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Autore: Torquato Cardilli

Carthago delenda est !

Politica estera, questa sconosciuta

Quasi un anno fa avevo cercato di illustrare come la politica estera italiana, terreno sul quale partiti e governo, parlamento e popolo, a prescindere dalle differenze di opinioni, dovrebbero convergere, fosse nel più completo disarmo e abbandono.

Nessuno dei nostri governi nell’ultimo decennio (Berlusconi, Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi) ha avuto la minima idea sul come fronteggiare le varie crisi, controllarle e volgerle nel senso a noi meno sfavorevole, sul come coordinarsi (non solo ubbidire) in modo propositivo con i partner europei ed atlantici, sul come elaborare una strategia politica che salvaguardasse l’interesse dell’Italia in una prospettiva almeno di medio termine.

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TFR o QUIR

TFR o QUIR – Carta vince, carta perde  __________________Torquato  CARDILLI 

Il successo di un’iniziativa che ha un effetto diretto sul bilancio familiare, sottoposta al vaglio delle persone, si misura dal grado spontaneo di adesione trasversale nella società che va ben oltre gli steccati dell’appartenenza politica, perché con il proprio portafoglio la gente fa migliori conti che con la propria coscienza. Ci siamo già occupati la settimana scorsa sotto l’aspetto costituzionale di QUIR, la cosiddetta quota integrativa della retribuzione, riassunta in un acronimo abbastanza ingannevole. Ritorniamo ora sull’argomento dal punto di vista meramente economico.

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Un Premier e un Parlamento

Un premier autocratico ed un parlamento di incapaci ___________di Torquato CARDILLI 

Il premier autocratico, gaffeur e indisponente, attaccato dai gufi, dai rosiconi, dai professoroni, dai sindacati, dai pubblici dipendenti, parvenu che ha scoperto l’aereo di Stato, per ora sta bene al parlamento composto da allegri festaioli (lavorano al massimo tre giorni alla settimana) incapaci di occuparsi del benessere del popolo. Hanno votato in prima lettura, su ordine di scuderia, senza colpo ferire, la riforma della legge elettorale e la riforma della Costituzione. Si tratta di due leggi mostruose: la prima non elimina affatto i vizi di incostituzionalità rilevati dalla Corte Costituzionale contenuti nella legge elettorale vigente, cosiddetta porcellum, mentre la seconda svilisce il Senato a rango di dopolavoro di sindaci e consiglieri regionali (ai quali viene riconosciuta però l’immunità parlamentare) che ovviamente in questi anni si sono distinti per ruberie, uso privato e sperpero di fondi pubblici.

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Un Premio Nobel per la Guerra

Un PREMIO NOBEL per la GUERRA  ______________________________Torquato CARDILLI *

 

Gli uomini politici hanno imparato che le telecamere stanno sempre in agguato pronte a cogliere qualsiasi loro atteggiamento che possa risultare sgradito al pubblico e quindi suscettibile di far perdere consensi. Perciò quando parlottano tra di loro, imitando goffamente i giocatori e gli allenatori di calcio che vogliono sfuggire alla censura della FIFA, mettono sempre la mano davanti alla bocca per evitare che possa essere letto, con il teleobbiettivo e la moviola, il labiale che evidentemente riferisce cose sconvenienti o che è bene il pubblico non conosca.

Non hanno però ancora imparato a diffidare delle fotografie che possono essere, a distanza di tempo, la prova documentale dei loro intrighi amorosi (vedi Hollande) o politici. E’ questo il caso di un esponente di spicco dell’establishment americano, non uno qualunque, ma il senatore repubblicano dell’Arizona John Mc Cain, fatto prigioniero e decorato con medaglia d’argento al valor militare nella guerra del Vietnam, già candidato alla Casa Bianca contro Obama, le cui foto hanno percorso in tutta la sua ampiezza la rete informatica mondiale. E che non si tratti di fotomontaggi è stato confermato da fonti della stessa intelligence americana.

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Menzogna continua

 Menzogna continua  – Nessuno ha detto la verità, tutti hanno mentito sulla gravità della crisi e sulla validità della strategia per superarla_________di Torquato CARDILLI *

Negli ultimi 10 anni, tutti i governi ci hanno preso in giro: Berlusconi, Prodi, Berlusconi, Monti, Letta ed ora Renzi. Nessuno ha detto la verità, tutti hanno mentito sulla gravità della crisi e sulla validità della strategia per superarla, sempre con l’approvazione scontata di un parlamento succube, inchiodato con i voti di fiducia ai privilegi castali ed all’inciucio permanente tra maggioranza e finta opposizione, come dimostra l’attuale coalizione per la riforma costituzionale e per la legge elettorale. Su tutti ha vigilato per troppi anni, con arcigni moniti a ripetizione, ma con manica larga nel firmare leggi vergogna, il Capo dello Stato che non ha garantito i diritti del popolo, né il rispetto della Costituzione, ma solo l’interesse del più forte.

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Un Paese in dissesto

Un paese dissestato dalla politica_________________ di Torquato CARDILLI *

Avviso ai lettori: mettete da parte questo articolo e leggetelo tra qualche giorno al  momento opportuno, quando apparirà come cronaca di un disastro annunciato.

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Siamo a fine estate ed è logico attendersi grandinate e temporali che, da parecchi anni, hanno assunto una virulenza ed una frequenza fuori dell’ordinario, con conseguenze disastrose. Fanno notizia non solamente le lamentele degli albergatori per la stagione inclemente, gli inutili cinguettii del premier, le rampogne dell’Europa per la nostra inettitudine furbesca nei conti, le brutalità di guerra in Medio Oriente, i conati militareschi della Nato in funzione anti Putin, o gli sbarchi di disperati mentre la criminalità transnazionale continua indisturbata i suoi affari.

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La politica del non disarmo

IL DISARMO della POLITICA ESTERA e non la politica estera del disarmo ____________________di Torquato CARDILLI

Per gentile concessione dell’ autore –  già pubblicato su “L’ITALIANO” – www.litaliano.it – quotidiano on line      

 

In politica estera vale il principio della continuità dello Stato per cui il Governo in carica, quale che esso sia, deve prioritariamente perseguire gli interessi nazionali e poi, solo se possibile, anche quelli dell’alleanza a cui appartiene, che spesso sono divergenti. Noi, purtroppo, abbiamo fatto storicamente il contrario. Le recenti guerre in Iraq, Afghanistan, Libia, e da ultimo Ucraina, ci hanno visto partecipare, soffrirne gravi conseguenze senza trarne nessun vantaggio, a differenza di altri paesi. Abbiamo semplicemente obbedito agli ordini, forzando e contorcendo la nostra costituzione con l’avallo di un parlamento ignorante e succube di fronte ad un premier ed un presidente inclini alle prove di forza, alle vanterie verso l’alleato maggiore, desiderosi di non sfigurare, pronti a correre pericoli pur di sedere al tavolo dei grandi senza renderci conto che a noi era riservato lo strapuntino (ed a volte nemmeno quello).

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