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Roma, è crisi Ama

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L’azienda non riesce più a coprire le spese inerenti il gasolio che fa andare avanti i camion, i pezzi di ricambio, il trasporto dei rifiuti al nord e così l’immondizia rimarrà per strada mentre i dipendenti rischiano di non percepire puntualmente lo stipendio. L’agonia per Ama potrebbe finire il 19 aprile, quando le banche, valuteranno la possibilità di riattivare il credito di 200 milioni se soddisfatte le  tre condizioni poste in precedenza.

I tre vincoli riguardano: approvazione del bilancio, nuovo contratto di servizio e lettera di pegno di Roma Capitale. Mauro Lonardo, presidente del collegio sindacale di Ama, alla domanda “poteva essere evitata la paralisi?” ha risposto: “secondo me sì, hanno avuto tanti mesi davanti. Si poteva evitare di arrivare fino a oggi”. 

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Senza percepire il credito l’attività dell’Ama va incontro alla paralisi, con un aggravamento della crisi della raccolta rifiuti. Lonardo sui tre punti si è espresso così: “bisogna fare presto nel rispettare le tre condizioni poste dalle banche. Ne abbiamo parlato l’altro giorno in Ama con il dg di Roma Capitale, Franco Giampaoletti, e con l’amministratore unico Massimo Bagatti. Non abbiamo discusso della macrostruttura e del cambio dei dirigenti”.  il Consigliere M5S Roma Capitale, Pietro Calabrese, in un post pubblicato su Facebook ha scritto: “Zero fatture sui 18 milioni/2011 Ama? La risposta è semplice: Roma Capitale non paga. Benvenuto al nuovo Amministratore Bagatti, e alla prima mossa sul cambio della vecchia dirigenza”.

Ricapitolando, siamo stati eletti per approvare bilanci estremamente limpidi, e legali, specie se in presenza di scheletri mantenuti in vita dai predecessori, per decenni. Anzi, quando apriamo i cassetti dei bilanci delle nostre partecipate con dentro i cadaveri non si fa finta di nulla, si prendono e si rispediscono al mittente.

A dicembre 2017, a chiusura del bilancio consolidato su debiti/crediti fra Roma Capitale e le sue partecipate, emergono due cadaveri, uno per Atac e uno per Ama. All’azienda dei trasporti non vengono riconosciuti ben 100 milioni perchè derivanti da fatture forfettarie. Ripeto, forfettarie. Significa che in passato i conti li facevano ‘alla carlona’, “quanto te devo dà? Tiè, tanto che ce frega, mica so soldi nostri”.

Il segnale era chiaro. Il tempo degli occhi bendati è finito. Non si fanno sconti a nessuno, nemmeno agli amministratori nominati da noi.

Invece Ama che fa? Nello stesso bilancio consolidato non gli vengono riconosciuti proprio quei 18 milioni, e le fatture non erano neanche forfettarie, non c’erano proprio. Ma niente, Ama li infila lo stesso nel bilancio che approva a marzo 2018. Incredibile. Il resto lo sapete tutti. La nostra amministrazione ha concesso il tempo necessario a chiarire, ma quei milioni sono rimasti nel bilancio, senza nessuna fattura.

Il colmo è che l’ex AD di Ama ora va in giro a dire che 18 milioni su un bilancio di 800 sono irrilevanti. No, ma proprio NO. Forse per alcuni non è ancora chiaro, per noi anche 1 euro fuori posto non è per niente irrilevante. A maggior ragione, visti anche i risultati al di sotto degli impegni: si accomodi, quella è la porta.

Ora quella porta, finalmente, si aprirà anche per la vecchia dirigenza. A tutti gli altri lavoratori dell’azienda ancora un grazie infinito, nessun passo indietro, rimettiamo a posto anche Ama”.

È importante che Bagatti approvi il bilancio, alla data prevista, durante la sua provvisoria gestione. Ama deve far fronte a 18 milioni di spese cimiteriali non riconosciute dal Campidoglio e 42 milioni per manufatti cimiteriali.

Roma, le buche incrementano gli incidenti del 20%

Carlo Verdone, nei panni di Furio in Bianco Rosso e Verone esclama: “Anteriore destra, come volevasi dimostrare!”. Il numero degli incidenti causati dalle buche è salito del 20% in più rispetto due anni fa, secondo il centro di servizi Assartigiani il 2018 ha registrato un record di pneumatici bucati. Questi dati, ovviamente, vanno a vantaggio di gommisti, i quali hanno visto i propri guadagni in notevole crescita.

