“Questionario su omofobia” nelle Scuole in Umbria: ispezione del Miur presso l’Ufficio Scolastico Regionale
I parlamentari Franco Zaffini e Emanuele Prisco – entrambi di “F.d’I.”- hanno richiesto al Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti l’intervento degli Ispettori presso l’Ufficio Scolastico Regionale, in merito al questionario sui temi dell’omofobia diffuso in alcune scuole dell’Umbria. In una nota gli esponenti di FdI spiegano che “ai Dirigenti degli Istituti è stato proposto un elenco di domande che dovrebbe servire all’indagine sul bullismo omofobico promosso con il medesimo progetto, nato dalla collaborazione tra Omphalos, associazione Lgbti di riferimento per la comunità gay di Perugia, Regione, Ufficio scolastico regionale e il dipartimento Fissuf dell’Università. Ci aspettiamo che il questionario sia stato redatto da un pool altamente specializzato di pedagogisti e psicanalisti dell’adolescenza, in quanto se così non fosse, andrebbe immediatamente ritirato. Il nostro timore è che fra gli autori ci siano anche soggetti non titolati”.
Pompeo Bettini e la poesia italiana prima della “Grande Guerra”
La poesia italiana ante il 1915 – 1918
Il lamento dell’Italietta di Pompeo Bettini: un vero italiano e comunista
di RAFFAELE PANICO
Qual era lo stato delle lettere e della poesia italiana sino alla Grande Guerra? Un lamento. La lirica civile degli italiani era per lo più un piangersi addosso, un’accorata constatazione della inferiorità italica, il rimpianto continuo alle glorie di un passato latino, romano alle spalle da secoli ormai. E terre, terre irredente e altre cedute così, per acquisire provincie più simili a quelle del Bey di Tunisi che all’Europa dei popoli civili (l’Italia dalle Alpi, si diceva, finisce a Livorno). Un appellativo che riassume tanto incisivamente l’Italia umbertina e giolittiana è “Italietta”; nome miserrimo che unisce amaramente disprezzo e massima diminuzione dell’idea di Stato. Un nome voluto dal D’Annunzio.
Ezra Pound e la sua visione geopolitica
Ezra Pound: “Visione Geopolitica Eccentrica“
Discorsi Radiofonici all’EIAR 1941-43 ritrovati dallo storico Marco Dolcetta
una sintesi a cura di Raffaele Panico
I discorsi radiofonici di Ezra Pound tenuti per le radiotrasmissioni dell’EIAR dagli studi del Ministero della Cultura Popolare hanno avuto “nuova voce” grazie alle ricerche di Marco Dolcetta (Milano 1951 – Roma 2017). Dolcetta negli archivi in Nord America, nel New Jersey, ha ritrovato copia registrata di materiale che in Italia era stato perduto. I discorsi di Pound erano in effetti la prova del tradimento del poeta americano. Le trasmissioni radio dell’EIAR si ascoltavano anche a Malta e gli inglese hanno passato copia delle bobine lì registrate; mentre in Italia, dei discorsi radiofonici di Ezra Pound se ne era – come detto, persa ogni traccia. È stato pertanto possibile, tra le vicissitudini della storia del XX secolo, arrivare al breve saggio storico grazie alle ricerche e alla pubblicazione di Dolcetta per i tipi della Rai-Eri.
SAN MARINO Repubblica dei Campanelli
Lo confesso, l’esistenza della Repubblica di San Marino mi ha sempre fatto sorridere, considerandola una vera e propria bizzarria geopolitica, uno staterello che in cima al Titano consuma riti da operetta, degni solo di appagare la mania fotografica, oggi soprattutto selfie, di numerosi turisti, curiosi o desiderosi di evadere dalla normalità statuale, istituzionale delle loro nazioni d’origine.
A Torino, la voce dei Cittadini con l’Associazione “Giustizia e Sicurezza”
dal COMITATO all’ ASSOCIAZIONE…
così “Giustizia e Sicurezza” da’ voce ai Cittadini di Torino !
Dal settembre 2018 presa la propria prrroorua oro voce ai cittadini del capoluogo piemontese: a distanza di pochi mesi sono già arrivati i primi risultati
L’Associazione Giustizia & Sicurezza si è costituita a Torino nel settembre del 2018 a Torino ad opera di Paolo Biccari, Marco Paganelli e Matteo Guardia, a seguito della trasformazione del Comitato “Cittadini della Circoscrizione 5” che già in precedenza era stato un laboratorio di iniziative ed attività. La trasformazione in ASSOCIAZIONE è stata determinata per “avere più voce in capitolo nelle Istituzioni – purtroppo ormai sorde – e potersi occupare del territorio a 360°”, come si apprende dal loro blog (*1)