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Nella fila del pane dell’alluvione

Dal 1986 vivo a Forlì e da 37 anni compro il “pane quotidiano”, invocato nella preghiera filiale al Padre, dallo stesso fornaio, nonostante abbia cambiato più volte la residenza in zone distanti da questo stesso esercizio commerciale. Ne è sempre valsa e ne vale la pena, il pane è eccellente, come tutti gli altri prodotti dalle mani di questa famiglia di panettieri: ora, i titolari iniziali, una solida coppia d’amore e tanto lavoro, si godono la meritata pensione, tutto è passato nelle mani dei figli che, giovani, hanno rinnovato locali e laboratorio, ma continuano a lavorare a mano gli impasti perché, come sempre ha sostenuto il loro “vecchio”, il pane buono è un prodotto artigianale di abilità manuale. Vecchio cliente, quasi di casa, mi basta solo telefonare “arrivo” senza aggiungere altro e. già al mio ingresso, mi vedo porgere la sportina consueta del mio mezzo toscano insipido con qualche zoccoletto e michetta.

                                                       

Sabato scorso, libero da impegni, sono andato senza preavviso, trovandomi costretto, cosa incredibile, mai prima d’ora, a fare la fila fuori, ultimo al settimo posto, rassegnato all’attesa evangelica “beati gli ultimi perché saranno i primi”. Chi prima di me ha subito soddisfatto la curiosità perché quella fila, mai prima a mia memoria di cliente: “Tre lavoranti a casa a spalare fango, perdipiù persa parte della farina nel deposito alluvionato, a pochi isolati da qui, per questo meno pane in vendita e non è facile accontentare tutti”; “Dentro, solo in due a servire, s’entra un po’ alla volta ed ecco la fila.”; “Bel casino questa alluvione, in coda per il pane, come mia nonna al tempo dell’ultima guerra coi bollini della tessera!” Così, rassegnato ed egoisticamente contrariato, lo confesso, a conquistare il mio pane quotidiano, mai, prima, tanto desiderato, nell’attesa di quella fila, da ultimo a primo, mi sono lasciato a tanti pensieri.

                                                     

Certo, la scarsità di pane ha mosso le rivoluzioni, nessuna esclusa, checché ne dicesse la regina Maria Antonietta con la sua proposta alternativa di brioche per sfamare e sopire l’ira dei rivoltosi parigini. Senza pane, dunque con la fame, magari in aggiunta a qualche altra pena, perché, si sa, a volte le disgrazie viaggiano a coppie, si è spesso costretti ad arrendersi, come nei versi del patriota Arnaldo Fusinato nella sua Ultima ora di Venezia, a ricordo della resa nell’agosto 1849 della Repubblica di San Marco, guidata da Daniele Manin: “…il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca…” A pancia vuota, neppure un tozzo di pane, magari sempre più caro di prezzo, s’infiamma la parte peggiore dell’animo umano e, allora, la fame fa l’unione, muove folle incazzate a saccheggiare forni, come quello delle grucce nel capitolo XII de I Promessi Sposi, oppure soffia sul primo fuoco, sabato scorso, per fortuna, tenuto d’occhio dal buon Dio, di sette forlivesi alluvionati in fila. Sicuramente, le file per il pane sono state e sono tuttora ricorrenti: dalle file a Roma dell’ultima guerra per una razione di pane, farina e segatura, come nel racconto dello splendido Pane Nero di Miriam Mafai, all’interminabile coda odierna davanti all’ingresso dell’associazione benefica milanese Il Pane Quotidiano, poco distante dall’Università Bocconi, tempio di tanta cultura economica della ricca impresa.

                                                                 

Certo, molti diranno che esagero, in fondo la mia fila di sabato scorso era piccola cosa, abbastanza sopportabile. È vero, tuttavia, pur se su scala minore, che quella mia fila aveva tutte le premesse di avvenimenti, insofferenze, contrarietà, mossi da ben più gravi, scarse disponibilità di pane per la vita quotidiana. Comunque, alla fine, è in me prevalsa la convinzione quanto, sempre più, debba apprezzarsi il valore del minimo essenziale, dunque un pezzo di pane, anche condiviso con altri, come taluno spezzò con i suoi discepoli o moltiplicò per una folla affamata, certo del miracolo della finalità del bene. Rassicuro quanti ironizzeranno su questo mio volo di fede, inevitabile ad una certa età, resto un cristiano di scarsa professione, ma sicuramente credente, ancora di più per la consapevolezza delle mie debolezze, della mia fragilità: la fede aiuta a superare la miseria propria e del mondo.

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“THINKIG GREEN, CHANGING WORLD” Pensa in verde, cambia il mondo

Il convegno on-line, organizzato da L’Albero verde della Vita

Mai così attuale e divisivo il tema del cambiamento climatico, della transizione ecologica, degli interventi strutturali non attuati e/o non portati a compimento, dei fondi stanziati e non spesi…

Il naturale evento nefasto che qualche giorno fa ha colpito la regione dell’Emilia Romagna attenziona la tanto acclamata “transizione ecologica”, quale processo di innovazione tecnologica e rivoluzione ambientale, che favorirà economie circolari atte al rispetto della sostenibilità ambientale negli aspetti della riduzione attiva delle emissioni per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento atmosferico nei settori della mobilità, del riscaldamento domestico e dell’agricoltura; per il rispristino degli ecosistemi anche attraverso l’impiego di energie sostenibili, l’economia circolare e la cosiddetta riduzione passiva, la transizione ecologica quale occasione di crescita.
“Thinking green, changing world” – pensa in verde e cambi il mondo è il titolo dell’attività convegnistica che L’Albero Verde della Vita, associazione socio culturale di promozione sociale – Ente del terzo Settore, organizza, in modalità da remoto ossia con collegamento on line per il giorno di venerdì 26 maggio 2023 alle ore 17:00.

L’elenco dei relatori è ricco, variegato ed assolutamente qualificato.

“Transizione verde: una sfida, anche culturale, per imprese competitive e cittadini consapevoli” è la tematica di cui si discuterà con la dr.ssa Alessandra De SENEEN – Segretario Generale INSOR – Istituto Nazionale di Sociologia Rural.

