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Roma: la città al mondo dove si mangia meglio

Tornati da un viaggio non si portano più i soliti souvenir, tutta quella serie di oggettistica, a volte pacchiana, che comprende calamite piattini, campanelle, ditali e mini riproduzione di monumenti  e/o edifici famosi. Ormai la nuova frontiera dei souvenir sono le esperienze culinarie, gli attestati di partecipazione a un corso di cucina e l’aver mangiato nel posto tal dei tali. Non si racconta più,  una volta tornati, di mare, monti, paesaggi, città, o di arte, architettura e storia ma di  cosa si è  assaggiato e quindi si torna con corposo elenco di ristoranti stellati dove si è mangiato, di cui ovviamente vantarsi con amici e parenti.

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Gucci: ArtLab a Scandicci

“Rappresenta uno dei più importanti traguardi di questo incredibile viaggio di Gucci negli ultimi tre anni, nonché uno degli investimenti industriali più significativi oggi nel nostro Paese”. Così Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci, ha commentato l’inaugurazione dell’ArtLab a Scandicci, dove la griffe ha concentrato le attività di ricerca e sviluppo (inclusi prototipia, laboratori test e area pre-industrializzazione) per calzature e pelletteria.

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Bafta: Kate Middleton sceglie il verde e non il nero

Un verde molto scuro quello scelto dalla duchessa di Cambridge ospite alla Royal Albert Hall di Londra per i Bafta, gli “Oscar inglesi”. L’ abito, di Jenny Peckham, ha però subito acceso una polemica proprio per colpa del suo colore. Infatti tutte le presenti, da Angelina Jolie a Jennifer Lawrence, passando per Lupita Nyong’o,  hanno indossato abiti neri per testimoniare il proprio appoggio al movimento Time’s Up, che come già accaduto per i Golden Globes ha chiesto di associare al look una scelta di campo precisa a favore del movimento che denuncia le molestie sulle donne chiedendo maggior tutela e  diritti.

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Kinder Bueno, Kit Kat e Starbucks…

…e tutte le nuove stranezze!

Cominciamo con la Nestlè, chiunque sia stato in Giappone sa quanto questo popolo ami il famoso Kit Kat, lo snack di cioccolato che nel Paese del Sol Levante è disponibile in ben 300 varianti tra gusti e colori diversi. Ovviamente non mancano le edizioni limitate per festeggiare le varie ricorrenze dell’anno, e l’ultima uscirà a fine in marzo in occasione della fioritura dei ciliegi e della fine dell’anno scolastico. Sono in arrivo quattro versioni, acquistabili anche online in un unico pacchetto.

La prima è un’esclusiva confezione speciale la Sakura Strawberry Kit Kat, venduta nei locali premium Kit Kat Chocolatory a 1080 yen, circa 8 euro: un cilindro bianco che contiene al proprio interno un ciondolo realizzato in legno di ciliegio, con la forma del caratteristico fiore rosa, insieme con cinque mini-barrette al gusto fragola ripiene di crema preparata con foglie di ciliegio. Le altre tre confezioni sono acquistabili anche nei supermercati a 324 yen, circa 2,40 euro: in questo caso, i mini snack all’interno sono quelli classici al cioccolato al latte, quelli fondenti o ancora quelli allo iyokan, una sorta di mandarino tipico giapponese.

Oltre ai fiori di ciliegio disegnati sulle confezioni, troviamo anche su ogni barretta un messaggio di incoraggiamento pensato per gli studenti, con incitamenti che spaziano dal “Forza!” al “Ce la puoi fare!”, ed uno spazio bianco sul retro su cui scrivere eventuali dediche.

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Sul fronte gelati, invece, tra le uscite più attese, c’è il Kinder Bueno Ice Cream. A confermarlo arriva il portale di Langnese, la branca tedesca di Walls, in Italia Algida, su cui sono spuntate le prime immagini di questo “mitologico” gelato. Una sorta di cornetto ripieno “di squisito gelato alla nocciola, con un cuore di crema al cioccolato e una copertura di crema alle nocciole Ferrero”. I primi esemplari del cono in questione sono già iniziati a circolare, scatenando ovviamente la curiosità dei social; ma a quanto pare si dovrà aspettare fino all’arrivo della bella stagione per il definitivo lancio sul mercato.

Infine in attesa dell’imminente apertura in Italia di Starbucks con la Reserve Roastery di Milano, il colosso del frappuccino ha ufficialmente lanciato in collaborazione con Chase la sua Starbucks Rewards Visa Card, una speciale carta di credito integrata con la raccolta punti del gruppo di caffetterie. Utilizzando la carta i clienti potranno incrementare i punti stella, le Stars del programma fedeltà Starbucks Rewards, convertibili in bevande, dolci e snack.

In particolare, la Starbucks Rewards Visa Card – che avrà un costo annuale di 49 dollari – offrirà ben 2.500 stelle (pari a una ventina di bevande omaggio) a chi spenderà almeno 500 dollari nei primi tre mesi dall’apertura dell’account, fino a tre stelle per ogni dollaro speso in una caffetteria Starbucks e una stella ogni 4 dollari spesi in qualsiasi negozio, fisico o virtuale. Il tutto, insieme con una selezione speciale di prodotti riservati ai possessori della carta di credito.

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credits wired

“T-shirt: Cult, Culture & Subversion”, la mostra a Londra

La parola t-shirt compare per la prima volta nel 1920 nel romanzo Di qua dal paradiso di Francis Scott Fitzgerald e subito dopo venne inserita nel Merriam Webster’s Dictionary. La prima t-shirt merchandising invece è stata realizzata per l’uscita del film Il mago di Oz nel 1939, mentre Marlon Brando e poi James Dean in Gioventù bruciata l’hanno resa iconica nel suo classico colore bianco.

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