Il Festival wagneriano di Sofia, nato dal sogno ostinato di Plamen Kartaloff, si consolida come modello di rigore musicale e coerenza teatrale, mentre Bayreuth sperimenta tra realtà aumentata e crisi d’identità.
È morto il 23 luglio all’età di 88 anni Otello Profazio,cantore della “calabresità” nel mondo e affabulatore dei nostri tempi; raccontava storie antichissime, ma anche recenti, in cui si schierava sempre dalla parte di quelli che i potenti vorrebbero raggirare o ridurre al silenzio. Era la voce del popolo senza tempo, con l’ironia venata da malinconia della povera gente, che sembra rassegnata, ma che può riservare scatti d’orgoglio o colpi di genio del tutto inaspettati…..
Un viaggio attraverso i suoni, i canti e le melodie che intrecciano l’umano con il trascendente, esplorando come la musica modelli e rifletta le diverse espressioni spirituali nelle culture di ogni angolo del pianeta.
Tra fragilità apparente e forza profonda, Agnese diventa simbolo universale di una femminilità che non chiede di essere vista, ma riconosciuta. Una figura discreta e resistente che attraversa, come eco nascosta, la voce di ogni canto al femminile.