“Gli eventi economici, sociali e ambientali degli ultimi anni hanno accelerato la necessità di avviare azioni concrete volte a realizzare una convivenza basata sul rispetto di valori validi per tutti i soggetti, pubblici e privati. I 17 Goals dell’Agenda 2030 sono la sostanza operativa di questa esigenza e devono essere interpretati come dei valori comuni capaci di attivare un’equa distribuzione delle responsabilità e degli sforzi necessari a garantire un sistema di sviluppo globale; avendo chiaro che per sviluppo sostenibile s’intende evoluzione economica e salvaguardia dell’ecosistema”, anticipa la dr.ssa nel suo intervento. Se la transizione ecologia è uno dei pilastri del progetto Next Generation Eu, di cui se ne parlerà con il Senatore Dario DAMIANI – Commissione Bilancio del Senato, che unitamente alla rivoluzione verde ed alla transizione energetica per i grandi temi dell’agricoltura sostenibile, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica degli edifici, delle risorse idriche e dell’inquinamento al fine di migliorare la sostenibilità del sistema economico assicurando una transizione equa e inclusiva verso una società ad impatto ambientale a costo zero, non si può prescindere da un’eco che il fenomeno della transizione green ha in un quadro più ampio di geopolitica e geoeconomia: affronteremo questo aspetto particolare con il dott. Roberto BEVACQUA – Direttore Generale Krisopea Institute.

La materia trattata è di assoluto interesse e ha ricevuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, il patrocinio del Mase – Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, del Ministero della Cultura Archivio di Stato Bari, Barletta e Trani, inserito nel Festival dello Sviluppo Sostenibile dell’Asvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – agenda 2030 dell’ONU, da cui potrà dipendere la Vita del Nostro pianeta e l’auspicio della Dr.ssa Mariagrazia MAZZARACO, Presidente dell’Associazione “L’Albero Verde della Vita” che ha organizzato il convegno, è quello di scuotere le coscienze di tutti coloro che vorranno partecipare collegandosi al covegno sulla piattaforma “Zoom”, al link https://shorturl.at/lmsA5

“Alla ricerca di un nuovo umanesimo”: l’Università Roma Tre rende omaggio ad Albert Camus

All’Aula Volpi del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, la Direttrice, Prof.ssa Paola Perucchini, ha aperto la Giornata di Studi denominata “Albert Camus alla ricerca di un nuovo umanesimo”, a 110 anni dalla nascita (1913) dell’autore de “Lo straniero”, portando anche i saluti del Rettore, Massimiliano Fiorucci.

Un’iniziativa ideata già nel 2019 da Luigi Fenizi, ex- consigliere parlamentare del Senato, scrittore e ricercatore storico; rimasta poi bloccata dalla pandemia e, infine, realizzata col tenace impegno dei docenti di Roma Tre, Marina Geat e Marco Giosi.

Albert Camus, Università Roma TRe

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“LOST IN JEANS, La rivoluzione senza fine”

La mostra-evento il 21 maggio a Roma

Il 21 maggio a Roma si tiene ‘Lost in Jeans’, una mostra- evento che celebra l’importanza del jeans e della sua storia: un capo intramontabile, simbolo delle più importanti rivoluzioni culturali e sociali, raccontato attraverso un percorso che abbraccia passato, presente e futuro. ‘Lost in Jeans – La rivoluzione senza fine’ parte dal presupposto che il jeans è un capo iconico, che con la sua semplicità rappresenta la risorsa indispensabile nell’armadio di tutti, e che fa della sua predisposizione alla customizzazione il suo non passare mai di moda. L’evento sarà articolato in diverse sezioni: una parte espositiva, con la mostra che racconterà la storia del jeans attraverso una narrazione fotografica. All’interno del percorso della mostra si farà riferimento non solo alle origini del tessuto denim e alla nascita dei pantaloni di jeans, ma si porrà l’attenzione anche sui contesti iconici (moda, cinema, musica, arte, pubblicità…) che hanno contribuito alla fama di questo incredibile capo di abbigliamento nel corso dei decenni. Un percorso da fruire liberamente, fatto di foto e video, caratterizza l’atmosfera di questa mostra. Un’area verrà dedicata a personalizzare dei capi jeans: gli ospiti potranno richiedere la personalizzazione live del proprio capo in jeans/denim, che sarà realizzata da tre artiste: Rebecca Papi, formatasi presso l’Accademia di Belle Arti a Roma per poi approdare nel mondo della customizzazione con uno stile in cui predomina l’influenza street con un tocco scintillante; Amelia Privitera brillante psicologa che ha fatto del ricamo la sua vocazione e il veicolo di un messaggio di benessere ed espressione di sé; Amanda Valentini, che costruisce la propria arte fatta di linee e colori tra L’Accademia di Belle Arti di Roma e quella di Brera a Milano, e che attualmente, promuove la propria arte attraverso la collaborazione con una giovane start up riconosciuta a livello internazionale ”Looking for art”.

Una sezione è dedicata al retail, e qui si potrà dialogare e acquistare da commercianti specializzati dei capi jeans vintage; Lost In Jeans vedrà infatti anche la presenza di due negozi di vintage e second hand: ”Seconda Chance” di Samantha Franconieri e ”Latini34 Vintage”, rispettivamente per donna e per uomo, che intendono promuovere non solo un acquisto responsabile e cult che vada oltre il fast fashion, ma soprattutto un vero e proprio stile di vita.

Tra pantaloni, giacche, camicie e gonne dal sapore sia glamour che retrò, gli ospiti avranno la possibilità di regalarsi abiti di grande qualità e ad impatto zero.

Un’attenzione speciale è dedicata allo styling, poiché a disposizione degli ospiti verrà allestito un corner dedicato completamente alla consulenza d’immagine grazie alla presenza di una professionista del settore: Caterina Fracasso. Con consigli pratici e suggerimenti personalizzati, e soprattutto rispettando il modo di essere e lo stile personale di chi si affida a lei, riesce ad esaltare le caratteristiche del singolo e a valorizzarlo attraverso un nuovo punto di vista.

Grande importanza verrà data al linguaggio dell’arte, con un omaggio alla famosa opera di Pistoletto del 1967 ”La venere di stracci”. L’intento è quello di evocare una delle possibili chiavi di lettura dell’opera originale che risulta estremamente attuale oggi come alla fine degli anni ’60: Pistoletto ha voluto proporre una riflessione provocatoria sul consumismo e sulla produzione di rifiuti ingombranti. Nasceva prima e cresce oggi la sensibilità della comunità globale nei confronti dell’ecologia. È l’occasione quindi di soffermarsi a riflettere sul futuro rapporto tra moda e ambiente.

