• Home
  • Rossella Di Ponzio

Autore: Rossella Di Ponzio

Come il debito pubblico incide sull’attività delle piccole imprese

Negli ultimi tempi si sente spesso nominare la parola debito pubblico dello Stato e nelle ultime elezioni politiche la stessa è stata strausata dai diversi partiti in campagna elettorale.

E’ bene spiegare di cosa si tratta e come incide sull’attività delle piccole imprese. Per debito pubblico si intende quel debito dello Stato nei confronti di altri soggetti economici nazionali o esteri quali individui, imprese, banche o Stati esteri, che hanno sottoscritto un credito allo Stato nell’acquisizione di obbligazioni o titoli di stato.

Continua a leggere

Razzismo, immigrati, schiavitù: documenti storici-letterari di uomini che ancora oggi vivono una tragedia

Razzismo, immigrazione, schiavitù sono termini che sembrano rimandarci ad un passato lontano, ma in realtà sono le parole più usate e abusate dai mass media negli ultimi tempi. Sono diventate le parole magiche urlate da “molti” per ricevere consensi, depistando così la gente dal loro vero significato e dal concetto di rispetto che tutti dovremmo avere nei confronti  dell’altro senza distinzione di razza e di sesso.

La schiavitù e il razzismo, oltre ad essere parte integrante dell’odierna società, costituiscono il patrimonio storico-culturale-sociale di una fetta di mondo che urla ancora per i propri diritti. Esistono varie forme di schiavitù o di razzismo, e tanti modi di raccontarli attraverso il tempo.

Pertanto mi soffermerò in questo articolo sull’analisi letteraria delle radici di tale realtà che parte da uno studio dettagliato delle slave narratives, ovvero testi pubblicati prima della  guerra civile in America , autobiografie scritte dagli ex schiavi generalmente fuggiti al nord, che sono all’origine della cultura e della letteratura afroamericana.

Continua a leggere

Alla scoperta dell’ISBEM, esempio illustre di innovazione scientifica, ricerca e medicina “made in Puglia”

Il viaggio conoscitivo della Consul Press fa una tappa a Mesagne, in provincia di Brindisi, per far emergere un Mezzogiorno che non dorme, che non resta in silenzio, che ha qualcosa da dire, ma soprattutto che fa cose belle nel campo dell’Innovazione sociale del Pianeta Salute, cioè un posto dove si integrano i saperi per fare medicina di eccellenza.

La stazione di arrivo è l’ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo) la cui mission è quella di aumentare i ricercatori e il tasso di ricerca applicata mediante progetti scientifici, corsi di formazione e servizi avanzati. Con il suo presidente Alessandro Distante, già docente di cardiologia a Pisa (Università e CNR), abbiamo ricostruito alcune attività svolte in 20 anni di esistenza, non privi di sofferenza ma ricchi anche di obiettivi raggiunti.

Continua a leggere

Un esempio di eccellenza medica:
intervista al Prof. Vito Pansadoro

Il professore Vito Pansadoro racconta la storia e le attività della prestigiosa “FONDAZIONE PANSADORO”, Centro di Urologia Laparoscopica e Robotica  presso la Clinica Pio XI a Roma.

Continua il viaggio conoscitivo della Consul-Press alla scoperta delle eccellenze mediche del nostro paese; questa volta infatti vogliamo raccontare l’attività della “FONDAZIONE  PANSADORO attraverso la voce del Professor Vito Pansadoro, primario Urologo emerito dell’ Ospedale San Giovanni di Roma, che da circa 30 anni si dedica alla ricerca clinica in campo Uro-Oncologico. La Fondazione inoltre è tra i poli d’eccellenza della sanità italiana vantando un Centro di Urologia Laparoscopica e Robotica che ha sede presso la Clinica Pio XI a Roma.

Continua a leggere

L’8 Marzo si celebra la festa della Donna: il perché e la storia di questa giornata

Mancano pochissime ore all’arrivo dell’8 marzo giornata dedicata alla donna. Come ogni anno in questo giorno si celebra la Festa della Donna. Ma è giusto chiamare questa ricorrenza festa? Più correttamente dovrebbe chiamarsi Giornata Internazionale della Donna.

Questa giornata porta con sé una storia importante costellata di conquiste politiche, sociali ed economiche delle donne, ma anche discriminazioni e violenze da loro subite. È bene conoscere il perché si ricorda questa giornata e qual è la storia che ha portato a celebrare le donne l’8 marzo. Scopriamo di seguito le tappe storiche di questa giornata.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale si è fatto per lungo tempo risalire la scelta dell’8 marzo ad una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe visto come protagoniste le operaie dell’industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise durante un incendio. In realtà questo fatto non è mai accaduto, come si direbbe oggi si tratta di una fake news, e probabilmente è stato confuso con l’incendio di un’altra fabbrica tessile della città, avvenuto nel 1911, dove morirono 146 persone, 123 operaie e 23 uomini.

