Una suggerimento per una Candidata d’Eccellenza proveniente dal “Mondo Forense” alle Elezioni Europee MMXXIV – 8/9 Giugno *****
Abbiamo incontrato l’Avv. Civita di Russo, Candidata alle Europee, durante un brindisi augurale – con bollicine rigorosamente italiane – organizzato simpaticamente dall’Avv. Romolo Reboa nella piccola ma deliziosa terrazza del suo “Studio Romano” in via Flaminia, in onore della Candidata. Ivi, insieme a numerosi altri invitati ed ospiti, abbiamo ascoltato le sue motivazioni ideali e politiche che hanno determinato questa sua personale scelta, ampiamente apprezzata e condivisa da tutti i presenti.
LA LIBERTA’ di MANIFESTAZIONE del PENSIERO
e LA IMPOSIZIONE del ” PENSIERO UNICO “
a cura di MASSIMO ROSSI *
La libertà di manifestazione del pensiero poggia le sue basi nella Carta Costituzionale all’art. 21 e nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea all’art. 10. Come è noto vi sono dei limiti di continenza che devono essere rispettati [tra le molte sentenze di legittimità che si trovano anche nella completa e dotta nota allegata si segnalata la Sentenza della Cassazione – V Sez. (*1) di cui si allega in calce motivazione e l’intervento diFiorenza Oriana (*2) –Avvocato e Dottore di ricerca presso l’Università di Genova per non sfociare nel dileggio, nella diffamazione o, peggio, nella calunnia.
La domanda può sembrare irriverente e (quasi) improponibile.
Il potere – se è senza controllo – è arbitrario, è dispotico ! L’arbitrio è inaccettabile in democrazia.
Non è solo inaccettabile perché è qualcosa di iniquo, ma è un “virus” che colpisce la società civile nei suoi principali e fondamentali gangli.
A Palazzo Patrizi un duplice incontro sulle “PASSIONI VIOLENTE“ per comprendere e gestireil DOLORE, la PAURA, il PIACERE e la RABBIA
A cura di “Toscana-Libri /Siena Comunica”, nelle date sopraindicate avranno luogo a Siena presso il Palazzo Patrizi i due incontri di approfondimenti psicologici, criminologici e giuridici, come più dettagliatamente illustrati nella specifica locandina
Le regole di formazione della Prova Testimoniale del “Teste Fragile” tra teoria e prassi.
una graffiante analisi di Massimo Rossi *
Leggo di vere e proprie idiozie in merito al concetto di “vittima in un reato” contro la persona quale la violenza sessuale. Leggo che la vittima è “presunta” e che deve dimostrare di esserlo: una emerita sciocchezza.
Leggo che la vittima può essere deliberatamente sottoposta ad una sequela di domande che la violano nel proprio intimo e la fanno sentire “complice” dei suoi carnefici: una tortura. Leggo che è bravo quel legale che usa questi metodi, mentre è deprecabile il legale della vittima che chiede le tutele normative per l’assistita/assistito (magari è pure “complice” della vittima).
Riflessioni sul quadro della giustizia/ingiustizia che attraversa il Paese Italia
una analisi fuori dal coro del “Buonismo di Corte” di Massimo Rossi *
Le fredde cifre parlano di oltre 85 donne uccise dai loro ex o in un contesto di violenza para familiare di “genere” (vittime non protette e non considerate). Abbiamo, ad oggi, oltre 50 persone che hanno scelto il suicidio come via per la libertà dal carcere nel quale, per lo più, stavano espiando pene contenute (ovvero sotto i quattro anni).