Di seguito le vie che hanno registrato il maggior numero di incidenti legati alle buche: Casilina, Cassia, Tiburtina, Flaminia, Cassia, Salaria, Colombo, Prati Fiscali, Casal del Marmo e Tuscolana, a tal punto che in quest’ultima un automobilista, per evitare una buca, era finito per ribaltarsi.

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Francesco Mea, presidente del Car, il Consorzio degli Auto Riparatori ha dichiarato che: “negli ultimi due anni sono aumentate le sostituzioni di diversi pezzi: sospensioni, ammortizzatori, cerchioni, bracci oscillanti, quelli che collegano la ruota al telaio. La verità è che l’aumento degli incidenti va di pari passo col peggiorare delle condizioni del manto stradale. E più una buca è profonda, più crea danni. Non solo agli pneumatici, ma anche a tutti gli altri componenti dell’auto intorno alla ruota”. Cosa si può fare in caso di incidenti causati dalle buche? Il consiglio è quello di fotografare il manto stradale e chiedere il verbale alle autorità competenti per ottenere il risarcimento dal Campidoglio e la denuncia deve essere sempre corredate con le immagini. È necessario recarsi personalmente in un commissariato, in caso di impossibilità, da parte degli agenti, di recarsi nel luogo indicato. Una volta fatta la denuncia, è possibile inviare il materiale per la richiesta di risarcimento a Adir (Assicurazioni di Roma) che rimborserà una percentuale dell’importo richiesto, nel caso in cui la pratica venisse accettata.

Per comprendere ora l’ Economia e Finanza
…… Conversazione all’ HoraFelix

UNA CONVERSAZIONE (informalmente) TECNICA,
TRA ESPERTI RELATORI  ed INCURIOSITI AUDITORI

Sabato 9 marzo presso il Caffè Letterario Horafelix ha avuto luogo una conversazione per “Comprendere l’Economia e la Finanza – Tra incertezze economiche e finanziarie, spread, mercati e guerre commerciali. Per capirne di più, seguire meglio i propri interessi ed anche proteggere i risparmi.

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Una vernice singolare : CArt Gallery

La prima Galleria del Fumetto: CArt Gallery

Si è finalmente aperta a Roma la prima Galleria del Fumetto, a via del Gesù, con una serie di tavole disegnate dai classici Maestri del Fumetto, quali Crepax, Breccia, Eisner ed altri ancora.

L’evento è stato ricco di appassionati ed estimatori di questa particolare arte che unisce la perfezione formale figurativa e grafica alla migliore tradizione della resa del movimento tramite le consone frasi chiaroscurali, atte a donare una singolare vivezza alle storie che il Fumetto narra e che costituiscono l’anima comunicativa immediata di ogni racconto, sia di tipo fantasy sia di tipo letterario. Per molto tempo ed ingiustamente si è data taccia al Fumetto di ‘Arte Minore’ , dimenticandosi, forse sulla falsariga di una gerarchia che in ogni attività umana creatrice è fuori posto, che tutte le produzioni aventi lo scopo di portare un messaggio all’osservatore, che si avvalgono della bellezza come perfetto equilibrio della resa e del motivo riprodotto sono, semplicemente, Arte, e come tale godibile ed esemplare.

Sarebbe stato inoltre inopportuno in una Capitale di uno Stato che ha l’Arte come colore eccelso della sua bandiera, far mancare un punto di riferimento come CArt Gallery, dalla elementare osservazione allo studio dei linguaggi adoperati dagli artisti che rappresentano al meglio questa categoria del visibile, e che non manca mai di qualificarsi come eccezionale. A tale scopo, cioè per curare la conservazione di capolavori come quelli di Hugo Pratt ed altri, Luca Reinero, gestore della CArt Gallery, dispone accuratamente del Restauro delle opere danneggiate. 

Ci si augura, ringraziando Luca Reinero,  che a seguito di questa prima esposizione ne seguano altre e che ogni Artista del Fumetto possa diffondere la parola disegnata a beneficio di ogni estimatore.

Marilù Giannone

“ODONTOSALUTE”:
eccellenza odontoiatrica italiana

UN NETWORK di CLINICHE ODONTOIATRICHE, nate nel 2008 a Gemona del Friuli e nel 2018 presenti in tutta Italia
Intervista al  Dr. FABIO BOSCOLO 

 a cura di  FRANCESCA SCHENETTI *

“Una delle mie parole d’ordine è ‘equilibrio’. Cerco di mantenerlo sempre e di non dimenticare mai i princìpi che mi hanno insegnato i miei genitori”. Parole del dottor Fabio Boscolo, l’uomo che nel 2008 ha inventato il network di cliniche odontoiatriche Odontosalute, un’idea vincente che, dopo 10 anni, viaggia con il piede sull’acceleratore.

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