L’ULTIMO ZAR, Putin resta solo un volgare criminale
E’ un irresponsabile, indegno del presente e del futuro del suo paese.
LA STORIA DI BERARDINO SCIPIONI, un Abruzzese emigrato in Svizzera da Camarda,
poi in Belgio, creando una rete di distributori carburanti con il suo marchio
L’AQUILA – Fresco di stampa, pubblicato da One Group Edizioni, il volume “Berardino Scipioni – Storia di una vita all’estero”, racconto di un’esperienza d’emigrazione che nel 1961 vide il protagonista Berardino Scipioni (per tutti Dino, classe 1937), partire da Camarda (L’Aquila) dapprima per la Svizzera, da lì poi in Belgio.
NO ad UTILIZZO FORZE dell’ORDINE per SFRATTO STORICO CAFFÈ GRECO
Alla nostra Redazione è pervenuto il seguente comunicato che pubblichiamo integralmente; la Consul Press esprime tutta la propria solidarietà nei confronti di questo luogo simbolico che, con la sua attività, rappresenta uno spaccato di storia, di politica, di cultura (…e non solo) della Capitale d’Italia.
La Corte di Giustizia Europea con una decisione, che, ancora una volta, va a violare pesantemente la sovranità degli Stati nazionali, ha rimesso in discussione le strategie di contrasto all’immigrazione del governo italiano.
E l’Arcivescovo Gian Carlo Perego, Presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes della Cei, non ha perso l’occasione per affermare ……..
Siamo all’alba di quella che assomiglia molto a una nuova “Rivoluzione Industriale“, si apre una fase di trasformazione radicale del lavoro, della relazione tra l’umanità e le macchine, dei rapporti di potere e quindi delle nostre società. Occorre perciò cercare un equilibrio tra l’inevitabile impiego delle nuove tecnologie e le loro applicazioni sociali ed etiche. Sarebbe un grave errore immaginare che in un mondo sempre più dotato di intelligenza artificiale, si possa fare a meno della consapevolezza umana, della capacità di discernimento, del coraggio di agire, di sentimenti di creatività e di tutto quanto attiene all’umano.
Anchorage: parole di pace fatti di guerra. Il vertice di Anchorage tra Putin e Trump mostra la distanza tra la retorica diplomatica e i preparativi di guerra della Russia.