Il primo 8 marzo della storia è datato invece 1917, quando le donne di San Pietroburgo scesero in strada per chiedere la fine della Prima Guerra mondiale.

Il primo evento importante fu il VII Congresso della II Internazionale socialista tenutosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907. Durante questo congresso si discusse della questione femminile e del voto alle donne. I partiti socialisti si impegnarono per riuscire ad introdurre il suffragio universale. Pochi giorni dopo, il 26 e 27 agosto 1907, si svolse invece la Conferenza internazionale delle donne socialiste, durante la quale fu istituito l’Ufficio di informazione delle donne socialiste.

Nella manifestazione che il Partito Socialista Americano organizzò il 28 febbraio 1909 a sostegno del diritto delle donne al voto, le donne si attivarono sul tema delle rivendicazioni sociali e molte decisero di scioperare e scendere in piazza. Nel 1910, il VIII Congresso dell’Internazionale Socialista propose l’istituzione di una giornata dedicata alle donne, per dare ancora maggiore credito e importanza alla donna in quanto tale, ma anche come madre e lavoratrice.

Dal 1911 si diede la giusta rilevanza a questa giornata, proprio per l’incendio della fabbrica tessile dove persero la vita 123 donne. Cinque anni dopo, la ricorrenza cominciò a essere celebrata anche in Italia e, nel 1945, l’iniziativa divenne realtà. Nel 1946 tutta l’Italia partecipò alla Festa della Donna e si scelse la mimosa come pianta simbolo da donare alle donne.

mimosa-673238_640

Questi passaggi storici devono rappresentare un punto fermo nella memoria delle donne in quanto protagoniste di questa giornata, ma devono essere anche ben fissati nella mente di chi gode di certi poteri o di chi governa paesi che continuano a trattare la donna come se fosse un essere inferiore, e in alcuni casi schiavizzandola e uccidendola.

La disparità e la condizione della donna non riguarda solo i paesi poveri, ma anche alcuni paesi occidentali e più industrializzati. Non lontano da noi, ci sono donne che indossano il burka che non possono frequentare scuole università, vivendo in condizione di clandestinità e di terrore.

In alcuni paesi come il Marocco o la Malesia l’emancipazione è concessa solo alle donne di rango superiore, nelle zone rurali l’inferiorità continua, così come il carico di lavoro che il genere femminile sopporta da tempo. A questo si aggiunge anche il dramma delle spose bambine, una piaga mondiale che tocca diversi paesi del mondo purtroppo, ma anche le donne vittime delle guerre e della povertà.

Tutta altra storia per le donne del nostro Bel Paese che fortunatamente godono di tutti i diritti civili e umani. Non mancano però altri problemi, le donne faticano a ottenere posizione di prestigio, non vengono aiutate nell’organizzazione del lavoro e la gestione della famiglia e non percepiscono stipendi giusti, patendo così una posizione di svantaggio rispetto agli uomini. Questioni certamente risolvibili se ci fossero leggi adeguate a favore delle donne.

Altra storia invece per i ripetuti episodi di femminicidio che accadono quotidianamente in Italia. La voce delle donne spesso non viene ascoltata, non vengono tutelate nonostante le continue richieste di aiuto. Le vittime aumentano, ma se pur appoggiate dalle organizzazioni e dalle strutture che salvaguardano i loro diritti, qualcuno forse fa finta di non sentire e sottovaluta la questione, giungendo così alla fine a stragi ripetute per mano di uomini “malati” e non fermati in tempo.

Tutto questo per dire che: va bene celebrare la giornata dell’8 marzo, ma facendolo nel modo giusto, senza dimenticare le lotte che hanno portato alla conquista di libertà, ma soprattutto senza abbassare la testa davanti a donne che ancora oggi vivono in condizioni disumane e non possono condurre una vita degna di chiamarsi tale.

Cosa è il Litecoin, valuta digitale cugino del Bitcoin

Chissà cosa direbbero i nostri nonni se potessero vedere che oggi si possono effettuare pagamenti con monete virtuali. Sembra assurdo immaginarli alle prese con calcoli e transazioni finanziarie  senza banconote di carta, ma oggi in molti usano questo strumento elettronico, infatti sono sempre di più le aziende commerciali che accettano questo tipo di moneta.

 Oltre ai Bitcoin è approdata sul mercato virtuale il Litecoin, considerato suo cugino. Entrambe le monete possono essere usate per acquistare beni reali, dai software alle automobili e non essendo emessi da una banca o un’autorità centrale, chi se ne serve può farlo direttamente, in qualunque paese del mondo, senza passare attraverso intermediari.

