il mestiere dello storico una condizione mentale esercitata criticamente sulle fonti che appartengono tanto al passato quanto al presente? Condizione che si sviluppa e dipana sull’accertamento di fatti, su una grande quantità di documenti, anche con provenienze di luoghi ed età diverse. Fatti osservati, analizzati, sistematizzati e come dire schedati, catalogati, archiviati, digitalizzati. Ovviamente discorriamo di storia, della grande storia profonda e di lunga durata e non della storiografia. Approccio importante che affianca a ben vedere altri mestieri quali il magistrato, il giudice, l’opera dell’investigazione tanto giudiziaria di forze di polizia o della ricerca scientifica.
I giuliani, i dalmati e gli italiani del Regno arrivano in terra pontina. Uno studio sui documenti della Prefettura di Latina anni 1936-54: dalla proclamazione dell’Impero Italiano al ritorno di Triesteall’Italia
Raffaele Panico
Presso il Fondo Prefettura dell’Archivio di Stato di Latina[1] sono conservati documenti che consentono di esaminare l’opera del Governo italiano nei confronti dei profughi giuliano-dalmati in arrivo.
Le note sono particolareggiate per ciò che concerne l’assistenza ai connazionali rimasti fuori dai nuovi confini imposti dal Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947.
La documentazione evidenzia un’attenzione “di basso profilo” da parte della gerarchia ecclesiastica nei confronti della cerimonia di accoglienza ai profughi, sia per quel che riguarda la Diocesi di Gaeta [2], sia per ciò che concerne la Curia di Velletri e la Diocesi di Terracina [3]. Nel dopoguerra la stampa locale del Lazio prefigurò la fondazione di una sesta città (battezzata Giuliana) per dare sistemazione ai profughi giuliani e dalmati.
Cerimonia di premiazione del concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità”
Tramite la piattaforma zoom la cerimonia di premiazione del concorso “I futuri geometri
progettano l’accessibilità”, all’Ottava edizione, si tiene questo giovedì 12 novembre, ore 11.00
Il Concorso è promosso da FIABA onlus e dal CNGeGL – Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in collaborazione con la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del Ministero dell’Istruzione, con il patrocinio della Cassa Geometri e dell’UNI – Ente Italiano di Normazione e con il sostegno di GEOWEB, KONE e Vittorio Martini 1866.
In questo volume vengono trattati tutti i pezzi d’artiglieria di produzione nazionale, straniera e di preda bellica utilizzati dal Regio Esercito nella seconda guerra mondiale, in organico ai Reggimenti di artiglieria divisionale ed ai Raggruppamenti di Corpo d’Armata e di Armata.