L’evento è a ingresso libero. Tutti gli ospiti avranno la possibilità di portare con sé uno o più capi denim da far personalizzare dalle artiste partecipanti all’evento, o per approfittare dell’evento per riciclare o dare via i propri jeans.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’istituto Ied di Roma e si svolgerà presso Città dell’altra Economia, che nasce come luogo di promozione di tutta l’altra economia romana, offrendo momenti e spazi di cultura, incontro, formazione, ricerca e sviluppo; situata in uno dei quartieri storici e più suggestivi della capitale, Testaccio.

Race for the Cure, al Circo Massimo fino al 7 maggio

Roma, 3 maggio 2023Torna al Circo Massimo dal 4 al 7 maggio la Race for the Cure, la più grande manifestazione del mondo per la lotta ai tumori del seno che coinvolge Roma e, in diversi periodi dell’anno, altre cinque città italiane: Bari, Bologna, Brescia, Napoli Matera.

Negli ultimi 23 anni, grazie all’evento simbolo della Komen Italia è stato possibile avviare nel nostro Paese oltre 1500 nuovi progetti di ricerca, prevenzione e sostegno alle donne che vivono l’esperienza di un tumore del seno.

Roma Capitale partecipa attivamente all’appuntamento della solidarietà aperto a tutti, sostenendo la campagna di comunicazione di Komen Italia. L’Assessorato e il Dipartimento Scuola, Lavoro e Formazione prenderanno parte alla corsa con una squadra comunale. Quasi triplicata anche la presenza di bambini e bambine al villaggio della Race: saranno 1100.

Si sono svolti degli incontri nel Centro di Formazione Professionale Teresa Gullace (4 aprile), nell’ITS Pascale (13 aprile) e IIS De Sanctis (19 aprile) finalizzati a sensibilizzare i ragazzi e le ragazze sui temi della salute, della salute di genere e della prevenzione.

Perché le scuole alla Race for the cure? Perché la Race è anche un grande evento educativo”, ha dichiarato l’Assessora alla Scuola, Lavoro e Formazione Claudia Pratelli”. “L’associazione Komen negli anni ha contribuito a uno straordinario cambiamento culturale – ha aggiunto – portando nella dimensione pubblica e associativa il tema della salute e della malattia, prima relegato al privato con tutto il suo portato di solitudine e paura. Mettere in comune risorse, timori e nuove forme di solidarietà e cooperazione è un messaggio potente in un mondo connotato da competizione più che cooperazione. Non solo. La Race for the cure è un’occasione brillante per promuovere la salute e la medicina di genere. Una delle dimensioni su cui contrastare i divari di genere e costruire una società più paritaria”. “Per questo – ha poi spiegato Pratelli – siamo felici della straordinaria partecipazione delle scuole a questa edizione 2023. Rispetto allo scorso anno i numeri sono quasi triplicati, dimostrando un grande interesse da parte di tutta la comunità educante“.

La prevenzione non può essere un lusso, ma deve diventare una concreta possibilità veramente alla portata di tutte e di tutti. Per questo abbiamo messo a disposizione il percorso più suggestivo tra la storia di Roma e sostenuto la campagna di comunicazione di Komen Italia per la Race For The Cure attraverso i canali istituzionali e social. Per diffondere un messaggio di prevenzione e di attenzione alla salute. Il cuore di Roma si colorerà di rosa in nome dello sport e della salute. Un messaggio importante che potrà essere d’aiuto a molti, offrendo gli screening gratuiti nel villaggio allestito al Circo Massimo e invitando le donne e non solo a sottoporsi a controlli periodici e approfonditi per la prevenzione. Lo sport si dimostra una volta ancora il veicolo più efficace per sensibilizzare le persone alla cura del proprio corpo” ha affermato Alessandro Onorato assessore allo Sport, ai Grandi Eventi, al Turismo e alla Moda.

Innovare, rinnovare, riusare, riciclare: le parole chiave dell’Economia Circolare

In questi ultimi anni, esattamente dalla fine degli anni Settanta, sta andando avanti il dibattito sull’economia circolare in alternativa al modello di economia lineare basato sulla disponibilità di grandi quantità di materie prime e di energia come se fossero inesauribili. È riconosciuto che l’impiego di materie prime con conseguente aumento di consumi e di rifiuti, con l’utilizzo a volte poco efficiente delle risorse, non è sostenibile a lungo né a livello economico né a livello ambientale. Se non c’è un cambio di rotta adesso, entro il 2050 consumeremo le risorse pari a tre pianeti e la nostra sopravvivenza sull’unico pianeta che conosciamo sarà in pericolo.

economia circolare

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CRISI IDRICA: 10 PROPOSTE DELLA COLDIRETTI DI CUNEO

Roma, 14 aprile 2023 – Questa mattina, a Cuneo, alla presenza dei Sindaci e dei Consorzi irrigui del territorio provinciale, l’articolazione locale della Coldireti ha presentato il dossier “Le vie dell’acqua” che fotografa la situazione e fa luce su progetti e interventi per tutelare e gestire le risorse idriche della Granda.

Il dossier denuncia come siano a rischio le performance dell’agroalimentare Made in Cuneo, con l’85% della produzione agricola che dipende dall’irrigazione.

La Provincia di Cuneo oggi sconta il fardello di opere ipotizzate, indagate, discusse ma mai realizzate e le difficoltà di un sistema preposto alla gestione dell’irrigazione collettiva basato su centinaia di realtà che, seppur lodevoli, non sono in grado di affrontare singolarmente una sfida ampia e complessa come quella che il cambiamento climatico impone.

La superficie irrigata in Provincia di Cuneo, secondo l’analisi di Coldiretti Cuneo, ammonta a circa 100.000 ettari e rappresenta oltre il 35% dell’intera superficie irrigua regionale, con oltre 300 Consorzi irrigui operanti e 55.000 utenze servite da una rete di canali di oltre 3.000 Km ancora largamente a cielo aperto.

Nelle ultime settimane Coldiretti Cuneo, incontrando i Presidenti dei Consorzi irrigui di II grado che operano sul territorio provinciale, ha raccolto le voci di chi conosce da molto vicino la situazione e con loro ha condiviso idee e progetti per giungere ad elaborare alcune proposte, supportate anche da sperimentazioni compiute sul campo, da sottoporre a chi ha la responsabilità di fornire risposte tangibili alla crisi.

