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Autore: Torquato Cardilli

Le “M” forti dell’Europa… Macron, Merkel, Minniti

La pantomima dei …. MUSCOLI FINTI

Oltre una settimana fa è andato in onda nel telegiornale della sera uno spezzone di intervento del Ministro dell’Interno Minniti, elogiato nella presentazione per aver osato decidere una cosa mai fatta prima, e cioè aver ordinato l’inversione di rotta del volo che lo portava a Washington, per tornare in Italia allarmato dall’aggravamento della crisi delle ondate di immigrati (quasi 11.000 in un solo giorno).

Chi abbia avuto l’occasione di vedere quei 30 secondi di trasmissione in cui Minniti, faceva la voce grossa, avrà creduto di trovarsi finalmente di fronte ad un ministro molto più competente rispetto alla nullità di Alfano, che si faceva rapire sotto il naso la Shalabayeva, un ministro tosto che sa farsi rispettare, che intende salvare l’onore del paese, garantire la pace sociale e disinnescare qualsiasi rigurgito razziale.

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“Il Generale nel Bunker”

 

UN GENERALE SCONFITTO RINTANATO NEL BUNKER

 _____________________un intervento di Torquato Cardilli  

Tito Livio nella monumentale opera “ab urbe condita” ha lasciato ai posteri la descrizione dell’umiliazione subita dai Romani a Caudio nella seconda guerra sannitica del 321 a.C. sostenendo che gli elementi che hanno maggior peso in una guerra sono il talento dei generali,  la fiducia che in essi ripongono i soldati, il loro numero non disgiunto dal loro valore, e la sorte, in cui confidava persino Napoleone.

Poco meno di 120 anni fa l’Italia subì una cocente sconfitta militare ad Adua, seconda per infamia solo a quella patita sul suolo patrio a Caporetto, di cui ricorre tra tre mesi il centenario.

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Civis Romanus Sum ….

anche la “Civiltà” di Roma contro l’attuale Ius Soli

Cittadinanza, un’altra riforma sbagliata

Dopo due anni di letargo, in un Parlamento che a tutto pensa fuorché  al benessere del popolo, come un coniglio tirato fuori dal cilindro dell’imbonitore del partito democratico con il sostegno del Presidente del Senato, è riapparso il disegno di legge sulla cittadinanza da estendere agli stranieri che nascano in Italia, già approvato dalla Camera, in assenza di un pubblico dibattito, il 13 ottobre 2015, quando l’opinione pubblica era impegnata a contrastare lo stravolgimento della carta costituzionale.

Allora i Deputati (alla Camera, è bene ricordarlo, il PD ha la maggioranza assoluta grazie alla legge elettorale dichiarata incostituzionale, e quindi è l’unico responsabile di ogni legge) si limitarono a fare il raffronto con altri paesi democratici, ma non avviarono nessun esame approfondito sulle conseguenze che ne sarebbero scaturite.

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…. anche le mimose appassiscono

UNA SETTIMANA DOPO UNA GIORNATA VISSUTA TRA FESTE (?)  &  SCIOPERI (!)

LISISTRATA e l’ 8 MARZO

 

Questo 8 marzo 2017 non è stato la trita ripetizione dello stanco rito del passato, giornata da troppi anni considerata come una ricorrenza puramente esteriore, fatta di mimose e cioccolatini, accompagnati dalla solita alluvione di parole ipocrite per celebrare il ruolo della donna nella società.

A cominciare dall’inquilino del colle soddisfatto di prendere banalmente la parola in una cerimonia di fronte ad un uditorio al femminile, passando per la presidente della Camera e via via per le altre autorità, tutti, attraverso il megafono dei media, hanno inondato l’opinione pubblica di encomi e di riconoscimenti per le donne. Non è bastato  assumere per un giorno il peso della responsabilità e della denuncia a vuoto per la persistente discriminazione e per il sistema oppressivo che fa della donna la vittima del sopruso, della discriminazione e della violenza, senza l’adozione di misure concrete.

