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A Difesa del “Comandante Alfa”

Difendiamo il Comandante ALFA
….. Difendiamo L’ ITALIA

Il Comandante Alfa, il fondatore del corpo scelto dei GIS dell’Arma dei Carabinieri, una delle migliori unità di Forze Speciali al mondo, che ha difeso con la propria vita le istituzioni, i cittadini, noi tutti, con blitz di liberazione ostaggi, antiterrorismo, con operazioni sotto copertura in Italia e all’estero, che ha condotto e addestrato generazioni di operatori scelti, ora ha bisogno di noi. 

Egli per senso del dovere – che nei veri servitori dello Stato mai va in pensione – ha detto in piena coscienza e a ragione ciò che è giusto dire e fare in momenti di emergenza, che lui conosce e sa affrontare. Lo ha detto con tutta la determinazione di cui è capace, senza fare sconti a nessuno come è giusto che sia in questi momenti.

Qui di seguito riportiamo il suo intervento

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17 Marzo 1861. Proclamazione del Regno d’Italia

17 Marzo 2020
“Giornata dell’Unità, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”
Nel Bicentenario della Nascita del Re Vittorio Emanuele II

Oggi, 17 Marzo 2020 “Giornata dell’Unità, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” è doveroso ricordare la Proclamazione del Regno d’Italia, ricorrendo il Bicentenario della Nascita del Padre della Patria, artefice dell’Unità d’Italia. Quest’anno a causa dell’Emergenza Sanitaria Mondiale per il Coronavirus, le Solenni Cerimonie all’Altare della Patria e alla Tomba del Re al Pantheon, sono state sospese.

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Maurizio Bortoletti, Colonnello dei Carabinieri: …..una “Storia Italiana” tutta da apprezzare !

Un “Caso” di ordinaria straordinarietà nel panorama della P.A. 
SI PUÒ FARE ? ….E NEL CASO, NE VALE LA PENA ?  CERTAMANTE SI !!! 

IL COLONNELLO MAURIZIO BORTOLETTI è un Militare dell’ Arma dei Carabinieri.  In queste brevi note biografiche sono senz’altro da citare – per il loro particolare interesse – le recenti attività svolte dal Colonnello sia come Consigliere del Ministro per la P.A. e l’Innovazione – con specifico riferimento nella prevenzione della corruzione, sia come Commissario straordinario dell’ASL di Salerno – episodio che sarà approfondito nei successivi paragrafi (*1), sia sia come International Leadership Visitor Project del Dipartimento di Stato americano, sia come diretto Collaboratore del Direttore Generale del Grande Progetto Pompei nella fase di primo avvio.

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…quando una “Vita è senza Valore” per un Carabiniere o un Poliziotto

Quanto vale la Vita di un Poliziotto ? ………. Meno di un caffè ?

Con questa domanda  provocatoria è partito il progetto di raccolta fondi per la realizzazione di un film che racconta la vita e la passione delle Forze dell’Ordine.

 Link al progetto: https://sostieni.link/24346

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Il generale Cesare Amè disse al Duce: “non entrare in guerra per il bene supremo della Nazione”

Winston Churchill  disse di Cesare Amè: “Con lui l’Italia non avrebbe certo fatto scelte sbagliate. È un uomo con cui si vince!”

Raffaele Panico

Il 2 agosto 1943, lungo una spiaggia del Lido di Venezia, si incontrano il generale italiano Cesare Amè (capo dello spionaggio militare) e il suo omologo l’Ammiraglio tedesco Wilhelm Canaris. Canaris in principio appoggiò Hitler, lo vedeva restauratore della Germania da 15 anni in ginocchio e affamata e con milioni di disoccupati, ancora negli anni Trenta, dal Trattato di pace di Versailles 1918. Poi, vista la crudeltà e la guerra di annientamento invasa la Polonia, senza esclusioni di colpi sul suolo d’Europa, inizia segretamente a lavorare per rovesciare il regime. Il generale Amè, nato nel 1892 (Cumiana – Torino) durante la prima guerra mondiale è un tenente (medaglia d’argento e due di bronzo), poi si occupò di spionaggio e controspionaggio militare. L’italiano Amè e il tedesco Canaris dovevano incontrarsi per le vicende seguite al 25 luglio 1943, destituzione e arresto di Benito Mussolini.

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Il 142° Anniversario della Fondazione dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon

LE GUARDIE DEL PANTHEON 
CUSTODI DI VALORI ANTICHI SEMPRE ATTUALI

Il 9 Gennaio del 1878 moriva a Roma il Primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II Padre della Patria, all’età di 58 anni. Il 17 Gennaio vennero celebrati i Solenni Funerali al Pantheon, alla presenza delle Alte Cariche del Regno, dei Sovrani il Re Umberto I e la Regina Margherita, numerosi militari e circa 250 veterani e reduci dalle patrie battaglie, che in quest’occasione realizzarono il primo picchetto di Guardia d’Onore alla Tomba del Re. Gesto spontaneo, silenzioso ed esplicito, che diede vita all’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, la più antica associazione combattentistica d’Italia.

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