Nella Granda non esistono progetti organici finalizzati a trattenere l’acqua piovana tramite invasi – i piccoli laghetti da realizzare senza uso di cemento e in equilibrio con i territori che Coldiretti chiede da anni con l’ANBI – ma anche volti a distribuire in maniera efficiente l’acqua presente e a migliorare l’utilizzo delle risorse idriche in agricoltura attraverso sistemi di irrigazione che ne ottimizzino l’impiego. Dunque, in annate di siccità estrema come quella che stiamo vivendo – rimarca Coldiretti Cuneo – sono a rischio le performance dell’agroalimentare Made in Cuneo, con l’85% della produzione agricola che dipende dall’irrigazione. Ma, come evidenzia la stessa Coldiretti, la carenza d’acqua non riguarda soltanto l’agricoltura, è un problema di tutti.

“Serve un progetto ambizioso capace di incidere a livello strutturale e gestionale per contrastare gli effetti del cambiamento climatico in atto, fatto di temperature in crescita, di sfasamenti stagionali e di variazione della distribuzione e dell’intensità delle piogge. Abbiamo il dovere di affrontare oggi la questione dell’approvvigionamento idrico per garantire un futuro alle prossime generazioni. In gioco non ci sono solo gli interessi del settore agricolo ma dell’ambiente e dell’intera collettività” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

“Le infrastrutture irrigue e idriche in generale devono avere la stessa dignità delle altre infrastrutture – spiega il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – perché se quelle stradali sono importantissime per unire il Paese, così come lo sono quelle scolastiche per formare i nostri figli e quelle ospedaliere per garantire un’adeguata assistenza sanitaria, efficienti infrastrutture idriche sono essenziali per la vita: senz’acqua non si può produrre cibo e, se non si farà nulla, a breve mancherà anche l’acqua per l’uso civile e idropotabile”.
Nel corso dell’evento di oggi, in cui Coldiretti Cuneo ha presentato il dossier sulla crisi idrica con il suo Responsabile Ambiente e Territorio Franco Parola e il suo tecnico agronomo Simone Marchisio, sono stati riuniti tutti gli attori in campo: il Presidente nazionale dell’ANBI Francesco Vincenzi, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa, il Responsabile del Settore Infrastrutture, territorio rurale e calamità naturali in agricoltura della Regione Piemonte Paolo Cumino, il Consigliere della Provincia di Cuneo con delega al Sistema irriguo Davide Sannazzaro e il Presidente dell’Associazione Acque Irrigue Cuneesi Sen. Giorgio Bergesio. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Beppe Gandolfo, ha preso parte anche il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada per stimolare i decisori politici a livello provinciale, regionale e nazionale a dar seguito alle parole e iniziare a pianificare e concretizzare risposte efficaci alla crisi, a cominciare dalla riorganizzazione regionale dell’irrigazione collettiva. Allo scopo Coldiretti Cuneo ha elaborato un decalogo di 10 proposte anti crisi.

IL DECALOGO DI COLDIRETTI CUNEO

  1. Fare il censimento di tutti i progetti ipotizzati in passato e un rapido riesame delle criticità che ne hanno impedito la realizzazione
  2. Acquisire da tutti i Consorzi irrigui di II° grado le proposte progettuali in loro possesso
  3. Individuare le idee progettuali che per urgenza e/o grado di fattibilità risultano più urgenti e costruire un “piano progettuale” di breve, medio e lungo periodo per la Provincia di Cuneo
  4. Individuare le fonti di finanziamento disponibili
  5. Individuare un Commissario, istituire una Cabina di regia e monitorare l’andamento del progetto
  6. Semplificare le procedure autorizzative anche attraverso, laddove necessario, un riesame della legislazione vigente (sinergia tra Regione e Provincia)
  7. Attivare sul territorio sperimentazioni e azioni dimostrative di efficientamento delle tecniche irrigue
  8. Potenziare il servizio di assistenza tecnica e formazione professionale rivolto agli agricoltori
  9. Sviluppare una campagna di informazione sulle esternalità positive che l’attività di gestione della rete irrigua comporta
  10. Progettare e adottare un sistema di riorganizzazione e accorpamento degli Enti irrigui.

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

Dopo sei anni Nintendo propone un nuovo capitolo della celebre saga.

Roma, 12 aprile 2023 – Era il 3 marzo 2017 quando Nintendo lanciava quella che, al momento, è l’ultima sua console per videogame, la “Switch”. Questa console ibrida, tra le modalità “portatile” e “fissa”, mandò in soffitta la WiiU, già sul viale del tramonto ma che rimane, a mio giudizio, una macchina dalle potenzialità parzialmente inespresse e non compresa dall’utenza. Per l’occasione, la “grande N” abbinò al day-one della Switch la pubblicazione di “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”, eccezionale capitolo open-world della celebre saga firmata da Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka e cominciata nel 1986, sulle console NES (Nintendo Entertainment System).

La saga di “Zelda”, è sinonimo di successo così come Nintendo è sinonimo di qualità videoludica e a testimoniarlo sono i dati di vendita, le recensioni e i premi e riconoscimenti di cui fanno incetta i suoi titoli.

Finalmente, staranno pensando gli appassionati, arriva il nuovo capitolo di questa saga: il 12 maggio spunterà sugli scaffali “Tears of the Kingdom”, accompagnato da una versione per collezionisti (Collector’s Edition) e, come avviene da quasi un decennio, da amiibo e merchandising vario. In verità, sugli scaffali sarà difficile trovare gli amiibo e l’ambita “collector’s” in quanto polverizzati nei primissimi giorni di prevendita, in Italia come nel resto del mondo (un sondaggio in Giappone, indica il titolo come il più atteso dai videogiocatori). Per l’occasione, sarà commercializzata anche una nuova edizione della Switch OLED serigrafata con i glifi della serie.

Tears of the Kingdom si pone, nel filone narrativo della saga, successivo a Breath of the Wild, ambientato nella stessa Hyrule del suo predecessore, narra un’avventura successiva agli accadimenti di Breath of the Wild, tant’è che in fase realizzativa, fino a settembre 2022, il gioco era noto come “Breath of the Wild 2”.

