Skip to main content

La Fiat che fu di Agnelli

Il caso Fiat non è un’anomalia nel contesto delle case automobilistiche occidentali. In questi ultimi vent’anni il sistema produttivo dell’auto ha registrato due spostamenti: in Europa, i paesi dell’Est hanno giocato la parte dei protagonisti, in un’ottica globale, invece, sono stati i paesi emergenti, Cina in testa, a scendere in campo.

Secondo l’Oica, la banca dati dell’Organizzazione internazionale dei costruttori d’auto, la cifra della gestione Marchionne iniziata nel 2004 è evidente: la Fiat è andata via dall’Italia. Nel 2004 l’azienda sfornava un milione e 9528 vetture in Italia, quasi la metà del totale della produzione. Nel 2011, l’anno a cui le ultime stime ufficiali dell’Oica fanno riferimento, solo 685.000 veicoli sono stati realizzati in patria, a fronte dei due milioni e 399000 complessivi.

giovanni agnelli

 

La quota italiana è scesa al 28%. Questi numeri chissà che effetto avrebbero su Giovanni Agnelli, fondatore della più grande industria italiana. La Fiat non è più un faro per l’economia del paese. Giovanni Agnelli, l’uomo globale lo definiscono molti, sostenitore della democrazia, delle società aperte e dello sviluppo, voleva prendere dall’America energia e innovazione e non di certo spostare la sua impresa dall’altra parte dell’oceano.Gianni Agnelli fu il ponte tra l’Italia e il mondo e  salì ai vertici della Fiat nel 1966.

L’Italia visse un periodo economico di massimo splendore, gli italiani erano i cinesi di una Europa che cercava di diventare un mercato unico. Si trattava di un impero industriale oggi difficilmente immaginabile.

Oltre centomila lavoratori erano assunti da Fiat e diverse centinaia di migliaia lavoravano per imprese fornitrici della stessa. Che dire, esattamente il contrario di ciò che accede oggi.

 

Peter Lindbergh. A different vision on fashion photography

Le donne immortalate dagli scatti di Peter Lindbergh, uno dei più grandi fotografi di moda al mondo, approdano alla Reggia di Venaria per la grande mostra in programma dallo scorso sabato fino al 14 febbraio del 2018.
Una panoramica sull’imponente opera dell’artista, dal 1978 a oggi, con immagini iconiche di quattro decenni di lavoro e materiale esclusivo, una raccolta tra appunti personali, polaroid, provini, spezzoni di film e gigantografie.

Continua a leggere

#saveZalib

A Via della Gatta “protestano” i liceali del Visconti in difesa della libreria Zalib. Per i ragazzi la piccola libreria di Marco Zavaroni è un punto di incontro quotidiano e ora che rischia di interrompere l’attività hanno organizzato sit in e una raccolta fondi

Quando “chiude” la saracinesca di una libreria  non è mai una buona notizia; ma la chiusura, quasi inaspettata della celebre Libreiria Zalib (addirittura questo lunedì) ha il sapore dell’amaro soprattutto per i tanti liceali che di questa libreria hanno fatto il loro punto di ritrovo.

Continua a leggere

Bulgari: Roma come Venezia

“Perché non eliminiamo i pullman turistici dal centro di Roma? Sono come le grandi navi a Venezia. Se un turista viene a Roma deve farlo alle nostre condizioni: è una città fragile, piena di buchi, dobbiamo preservarla”.È Paolo Bulgari a lanciare provocazione durante il suo intervento al laboratorio di “Saggi per Roma”, convocato in collaborazione con la Camera di commercio di Roma.

Continua a leggere

Giovanna Buzzi ai Metropolitan Fashion Awards

Per la prima volta ai  “Metropolitan Fashion Awards”, che vengono attribuiti ogni anno a Los Angeles a conclusione della settimana della moda, è stato inserito tra le nomination anche un nome italiano: è quello di Giovanna Buzzi che ha firmato nel 2016 i costumi dello spettacolo “Luzia”, ultima produzione del Cirque du Soleil.

Continua a leggere

MAXXI e Bulgari a sostegno dei giovani

Il museo Maxxi di Roma e Bulgari si sono uniti in una partnership di 6 anni per sostenere i giovani talenti nell’arte. L’iniziativa verrà presentata domani, 3 ottobre, nel Bulgari Hotel di Londra, insieme ai tre artisti finalisti che hanno partecipato alla selezione. All’evento, che si svolgerà in concomitanza con  la settimana di Frieze Art Fair, saranno presenti Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, e Nicola Bulgari, vice presidente del Gruppo Bulgari; parteciperanno ovviamente i finalisti e la giuria che li ha selezionati, composta da Bartolomeo Pietromarchi direttore del Maxxi Arte, David Elliott curatore d’arte, Yuko Hasegawa direttore artistico del Mot di Tokyo, Hans Ulrich Obrist direttore artistico della Serpentine Galleries di Londra, Lucia Boscaini, della Bulgari.

Continua a leggere