Continua a leggere

Elezioni Politiche: la campagna elettorale virtuale

Con FACEBOOK …oramai Elezioni 4.0

Siamo nel vivo della campagna elettorale, con i riflettori puntati sui leader politici che ogni giorno sparano qualche promessa in più. È evidente la mancanza di progetti e di idee da tutte le parti, ma il 4 marzo per diritto conquistato con tanto coraggio alle urne si deve andare. Oltre che è un diritto è un dovere per ogni cittadino italiano. Ormai non si parla d’altro che di Industria 4.0, di Comunicazione 4.0, un mondo che spiega le vele sempre più verso il digitale. È notizia di poche ore che il social network più famoso del mondo, Facebook , ha lanciato in Italia nuovi strumenti proprio in vista delle elezioni politiche del 4 marzo.

Continua a leggere

Un primato per Urologia all’Ospedale Cristo Re in Roma

Una voce autorevole in campo di eccellenza medica: intervista al Professore Lorenzo Defidio

______________________a cura di Rossella Di Ponzio

La Consulpress ha deciso, già da tempo, di realizzare un viaggio conoscitivo alla scoperta delle eccellenza mediche del nostro paese, intervistando personalità e professionisti di tutto rispetto. Questo nostro viaggio prosegue ora proprio con l’intervista al Professore Lorenzo Defidio, Primario dell’Unità Complessa di Urologia dell’Ospedale Cristo Re di Roma dal 2001 e Professore di Urologia alla Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università Cattolica di Roma.

Il professor Defidio ha voluto iniziare l’intervista spiegando nel dettaglio la sua attività di medico, infatti afferma che proprio nell’ospedale in cui lavora ha dato vita, molti anni fa, ad uno “Stone center”, Centro per il Trattamento dei Calcoli e ad un Centro di Eccellenza per il Trattamento Endoscopico Conservativo dei Tumori delle Alte Vie Urinarie.

Continua a leggere

Dopo la premiazione al Miulli, una intervista al prof. Maurizio Guido

UN’ ECCELLENZA OSPEDALIERA TARGATA ANCHE IN QUOTA ROSA

L’Ospedale Generale Regionale F. Miulli ha ricevuto il 5 dicembre scorso da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, i Bollini Rosa per il biennio 2018-2019. I Bollini Rosa sono il riconoscimento che Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.

La CONSUL PRESS ha così deciso di rivolgere qualche domanda al professore Maurizio Guido a capo dell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Miulli.

Continua a leggere

Campagna elettorale: chi offre di più al mercato della politica italiana

La campagna elettorale è iniziata e sul palco della politica italiana, sono in molti a farsi sentire proponendo programmi elettorali a dir poco fantascientifici. Sembrano giullari di corte che in vista del prossimo 4 marzo sono disposti a dire qualsiasi cosa per conquistarsi una poltrona. Il noto film di Antonio Albanese, Qualunquemente rende l’idea di quello che sta accadendo in queste ore nel nostro Bel Paese. Non mancano i botta e risposta a distanza tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi che discutono sul lavoro dopo i dati sull’occupazione diffusi dall’Istat.

Continua a leggere

Lavoro: quali saranno le professioni del futuro

Il 2017 volge quasi al termine. Può essere di buon auspicio conoscere le professioni previste per il futuro. Il contesto economico-lavorativo in cui viviamo dettato dalla cosiddetta “precarietà” in molti settori mette ansia e sconforto, ma sapere quali saranno le professioni più gettonate in futuro può dare ai giovani e ai meno giovani la speranza e la possibilità di progettare e organizzare un domani lavorativo più stabile.

Continua a leggere

“Medicina Transculturale” aII’Ospedale Miulli

OSPEDALE MIULLI :

parte oggi l’attività del poliambulatorio per migranti

Apre le sue porte oggi il Poliambulatorio per i migranti dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti in provincia di Bari. La struttura inaugurata lo scorso 20 novembre è stata pensata come un luogo di cura per coloro che non sono in possesso di un regolare permesso di soggiorno e che necessitano di primaria assistenza sanitaria.  La CONSUL PRESS,  per avere un quadro preciso su questa iniziativa di solidarietà, ha rivolto qualche domanda al Direttore Sanitario della struttura il dottore Fabrizio Celani.

Continua a leggere

Almaviva: continua la diatriba tra Lavoratori e Azienda

Continua lo stato di “crisi” per i lavoratori  dell’azienda Almaviva di Roma. Pochi giorni fa si è diffusa la notizia del reintegro di 153 lavoratori del call center che potranno ricominciare a lavorare il 24 novembre a Misterbianco un comune della città di CataniaI 153 licenziati quindi non lavoreranno più nella sede romana. La motivazione di tale scelta ha comunicato l’azienda Almaviva è proprio il fatto che la sede della stessa azienda non esiste più.