Le principali novità del titolo sono state presentate in diversi trailer ufficiali e “spoilerate” in tanti altri leak.
Ci troviamo ancora in un Open World splendidamente concepito, con la giusta densità di avversari e dove si può interagire con tutto ciò che vediamo, senza mai essere costretti a percorrere una strada piuttosto che scalare una montagna o guadare un fiume per raggiungere la nostra meta. Il gameplay viene annunciato come differente ma in linea con quello di “BOTW”, gli stessi sviluppatori hanno affermato di essersi ispirati, per questo aspetto, a titoli come Red Dead Redemption. Alta corposa novità riguarda la possibilità di craftare mezzi di trasporto (dalle mongolfiere alle zattere volanti) e la possibilità di fusione delle armi, non solo per una gestione più personalizzata di bonus e abilità ma anche per aggirare il problema della consumabilità delle stesse. Vedremo quanto il pubblico apprezzerà queste idee, già bollate dai detrattori come “ispirazioni in stile minecraft”.

Alla Sapienza vanno in scena gli “Universi Sonori”
Confindustria promuove una giornata di studio sul presente e sul futuro della radio

“Universi sonori. Dalla radio tradizionale ai nuovi spazi di produzione e ascolto” questo è il titolo della ricca giornata di riflessione, che si è svolta il 29 marzo, sulla radiofonia promossa da Confindustria Radio Televisioni in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza.

L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di condividere le principali tendenze ed idee che ruotano intorno al mondo della radio e al consumo di contenuti audio, ragionando sulle nuove forme radiofoniche e su quali potrebbero essere le nuove frontiere per il futuro della radio. Dal formato totalmente digitale ai podcast, da fruire quando e dove si vuole, rispetto la sua forma nativa la radio ed il suo modo di fare comunicazione è notevolmente cambiato. È stato proprio questo suo sapersi innovare continuamente che ha permesso il successo di questo potente mezzo di comunicazione ancora oggi: infatti, con oltre un secolo di vita, la radio è uno dei mezzi di comunicazione più apprezzati ed utilizzati dalla popolazione di tutto il mondo.

Alla giornata, oltre il corpo accademico, giornalisti e studenti, hanno preso parte alcune dei più importanti esponenti delle emittenti italiane come RadioRai, RTL 102,5, RDS Radio Dimensione Suono, Chora, Radio24, Radio Capital.

La sessione della mattina è stata introdotta da Alberto Marinelli, Direttore del Dipartimento CoRiS e Prorettore alle Tecnologie Innovative per la comunicazione della Sapienza, e da Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio Televisioni.

Marinelli ha sottolineato la grande capacità dei media di resistere ai cambiamenti ma la tempo stesso di modificare la propria natura rispondendo ai bisogni della società. Franco Siddi, ha invece evidenziato la nuova dimensione della radio che si sta rivelando un media sempre più apprezzato, che si collega con un mondo molto vasto e in continua crescita. Ha affermato che “l’innovazione continua, l’offerta professionale e responsabile e l’accessibilità gratuita sono le caratteristiche essenziali della programmazione radiofonica e il suo grande valore aggiunto”. Queste caratteristiche richiedono stabilità di risorse frequenziali e pubblicitarie e attenta manutenzione regolamentare e normativa. “La parola d’ordine è ora accompagnamento” ha proseguito “che nella transizione della radio al DAB (Digital Audio Broadcasting) significa garantire continuità di risorse per il ritorno degli investimenti nelle infrastrutture di rete e mantenere l’FM in simulcast in FM fino ad una congrua adozione della nuova tecnologia trasmissiva; nell’ambiente connesso significa garantire prominence, ossia visibilità e accessibilità della radio sulle piattaforme smart”.

Si prosegue con il primo panel intitolato “Scenari, pubblici, mercati”, è stato moderato da Christian Ruggiero, Professore della Sapienza Università di Roma, e da Claudia Mazzola, Direttrice dell’Ufficio Studi Rai.

universi sonori

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GreenIT e Copenhagen Infrastructure Partners: al via lo sviluppo in Italia di tre parchi eolici offshore galleggianti da 2 GW

La partnership consolida ulteriormente l’impegno nell’industria dell’eolico offshore galleggiante grazie a tre nuovi impianti in fase di sviluppo situati a circa 30 km al largo delle coste del Lazio e della Sardegna

Con questo accordo il consorzio diventa uno dei maggiori operatori del settore in Italia con progetti per una capacità totale di circa 3 GW e in grado di soddisfare i consumi di elettricità di quasi 2,5 milioni di famiglie

Roma, 22 marzo 2023 – GreenIT, la joint venture italiana per le energie rinnovabili tra Plenitude (Eni) e CDP Equity (Gruppo CDP), e Copenhagen Infrastructure Partners (CIP – attraverso i suoi Flagship Funds), hanno firmato un accordo per lo sviluppo di tre parchi eolici offshore galleggianti nel Lazio e in Sardegna. Gli impianti saranno collocati a circa 30 km dalla costa e hanno una capacità totale di quasi 2 GW.

L’intesa prevede lo sviluppo di un parco eolico nel Lazio, al largo di Civitavecchia, per una capacità complessiva fino a 540 MW e di altri due impianti situati al largo di Olbia (Sardegna), con una potenza di circa 500 MW e 1.000 MW. I tre progetti dovrebbero generare circa 5 TWh/anno e saranno operativi tra il 2028 e il 2031, una volta completato l’iter autorizzativo e la successiva fase di costruzione.

L’intero portafoglio eolico offshore italiano della partnership raggiungerà una potenza di quasi 3 GW con una produzione annua di circa 7 TWh di energia rinnovabile, in grado di soddisfare i consumi elettrici di quasi 2,5milioni di famiglie (calcolo basato sul consumo medio annuo stimato di elettricità di un cliente residenziale italiano pari a 2000 KWh anno secondo i dati pubblicati da Arera nella sua Relazione Annuale 2021), contribuendo così agli obiettivi di decarbonizzazione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030.

I tre parchi eolici offshore utilizzeranno fondazioni galleggianti e soluzioni tecniche innovative volte a minimizzare l’impatto ambientale e visivo e beneficeranno di sinergie tecnologiche e logistiche con le altre iniziative eoliche offshore gestite nell’ambito della stessa partnership.