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Weltanschauung

NOI  CREDEVAMO…

 I tedeschi hanno un vocabolo particolare, Weltanschauung, per indicare la visione del mondo, la concezione della vita, il modo in cui ciascuno considera la propria esistenza e la propria posizione nella società. Questo termine, sul quale sono fiorite le più dotte dispute letterarie e filosofiche,  meriterebbe da parte nostra una seria riflessione per prendere coscienza di dove ci abbia condotto una classe politica indegna e cialtronesca, di affaristi farabutti e di beoti ignoranti, di accaparratori di privilegi, di sfruttatori del popolo, di ipocriti mentitori, di venduti agli interessi dei clan e delle lobby, di attaccati solo al proprio tornaconto, di imbonitori di un popolo di citrulli, di ricattatori con la promessa di un posto di lavoro, di nemici della nazione, dell’equità sociale, della giustizia, del risparmio, dei valori costituzionali.

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I Terremoti della Repubblica

JACCUSE

Queste parole comparvero a Parigi, più di un secolo fa, in apertura di un editoriale del giornale socialista l’Aurora, firmato dallo scrittore Emile Zola in forma di lettera aperta, diretta al Presidente della Repubblica francese, a proposito di una macroscopica ingiustizia giudiziaria: il caso Dreyfus. Da allora il “j’accuse” è entrato anche nella lingua italiana corrente per indicare un preciso riferimento ad una denuncia pubblica per una grave ingiustizia.

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Informazione & Potere

Bufale pubbliche e privilegi di stato

L’informazione è stata per secoli uno strumento interamente e saldamente controllato dal potere politico attraverso i mezzi classici di diffusione (editti, bolle, ordinanze, carta stampata sovvenzionata, radio e televisione pubbliche ma di fatto strumento di dominio della politica, radio e televisioni private che rispondevano unicamente agli interessi dell’editore). Veniva diffuso ciò che il potere voleva fosse conosciuto dal popolo, a prescindere sulla sua verità sostanziale e veniva invece nascosto ciò che il popolo non doveva sapere.

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Il “vaffa day” in politica

Dai KOOLY NOODY alle FACCE DA CULO 

Quando gli storici si occuperanno di raccontare fatti e personaggi della seconda repubblica, dovranno affrontare il tema scabroso del decadimento dei costumi, degli atteggiamenti villani, del linguaggio triviale, del premio all’ignoranza, della mortificazione del merito che ci hanno inflitto i politici al governo negli ultimi venti anni.

Gente pagata dagli italiani, perché rendesse migliore la vita del Paese che istituzionalmente rappresenta e che invece ha pensato solo al proprio benessere mortificando il lavoro onesto e sottopagato della gente comune e violando il giuramento, obbligatorio all’atto dell’assunzione di ogni pubblica funzione, di operare per il bene della nazione.

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Caste & Privilegi

LA ZARINA, I BOIARDI   & I PRIVILEGI INTOCCABILI

Alcuni anni fa fu organizzata al Vittoriano una mostra dedicata alle donne che hanno fatto l’Italia: regine e principesse, mondine e maestre, ricercatrici e contadine, sarte e partigiane, eroine e rivoluzionarie.

Un esempio su tutti fu quello della crocerossina duchessa Hélène d’Orléans,  moglie di Emanuele Filiberto di Savoia duca d’Aosta, cugino di Vittorio Emanuele III, che inaugurò la scuola per infermiere volontarie, tutte aristocratiche, con la regola del divieto di occuparsi degli ufficiali feriti del loro stesso ceto, per dedicarsi, invece, ai soldati semplici di estrazione popolare e analfabeti.

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…No, non è la BBC !

Vergogna e ipocrisia

La vergogna, dal latino verecondia, è un atteggiamento di timore del biasimo altrui, per il disonore che si prova a seguito di un errore commesso; in parallelo l’ipocrisia, che La Rochefoucauld  definisce come l’omaggio che il vizio rende alla virtù, è l’atteggiamento di chi finge per ingannare gli altri, di chi indossa una maschera per apparire diverso da ciò che è realmente.

Un vecchio adagio recita che chi ha gettato la vergogna alle ortiche non la ritrova quando ne ha bisogno. Nessun altro motto potrebbe essere adatto per descrivere il comportamento del Governo e della dirigenza del Nazareno a proposito dello scandalo degli stipendi in Rai.

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Opportune riflessioni sul TTIP

 Ahi serva Italia, di dolore ostello, 
nave sanza nocchiere in gran tempesta, 
non donna di province, ma bordello! 

