8.30 Registrazione elettronica con App Lapet ed accoglienza partecipanti
9.00 Saluti di inizio lavori con il Presidente Provinciale Lapet Roma Lamberto di Giulio
9.10 Intervento del Segretario Nazionale Lapet Giovanna Restucci
9.30 Relazione sul tema da parte di Francesco Costa
13.00 Saluti di fine lavori
– L’adesione al convegno dà diritto al riconoscimento dei crediti formativi ai fini dell’aggiornamento professionale obbligatorio, previa registrazione in aula a mezzo App Lapet,
come previsto dal Regolamento approvato dal Consiglio Direttivo Nazionale Lapet.
L’immigrazione dai paesi poveri sta cambiando totalmente l’identità del nostro paese, a causa, non solo dell’affluenza di nuove etnie e culture ma anche rispetto alla percezione che gli italiani hanno dello straniero. Fino a 30/40 anni fa nessuno avrebbe immaginato la sparizione delle rosticcerie a Roma, sostituite in massa dai “kebabbari”, l’apertura di alimentari bengalesi o parrucchieri cinesi, in luogo di commercianti e hair stylist nostrani. Nessuno aveva predetto che i primi “vù cumprà” di cinture, occhiali e borse false sarebbero diventati l’avanguardia del mercato della contraffazione in Italia. Perfino i “caporali” delle campagne pugliesi, tipici quanto le burrate o i taralli, pian piano vengono sostituiti dagli stranieri.
Sabato 27 ottobre torna “Impara ad organizzarti…divertendoti!”, l’evento nazionale che APOI ha ideato per avvicinare all’organizzazione divertendosi. Quest’anno l’evento sarà anche l’occasione per festeggiare i cinque anni dalla fondazione di APOI e si terrà a Bologna città da cui l’Associazione ha mosso i primi passi realizzandovi il primo evento nazionale.
Un’analisi tra obiettivi incerti, risultati discutibili e scarsi vantaggi presumibili
Ci è giunta in Redazione copia di una Lettera-Documento trasmessa dal S.I.C. – SINDCATO ITALIANO COMMERCIALISTI, a firma dal Consiglio Direttivo ed indirizzata al C.N.D.C.E.C. – Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti – Esperti Contabili per esternare tutte le preoccupazioni riguardanti la nuova legislazione che introdurrà con decorrenza 01/01/2019 l’obbligo della Fatturazione Elettronica.
Da parte della Consul Press, si è ritenuto necessario ed opportuno dare risalto a tali critiche, sia per l’importanza del tema, sia per l’approfondimento che da più tempo il Sindacato Commercialisti sta dedicando allo stesso specifico tema ed alle eventuali ricadute professionali.
Il documento pubblicato sul sito della Fondazione (www.fondazionenazionalecommercialisti.it) approfondisce la nuova disciplina fiscale applicabile a quegli enti che assumono la qualifica di impresa sociale, così come alle cooperative sociali che, “a regime”, diverranno imprese sociali di diritto
Il quadro normativo tracciato dal legislatore delegato con il D.Lgs n.112 del 2017 è stato recentemente modificato dal D.Lgs n.95 del 2018 entrato in vigore l’11 agosto scorso e in capo alle imprese sociali già costituite incombe l’obbligo di adeguamento alle nuove disposizioni recate dal Decreto n.112 entro il 20 gennaio 2019
Roma, 5 ottobre 2018
Detassazione degli utili e agevolazioni volte a favorire gli investimenti di capitale per sostenerne la diffusione. Un quadro normativo pieno di novità quello che interessa un modello di impresa analizzato nel nuovo documento pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti: “Il regime fiscale della nuova impresa sociale”.
La legge delega di riforma del Terzo Settore ha operato, nell’ottica di promuoverla, una ampia revisione della disciplina civilistica e fiscale dell’impresa sociale. Lo scarso “successo” di questa tipologia di impresa, nel vigore della precedente disciplina, veniva riferito soprattutto al fatto che comportava da un lato importanti vincoli sulla distribuzione degli utili e dall’altro non riconosceva uno specifico regime fiscale. Infatti, ogni ente che adottava la qualifica di impresa sociale continuava ad applicare i modelli impositivi operanti con riferimento alla propria “veste” giuridica. Il legislatore ha incentivato la diffusione di questo modello di impresa prevedendo forme di detassazione degli utili (quando destinati a specifiche finalità), introducendo la possibilità di accedere a forme di raccolta di capitali di rischio tramite portali telematici (analogamente a quanto previsto per le start-up innovative) e adottato misure agevolative volte a favorire gli investimenti di capitale. Il quadro normativo tracciato dal legislatore delegato con il D.Lgs n.112 del 2017 è stato recentemente modificato dal D.Lgs n.95 del 2018 entrato in vigore l’11 agosto scorso e in capo alle imprese sociali già costituite incombe l’obbligo di adeguamento alle nuove disposizioni recate dal cennato Decreto n.112 entro il 20 gennaio 2019.
Il documento dei commercialisti approfondisce dunque la nuova disciplina fiscale applicabile a quegli enti che assumono la qualifica di impresa sociale, così come alle cooperative sociali che, “a regime”, diverranno imprese sociali di diritto. Fermo restando che l’efficacia delle disposizioni è subordinata all’intervento dell’autorizzazione della Commissione europea, nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato.
Lo studio si apre con un focus sulla detassazione degli utili e degli avanzi di gestione pre e post decreto correttivo, cui segue una analisi degli incentivi fiscali riconosciuti a quanti investono nelle imprese sociali e delle possibilità di accedere alla raccolta di capitali di rischio tramite portali telematici. Spazio poi alle agevolazioni in materia di imposte indirette e tributi locali e alle deduzioni e detrazioni riconosciute a fronte di erogazioni liberali. Chiude il documento un esame degli adempimenti fiscalei e del regime delle verifiche.