Tito Lucrezio Rizzo e Aldo Mola sulla figura del Capo dello Stato, dallo Statuto Albertino ad oggi

Domani 14 marzo, alle 18.30, si terrà presso la Biblioteca Casanatense nel centro storico di Roma, la presentazione del saggio “Il Capo dello Stato dalla Monarchia alla Repubblica (1848-2022)” Herald Editore 2023,  curato per l’età regia, dal prof. Aldo Mola, storico  della Monarchia e docente universitario a Milano e a Bruxelles;  per l’età repubblicana, dal prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica e docente universitario.

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17 FEBBRAIO: LA GIORNATA DEL GATTO

Oggi, 17 febbraio, è la Giornata nazionale del gatto.

Indiscusse star dei social, i gatti sono i più amati tra gli animali domestici degli italiani. Affettuosi, con modi e tempi tutti loro, liberi e predatori, curiosi ma soprattutto indipendenti, sono la compagnia ideale per i single. Quindi, non poteva non esserci una festa a loro dedicata.

Scelta nel 1990 per festeggiare i felini domestici in Italia, il 17 febbraio si celebra annualmente la Giornata Nazionale del Gatto, ma che varia di paese in paese.

La data della giornata del gatto cade nel mese dell’Acquario, un segno zodiacale maschile il cui elemento è l’aria, dominato da Saturno e Urano. Proprio Urano è protettore degli spiriti liberi, e i gatti lo sono da sempre: refrattari alle regole e abituati ad agire secondo i propri istinti. Questa data sfida la superstizione legata al 17 e al tristemente noto ‘gatto nero’ associato alle pratiche di stregoneria. Inoltre in numeri romani 17 si scrive XVII che diventa VIXI anagrammandolo, cioè vissi. E poi c’è un altro simpatico riferimento. Infatti secondo la leggenda i gatti hanno sette vite e il 17 si trasforma in 1 volta morirò e 7 vivrò. Non è un caso, infatti, che il numero porti fortuna nella cultura nordica.

A Roma, appuntamento a Piramide per la FESTA DEL GATTO 2023: il 17 febbraio alle ore 14 ci sarà il TourCat, per scoprire la storia dei gatti della Piramide e incontrare quelli residenti che aspetteranno i visitatori con la coda alzata e affamati. A seguire, intorno alle 15,30 ci sarà una chiacchierata a sorpresa, imperdibile per gli amanti dei gatti.

Dal 17 febbraio a Milano torna LA CITTÀ DEI GATTI con la sua sesta edizione, festival organizzato da Excalibur in collaborazione con la Fondazione Franco Fossati youpet.it e Radio Bau e il supporto di Feliway. Inaugurato dal sempre attesissimo Feliway Concerto in Miao (al Teatro Il Cielo sotto Milano), che quest’anno celebra i 55 anni dei 44 gatti più amati della storia della musica accostando la celebre canzone cult de Lo Zecchino d’Oro a brani di Rossini, Ravel, Mozart e Webber, il festival si anima di appuntamenti: una mostra tutta dedicata ai gatti protagonisti (e non) degli anime giapponesi da Doraemon a Torakiki (WOW Spazio Fumetto), una serie di appuntamenti dedicati agli appassionati dei nostri a-mici baffuti con esperti, veterinari, etologi e autori di saggi (Biblioteca di WOW Spazio Fumetto), visite guidate alla scoperta dei segreti del mondo dei felini (Museo di Scienze Naturali) e molto altro ancora. Tra le novità di questa edizione 2023 c’è la collaborazione con l’ANMVI, che sarà il partner istituzionale del convegno che si terrà a Roma per rilanciare l’uso del microchip per la protezione dei nostri mici domestici. Sempre a Roma, grazie alla collaborazione dello zoologo Bruno Cignini, verranno realizzati incontri e appuntamenti presso le biblioteche della città.

 

La storia della ricorrenza

La giornata del 17 febbraio è stata scelta dalle associazioni feline italiane come la Giornata Nazionale del Gatto. Una data proposta nel 1990 da una giornalista di Tuttogatto e da allora dedicata alla festa degli amici felini. Sono diverse le ragioni per cui è stata scelta la data del 17 febbraio come Giornata del Gatto. Il giorno scelto non è casuale: febbraio, secondo un’antica tradizione, è «il mese dei gatti e delle streghe», mentre il numero 17 vuole sfatare tutti i miti legati alla sfortuna che accompagnano i felini, come l’incontro con un gatto nero.

La giornata internazionale, International Cat Day è l’8 agosto, una data creata dal 2002 dal dal Fund for Animal Welfare (Ifaw) per difendere e conoscere meglio i felini. 

​​Il 22 febbraio è la Giornata del Gatto in Giappone, nata nel 1987. Notoriamente nel paese i gatti sono venerati e considerati come un animale ricco di spiritualità, un tempo usati per difendere i rotoli di seta dall’assalto dei topi. Come non ricordare il simpatico Maneki Neko (Gatto che Invita), il gatto portafortuna con la zampa alzata. La Russia festeggia il gatto il 1° marzo mentre negli Stati Uniti la giornata a loro dedicata è il 29 ottobre.

Il gatto è un animale così amato che non basta una sola giornata per festeggiarlo. Così sono spuntate nel corso del tempo diverse feste del gatto. Il 17 novembre si festeggia il gatto nero (27 ottobre nel Regno Unito, 17 agosto negli USA) per proteggere quegli animali così stigmatizzati dalla superstizione da essere i meno adottati e, purtroppo,

torturati, uccisi e sacrificati in aberranti riti pagani nel periodo di Halloween. Il 6 settembre è la Giornata Nazionale del Gattile istituita da Ultima con l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) un modo per festeggiare chi si prende cura dei gatti.

I gatti di casa nostra

I gatti non fanno solo parte delle famiglie italiane ma popolano anche le nostre città. Nel 2020 nel rapporto di Legambiente sugli Animali in Città il comune di Milano riportava 1320 colonie feline, mentre non ha partecipato alla rilevazione più recente e si parla solo di più di 500 colonie. Tra le zone preferite dai gatti c’è il C

astello Sforzesco e il Cimitero Monumentale, addirittura qui è stata creata una pagina Instagram e una lista Amazon con oggetti da acquistare per gli animali. In città esistono sia cat cafè, locali dove i gatti girano liberamente, che degli Hotel dedicati ai felini.