Continua a leggere

La manipolazione dell’informazione online

E’ notizia delle ultime ore che nell’ultimo anno i governi di 30 Paesi hanno utilizzato alcune  forme di manipolazione dell’informazione online. A comunicarlo è un rapporto del Think tank Freedom House sulla libertà online. Tra i paesi coinvolti nell’indagine oltre a Russia, Cina, figurano Stati come Turchia, Venezuela, Filippine, Messico e Sudan. Nel 2016 i Paesi interessati erano 23.

Continua a leggere

Taranto e l’Ilva: tanta “polvere” per nulla

Il “Mostro” continua a mietere vittime nel finto clamore di istituzioni, sindacati e gente comune. Il mostro in questione è l’Ilva di Taranto, una delle più grandi acciaierie d’Europa, e la più grande d’Italia. Fu costruita nel 1961 quando l’allora Italsider era un’azienda pubblica, situata a ridosso del quartiere Tamburi.

Nelle ultime ore fa notizia la decisione del Sindaco del capoluogo jonico che ha deciso di chiudere le scuole del quartiere Tamburi, nei giorni del cosiddetto “wind day” o giorno di vento di tramontana in cui le polveri del siderurgico soffiano più forti e l’aria diventa ancora più irrespirabile.

Continua a leggere

La Fiat che fu di Agnelli

Il caso Fiat non è un’anomalia nel contesto delle case automobilistiche occidentali. In questi ultimi vent’anni il sistema produttivo dell’auto ha registrato due spostamenti: in Europa, i paesi dell’Est hanno giocato la parte dei protagonisti, in un’ottica globale, invece, sono stati i paesi emergenti, Cina in testa, a scendere in campo.

Secondo l’Oica, la banca dati dell’Organizzazione internazionale dei costruttori d’auto, la cifra della gestione Marchionne iniziata nel 2004 è evidente: la Fiat è andata via dall’Italia. Nel 2004 l’azienda sfornava un milione e 9528 vetture in Italia, quasi la metà del totale della produzione. Nel 2011, l’anno a cui le ultime stime ufficiali dell’Oica fanno riferimento, solo 685.000 veicoli sono stati realizzati in patria, a fronte dei due milioni e 399000 complessivi.

giovanni agnelli

 

La quota italiana è scesa al 28%. Questi numeri chissà che effetto avrebbero su Giovanni Agnelli, fondatore della più grande industria italiana. La Fiat non è più un faro per l’economia del paese. Giovanni Agnelli, l’uomo globale lo definiscono molti, sostenitore della democrazia, delle società aperte e dello sviluppo, voleva prendere dall’America energia e innovazione e non di certo spostare la sua impresa dall’altra parte dell’oceano.Gianni Agnelli fu il ponte tra l’Italia e il mondo e  salì ai vertici della Fiat nel 1966.

L’Italia visse un periodo economico di massimo splendore, gli italiani erano i cinesi di una Europa che cercava di diventare un mercato unico. Si trattava di un impero industriale oggi difficilmente immaginabile.

Oltre centomila lavoratori erano assunti da Fiat e diverse centinaia di migliaia lavoravano per imprese fornitrici della stessa. Che dire, esattamente il contrario di ciò che accede oggi.

 

Orwell e la politica del Grande Fratello

La politica come “il grande fratello” ?

________________________Rossella DI PONZIO *

Da giorni ormai qualsiasi mezzo di informazione diffonde la notizia dell’elezione del candidato premier del Movimento 5-stelle, avvenuta tramite voto online. Sorge spontanea una domanda: perché affidarsi al voto elettronico che come in molti sanno può essere manomesso e quindi non veritiero e non continuare a votare alla vecchia maniera? Dobbiamo nasconderci dietro la parola democrazia o dobbiamo dare ragione a chi ben 70 anni fa aveva premeditato tutto ciò?

Continua a leggere

Quinto Fabio Massimo

Da QUINTO FABIO MASSIMO – il Temporeggiatore –

alle odierne esigenze della POLITICA ITALIANA 

Il temporeggiatore è l’appellativo per definire Quinto Fabio Massimo, politico e generale romano. Già console durante la seconda guerra punica fu nominato anche dittatore. La sua strategia del temporeggiamento, tesa a logorare le forze nemiche senza combattere in campo aperto, non raccolse consensi se non dopo la sconfitta di Canne. Il generale e dittatore romano riuscì a infliggere ad Annibale attraverso una tecnica di guerriglia e di logoramento severe perdite.

Continua a leggere

© 2023 Consul Press - Tutti i diritti riservati.
Testata registrata presso il Tribunale di Roma, N° 87 del 24/4/2014.
Editore: Associazione Culturale "Pantheon" - Direttore Responsabile: Sveva Marchetti
Sede: Via Dora, 2 - 00198 Roma (RM). Telefono: (+39) 06 92593748 - Posta elettronica: info@consulpress.eu