UN INNO A ROMA IL MAESTRO PUCCINI CELEBRA LA CAPITALE D’ITALIA
La Conferenza con immagini, occasionata dal Solstizio d’Inverno e dal Centenario della Morte di Giacomo Puccini, metterà in luce la relazione tra la Storia Risorgimentale della Capitale e l’Opera del Maestro. Dall’Inno a Roma alla Tosca la musica di Puccini scandisce il processo di Unificazione Nazionale, esaltando
“il sol che nasce sulla nuova Storia”. La Conferenza sarà intervallata dalle arie più belle del melodramma pucciniano.
Un’Analisi Antropologica della Creazione di Realtà Alternative
La mitomania, un fenomeno patologico complesso, solleva interrogativi profondi sulla natura della verità, della narrazione e sulle dinamiche culturali e sociali. Questo disturbo spinge l’individuo a creare storie esagerate, fantasiose o addirittura deliranti, senza uno scopo pratico immediato, ma rispondendo a bisogni emotivi complessi. L’analisi della mitomania coinvolge diverse discipline, dalla mitologia all’antropologia alla storia, rivelando un legame profondo tra la creazione di realtà alternative e le tradizioni culturali. Sebbene la mitomania si inserisca nella tradizione narrativa che include i miti, essa si distingue nettamente per il suo carattere patologico e individuale, creando una realtà separata da quella condivisa dalla comunità.
Si fosse trattato di un caso isolato ed eccezionale, certamente deprecabile per il suo contenuto offensivo, ma addebitabile solo alla scelta avventata di un pastore, purtroppo dimentico di dover guidare un gregge di anime e non di doverlo sconcertare inutilmente, ebbene, allora, avremmo anche potuto chiudere un occhio e mandare giù il rospo sul filo della comprensione e del perdono.
Come gli strumenti ottici hanno trasformato la conoscenza e aperto nuove frontiere nell’osservazione del cosmo e della vita microscopica.
Il Rinascimento, che abbraccia il periodo tra il XIV e il XVII secolo, rappresenta uno dei momenti più straordinari della storia della cultura occidentale, un periodo di rinascita delle arti, della filosofia e, in modo particolare, della scienza. Durante questa fase, l’umanità inizia a liberarsi dai vincoli della tradizione medievale, ponendo l’uomo e la sua razionalità al centro dell’universo e riconoscendo il potere dell’osservazione diretta della natura. Il Rinascimento, dunque, segna un decisivo superamento di un sapere dogmatico e autoritario, radicando la scienza nelle leggi empiriche e nell’esperimento. In questo contesto di profondi cambiamenti, uno degli strumenti più rivoluzionari che ha segnato la transizione dalla filosofia speculativa alla scienza moderna è stato l’uso delle lenti ottiche. Sebbene le lenti fossero già conosciute nell’antichità e nel Medioevo, è nel Rinascimento che esse hanno assunto un ruolo centrale, diventando la chiave per scoperte straordinarie in ambito astronomico, biologico e fisico. Le lenti, come strumento scientifico, hanno ampliato i limiti della percezione umana, trasformando la nostra capacità di esplorare il cosmo e la materia in modo più profondo e accurato.
Il 25 novembre del lontano 1960le tre sorelle Mirabal, giovani, libere, colte ed indipendenti, furono assassinate dagli agenti del regime dittatoriale nella Repubblica Dominicana; la loro fine suscitò un’ondata di sdegno che, in un certo modo, accelerò la caduta del regime nell’isola caraibica.