​A Roma una famosa colonia felina è al largo di Torre Argentina con un sito dedicato e la possibilità di prendersi cura degli animali anche a distanza. Altre famose colonie sono al cimitero del Verano, a Piazza Vittorio, alla Piramide. Si racconta che Anna Magnani fosse una grande amante dei gatti e anche Trilussa dedicò una poesia ai gatti di Roma.

Secondo una classifica del 2019 del Censis nelle case italiane ci sono 7.5 milioni di gatti, mezzo milione in più dei cani, anche se gli animali domestici più diffusi sono gli uccelli con 12.9 milioni. Questi numeri fanno dell’Italia in testa ai paesi europei con animali domestici presenti nel 52% delle nostre case.

Un approccio corretto per un’amicizia duratura

E’ noto che, a differenza dei cani, i nostri amici felini hanno un carattere riservato e diffidente, tanto che spesso non riusciamo ad interpretare le loro emozioni.
Per riuscire ad entrare in empatia con un gatto è fondamentale capire come si sente, qual è il suo stato d’animo. Alcune espressioni sono molto facili da rilevare e interpretare, come ad esempio le orecchie appiattite sulla testa o la bocca aperta di un gatto che soffia, altre invece sono più sottili ma possono fornirci informazioni importanti su ciò che il nostro gatto desidera o si aspetta da noi.

Quando il gatto è rilassato, a suo agio e ben disposto nei nostri confronti è molto probabile che inizi a sbattere le palpebre lentamente, fare le fusa, strusciare la sua testa contro il nostro corpo cercando il contatto fisico fino a sdraiarsi a pancia in su. Al contrario, quando il nostro amico felino vuole comunicarci che non ne vuole sapere delle nostre carezze, può compiere gesti molto espliciti – come soffiare, mordere, muovere la coda nervosamente – ma anche esprimere il suo disappunto in modo meno eclatante, ad esempio ruotando le orecchie, appiattendo le palpebre superiori, mostrando leggeri spasmi della schiena, scuotendo la testa e agitando la punta della coda.

Il modo migliore per instaurare un rapporto di fiducia tra noi e i nostri gatti è sempre lasciare a loro la libertà di avvicinarsi e stabilire un contatto fisico; questo consiglio è valido non solo per chi ha appena adottato un micio ma anche per chi vuole mantenere solido il rapporto con un gatto che conosce da tempo. Nel caso in cui volessimo essere i primi a interagire, sarà importante non invadere i suoi spazi, abbassarsi alla sua altezza, stendere una mano verso di lui e aspettare evitando di guardarlo fisso negli occhi. Se poi proviamo a chiudere lentamente le nostre palpebre cercando di imitarlo, aumentiamo di molto le possibilità che decida spontaneamente di avvicinarsi e lasciarsi andare. A partire da quel momento, possiamo iniziare con una grattatina delicata sulle tempie, sulle guance o sotto il mento; tra una coccola e l’altra, per essere sicuri che il gatto voglia mantenere il contatto, è bene fare delle piccole pause. Se si avvicinerà nuovamente, sarà evidente che vuole continuare; altrimenti, se guarderà altrove, sarà arrivato il momento di fermarsi. Ogni gatto ha le sue preferenze ma sappiamo esistono delle linee guida universali rispetto alle zone in cui i gatti preferiscono essere toccati. Il contatto sulle tempie – alla base delle orecchie – così come guance e mento, in genere provoca reazioni positive. Le zone off-limits sono invece la base della coda e la pancia. Cercare di accelerare i tempi per aumentare la socievolezza di un gatto, toccarlo a sua insaputa mentre dorme e forzarlo ad interagire con noi produrrà l’effetto contrario e farà sì che il nostro amico sia sempre in allerta quando ci avviciniamo a lui. La pazienza deve essere nostra alleata se vogliamo conquistarci la fiducia dei nostri mici. Non dimentichiamo poi che anche altri aspetti – come ad esempio il gioco, il training e una nutrizione bilanciata e di qualità – non sono da trascurare in quanto contribuiscono al benessere dei nostri amici pelosi e quindi al mantenimento di una relazione armoniosa.

La borsa della spesa

Studi di settore ci dicono che negli ultimi 12 mesi le ricerche online legate ai prodotti per animali domestici sono cresciute notevolmente (+15%), un dato ancora più positivo se si pensa che arriva dopo gli anni di pandemia di COVID-19 che hanno fatto registrare un vero e proprio boom per l’intero settore. Nello specifico, l’interesse online nei confronti dei prodotti per gatti è cresciuto di circa il 22% nel corso del 2022, con un trend di crescita relativo principalmente al comparto food e a quello health a loro dedicato. Basti pensare che, di tutte le ricerche legate al mondo animale, l’8% è relativo al cibo per gatti, mentre ben il 30% alla cosiddetta “pet medicine” (prodotti veterinari). L’amore degli Italiani per il proprio gatto si traduce anche nell’acquisto di molti prodotti per la sua cura e per soddisfare la sua vanità. Sono cresciute nel corso dell’ultimo anno le ricerche legate alle lettiere per gatti (+41% rispetto al 2021), alle cucce (+32%), ai prodotti per la toelettatura (+16%) e al cibo per gatti (+16%), con proposte specifiche formulate per garantire il benessere e la salute del proprio amico a quattro zampe. Purtroppo, però, l’inflazione ha colpito nettamente anche questo comparto, motivo per cui prendersi cura di un gatto oggi costa di più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Infatti, l’inflazione legata al mondo felino ha toccato l’11% a gennaio 2023 ma non è mai scesa sotto la soglia del 10% già da giugno 2022. Tra i prodotti che hanno fatto registrare un incremento maggiore dei costi si segnalano le cucce e i trasportini (+19%), ma anche le toilette e gli accessori per gatti (+15%), le lettiere (+12%) e i tiragraffi (+5%).

Con la comparazione dei prezzi, infatti, nel corso degli ultimi 12 mesi il risparmio massimo medio sui prodotti per gatti ha sfiorato circa il 14%. Con risparmi medi del 26% per i tiragraffi, del 20% per gli accessori per gatti, del 15% per i giochi a loro dedicati, del 14% per cucce e trasportini e di oltre il 10% per toilette e prodotti veterinari.

