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Prima l’unità politica, poi le autonomie

di Mario Ciampi

Può un ente territoriale consultare il corpo elettorale per attribuirsi una maggiore autonomia organizzativa, regolamentare e finanziaria, in ordine a materie e funzioni costituzionali? La questione, a ben vedere, riguarda la legittimità, prima ancora che la legalità costituzionale. Certo, la sua stessa proposizione segnala le incertezze in cui versa l’ordinamento repubblicano italiano, almeno a partire dalla riforma del 2001, con le contraddizioni aggravate negli ultimi anni dalla crisi globale e dal neocentralismo da essa indotto. Regionalismo compiuto e tendente al federalismo, che convive insieme alle spinte neocentraliste tese a limitare la frammentazione del potere politico: questo è il quadro che abbiamo dinanzi.

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….dopo l’assurdo assassinio di Mario Cerciello Rega,
Brigadiere dell’ Arma dei Carabinieri

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I “Furbetti del Cartellino” e la Mala-Gestio della P.A.

I  furbetti del cartellino sono il risultato del sistema politico corrotto e del potere occulto. L’assenteismo e le furberie varie scaturiscono da raccomandazioni e facilitazioni profuse per il fenomeno politico dei cosiddetti “voti di scambio” e dall’aiuto del “padrino” di turno

di Biagio Maimone  *

I cosiddetti “furbetti del cartellino”agiscono, molto spesso indisturbati, quasi esclusivamente nel settore pubblico sia nel Sud Italia, sia nel Nord Italia. 
Il lavoro è un valore per ogni essere umano, in quanto determina il suo reale ed indiscutibile inserimento sociale. Il disoccupato, infatti, resta ai margini della vita sociale. Ciò sfugge a quanti nella Pubblica Amministrazione ricorrono ad ogni tipo di escamotage per lavorare poco o niente, proprio in quanto certi di essere comunque retribuiti alla stessa stregua di chi adempie il proprio dovere lavorativo con onestà.

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