La lettura del libretto “Ultimi” di Antonio Galdo fa più male di un pugno nello stomaco. Siamo diventati stabilmente ultimi non solo tra i Paesi del G7,  ma anche tra quelli più avanzati al di là di questa ristretta élite. Abbiamo conquistato la vergognosa maglia nera non a causa dell’autolesionismo disfattista, dei gufi e dei soloni come vogliono far credere quelli del governo, da Berlusconi fino a Renzi, ma per la pioggia incessante di giudizi negativi emessi da organismi internazionali.

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Riforma della Costituzione

Il “Vizio Capitale”  e i dettagli sconosciuti  della “Riforma Costituzionale” 

Per capire il vizio capitale della nuova Costituzione italiana, targata Renzi, prima ancora di scrutarne le trappole e i trabocchetti sconosciuti al grande pubblico, è necessario fare una piccola premessa interrogandoci su cosa sia la Costituzione.

Questo termine sul piano meramente descrittivo indica la legge fondamentale di un ordinamento giuridico, la fonte principale o primaria da cui le altre fonti traggono la propria legalità e legittimità; ma sul piano politico-filosofico, cioè del pensiero concreto, come abbiamo imparato dall’illuminismo e dalle  rivoluzioni americana prima e francese poi, significa legge fondamentale che costruisce il sistema della separazione dei poteri che debbono coesistere in equilibrio senza che l’uno prevalga sull’altro.

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L’ Inesistenza di un “Bon Ton Istituzionale”

Gli utili idioti e i maleducati istituzionali

Il referendum, per definizione, non ammette interpretazioni, né distinguo o mediazioni politiche. Ci sono solo due opzioni: Si oppure NO. E’ uno solo il segno che prevale in senso assoluto, ma c’è un terzo incomodo “l’astensionismo” che si comporta come il monello che ruba il pallone ed invalida la partita. Di fronte al risultato del referendum del 17 aprile la domanda più ricorrente, ma francamente oziosa, è quella relativa a chi abbia vinto e chi abbia perso dato che il terzo incomodo, senza la minima formulazione di un pensiero politico, ma anzi dimostrando disinteresse e addirittura astio verso il fair play di una partita onesta gli ha tolto ogni validità.

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A proposito dei Referendum

UNA LEZIONE DI DIRITTO COSTITUZIONALE … A PROPOSITO DEL REFERENDUM

I mezzi di informazione, che si comportano come il clero officiante del potere, al quale dimostrano ogni giorno consenso e obbedienza, riferiscono con enfasi notizie e temi, con le adeguate sottolineature e i vergognosi omissis, scelti o suggeriti da chi comanda di modo che il pubblico abbia sotto gli occhi e nelle orecchie solo ciò che non mette in discussione le scelte fatte al vertice del Governo e dello Stato. Il compito della stampa indipendente è invece quello di rivelare ciò che il potere vuole che non si sappia e non si dica, cioè esattamente il contrario di quanto avviene, specialmente nel servizio pubblico radio televisivo i cui notiziari trasudano piaggeria e disinformazione.

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La inettitudine dei “Nostri (?) Governanti”

PUBBLICHIAMO UNA ANALISI SPIETATA E FORSE CRUDELE, MA PURTROPPO VERITIERIA, TRASMESSACI DA TORQUATO CARDILLI – ESPERTO DEL PANORAMA MEDIO ORIENTALE, PER I NUMEROSI ANNI IN CUI HA RICOPERTO IL RUOLO DI AMBASCIATORE D’ITALIA ALL’ESTERO, attualmente opinionista su “L’Italiano” quotidiano pubblicato in Argentina – in lingua italiana. 

Terrorismo  & Dintorni 

Quattro mesi fa scrivevo che gli assassini dell’ISIS non potevano essere considerati alla stregua di rivoltosi rivoluzionari con l’ambizione di dare, dopo l’eliminazione dei Raìs arabi Saddam Hussein e Gheddafi e del principe nero Bin Laden, un nuovo leader e un nuovo futuro ai diseredati del Medio Oriente. Gli atti di terrorismo che avevano colpito Tunisi, Beirut, Cairo, Sharm el Sheikh, Nairobi, Parigi e Bamako avrebbero potuto ripetersi in modo spettacolare a Bruxelles, centro nevralgico delle istituzioni europee e della Nato[1].

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Fidarsi (non) è meglio !

FIDARSI E’ BENE, MA…

 E’ passata una settimana da quando Renzi ha dato a vedere di aver preso cappello perché è stato reso di pubblico dominio il fatto che gli americani avevano intercettato nel 2011 le conversazioni di Berlusconi. Non per la persona in sé, i cui colloqui telefonici non andavano al di là di qualche barzelletta, o favore alle sue aziende, o appuntamento per una “cena elegante” con seguito di bunga bunga, o qualche intesa con i suoi avvocati per abbreviare i tempi di prescrizione ecc., ma perché si trattava pur sempre del Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia, paese alleato che, per oltre mezzo secolo, ha costituito la base per eccellenza della Nato, la prima linea contro l’URSS e il patto di Varsavia, paese talmente fedele da rimandare subito liberi a casa i militari responsabili della tragedia del Cermis e da indurre i suoi Presidenti a graziare gli spioni condannati per sequestro di persona.

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“Air Tax”

Così continuando,  pagheremo anche l’aria da respirare 

Uno dei mantra continui, ripetuti fino alla noia da parte del primo ministro e dei suoi corifei nelle varie trasmissioni televisive, nei comunicati stampa, negli editoriali di direttori TV amici e negli articoli di giornalisti compiacenti è che questo Governo abbassa le tasse. Ad un esame superficiale potrebbe sembrare che effettivamente il bonus degli 80 euro (per la verità concesso solo alla fascia di reddito medio e non ai poveri) costituisca una diminuzione delle tasse, 

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Ut demostrandum erat

“UT DEMOSTRANDUM ERAT”

 

– Un vecchio, polveroso, manuale di esercizi di matematica applicata, concludeva la dimostrazione della soluzione di un problema con la dicitura “ut demostrandum erat” (come volevasi dimostrare), già utilizzata, nella versione greca, fin dai tempi di Euclide e Archimede.
Questa espressione calza a pennello con la situazione italiana di paese irrimediabilmente perduto, che non riesce a liberarsi della camicia di forza della corruzione, delle deviazioni di apparati dello Stato, della mafia, della burocrazia ottusa, dei privilegi e dei soprusi, se non viene totalmente sostituita la classe dirigente politica e amministrativa.
Quanto accaduto a Roma, che si ostina senza vergogna a volersi candidare per le Olimpiadi, (*) mentre campeggiano su tutti i giornali mondiali le foto del degrado, della sporcizia, del sudiciume politico, è indicativo.

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Come distruggere l’industria alimentare italiana

L’U.E. contro il “MADE in ITALY”_________________________di Torquato CARDILLI *

Uno dei proverbi che abbiamo ascoltato sin dalla tenera età “non è tutto oro quel che luccica” ripetutoci dagli anziani con l’intento di metterci in guardia da possibili imbrogli materiali, affettivi, spirituali che possono capitare quando si è superficiali nelle valutazioni, è un detto antichissimo. Risale addirittura a Esopo ed ha avuto una larga diffusione, prima nel mondo letterario e poi nell’uso comune, per essere stato inciso da Shakespeare sullo scrigno che lo spasimante principe del Marocco offre a Porzia, nell’opera il mercante di Venezia. Ma in Europa pare che non sia più così. A Bruxelles hanno scoperto la pietra filosofale per trasformare le sostanze ed arricchire i soliti noti.

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Promesse non mantenute

Promesse non mantenute e debito pubblico *___________ di Torquato CARDILLI 

 Pur se affetti da smemoratezza cronica, gli italiani forse ricorderanno la sfida da gradasso che il premier fece pubblicamente, promettendo, a pena di essere chiamato buffone, il pagamento di tutti i debiti arretrati (60  miliardi) della pubblica amministrazione verso i privati entro luglio 2014, tempo poi dilatato fino al 21 settembre (giorno di San Matteo).La promessa fatta nel salotto di Porta a Porta, sull’onda dell’euforia per la vittoria alle elezioni europee, non meravigliò più di tanto lo scettico Vespa che anzi raccolse il guanto di sfida rilanciando con una scommessa, dando per certo il fallimento dell’impegno. La posta: un pellegrinaggio a piedi fino al Monte Senario.

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