Aforismi e frasi celebri

«Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore»
Ernest Hemingway

«La fisica contemporanea è basata su concetti qualche volta analoghi al sorriso di un gatto che non c’è»
Albert Einstein

«Ma il gatto vuol solo essere gatto, e ogni gatto è gatto dai baffi alla coda, dal fiuto al topo vivo, dalla notte fino ai suoi occhi d’oro»
Pablo Neruda, Ode al gatto

«La religione di un uomo non vale molto se non ne traggono beneficio anche il suo cane e il suo gatto»
Abramo Lincoln

«Ho visto guarire più persone alla compagnia di un gatto, di quanto non abbiano fatto tonnellate di medicine»
Enzo Iannacci 

SICCITA’: COLDIRETTI, E’ ALLARME SMOG IN CITTA’ E SETE IN CAMPAGNA

40% PRECIPITAZIONI AL NORD TAGLIA DI 8MILA ETTARI SEMINE RISO

Roma, 14 feb. – L’assenza di precipitazioni significative fa scattare l’allarme smog nelle città della pianura padana con le prime misure per limitare il traffico mentre nelle campagne la siccità mette a rischio la preparazione dei terreni per le semine, quando le coltivazioni avranno bisogno di acqua per crescere. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento agli effetti del vasto campo di alta pressione che rimarrà stazionaria sull`Europa con almeno una settimana senza pioggia.

Dopo un 2022 che ha registrato il 40% di pioggia in meno al Nord – evidenzia Coldiretti – l’assenza nel 2023 di precipitazioni significative che possano ripulire l’aria da inquinamento e polveri sottili rende ancora più pesante la situazione tanto che a Torino è scattato il livello 1 (arancio) del semaforo anti-smog mentre è bollino rosso in tutta la Regione Emilia Romagna per la qualità dell’aria fino a mercoledì 15 febbraio. A pesare è anche la carenza di verde urbano tanto che si stima che una pianta adulta – evidenzia Coldiretti – sia capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. In Italia però si dispone di appena 33,8 metri quadrati di vede urbano per abitante, con i valori peggiori proprio nelle metropoli secondo l’analisi della Coldiretti su dati istat. Grazie ai fondi del Pnrr però – sottolinea Coldiretti – sono in arrivo 6,6 milioni di nuove piante per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog.

Ma l’anomalia climatica è evidente anche nelle campagne lungo tutto il bacino padano dove cresce l’allarme siccità alla vigilia delle semine 2023 con il fiume Po a secco che al Ponte della Becca (Pavia) si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico, con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate. La situazione del più grande fiume italiano è rappresentativa delle difficoltà in cui si trovano tutti gli altri corsi d’acqua del settentrione con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 35% del lago di Garda al 38% di quello Maggiore fino ad appena al 20% di quello di Como ma si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico.

La situazione – sottolinea la Coldiretti – è peggiore di quella dello scorso anno quando si è registrato una perdita di almeno 6 miliardi di euro nei raccolti a causa della siccità. Con il Po a secco – precisa la Coldiretti – rischia 1/3 del Made in Italy a tavola che si produce proprio della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale. Dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dai grandi formaggi come Parmigiano reggiano e il Grana Padano ai salumi più prestigiosi come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello fino alla frutta e alla verdura la produzione della food valley – ricorda la Coldiretti – rappresenta la punta di diamante del Made in Italy alimentare in Italia e nel mondo.

A causa della mancanza d’acqua ad esempio si stima che verranno coltivati quasi 8mila ettari di riso in meno secondo le ultime previsioni di semina, con un impatto rilevante sulla produzione di un alimento in cui l’Italia – precisa la Coldiretti – è leader europeo con la metà dei raccolti.

“Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%” sostiene il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che “insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Prandini – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. L’irrigazione, infatti, può fare – conclude Prandini – la differenza consentendo anche di triplicare le rese in campo”.

FIERE. INDUSTRIA LAVORAZIONE SOLIDI, 14-15 GIUGNO C’È SOLIDS PARMA

Roma, 11 febbraio – In Europa, l’industria dei macchinari per la produzione e la lavorazione dei materiali, ed in particolare delle materie plastiche e della gomma, è in crescita costante, grazie anche ad una sempre maggiore richiesta del mercato mondiale, di cui si prevede un aumento, nel periodo 2021-2026, del 21%. L’Europa è leader nell’export, con una quota del 47%, nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime (principalmente gas e acciaio) dovuto al conflitto in corso.

Per quanto riguarda la realtà italiana, a conferma della tendenza positiva, nel settore delle industrie costruttrici di macchine utensili, robot e automazione, secondo i dati elaborati da Ucimu (Associazione Costruttori Italiani Macchine Utensili, Robot e Automazione) nel 2022 la produzione ha superato il valore di sette miliardi di euro, registrando un incremento del 15% rispetto all’anno precedente: l’export nel mercato interno ha raggiunto quasi 4 miliardi di euro (+27%) e il valore delle esportazioni ha superato i tre miliardi di euro (+2,5%). Inoltre, secondo i dati elaborati dalle associazioni di categoria Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica), Amaplast (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio), il fatturato complessivo delle aziende italiane costruttrici di macchinari per la ceramica, plastica, gomma e imballaggio ha superato nel 2022 i 14 miliardi di euro.

Solids Parma sarà l’evento di riferimento per le tecnologie dei granuli, polveri e solidi sfusi in Italia, che avrà luogo per la prima volta a Parma, dal 14 al 15 giugno.

Organizzata da Easyfairs, già presente e consolidata in Germania, Paesi Bassi, Belgio e Polonia, la fiera farà il suo debutto in Emilia-Romagna, regione strategica perché sede di oltre trentacinquemila imprese attive nell’industria di processo e, in particolare, a Parma, dove si trova il quartiere fieristico più attivo della Penisola. Ad esporre, saranno presenti circa 150 aziende produttrici di macchine per la movimentazione, lo stoccaggio, l’analisi e la trasformazione dei materiali a grana fine e grossa, che mostreranno le soluzioni più innovative e anticiperanno le nuove tendenze nei seguenti settori: gomma e plastica, alimentare, agricoltura e mangimi, chimica e farmaceutica, lavorazione dei metalli, minerario, carta e vetro.

Sin dall’inizio del conflitto russo-ucraino, le associazioni di categoria italiane hanno richiesto a gran voce, soprattutto a livello comunitario, l’imposizione di tetti al costo dell’energia e l’aumento degli incentivi per gli investimenti in tecnologie all’avanguardia. Dunque, anche alla luce del contesto sociopolitico internazionale, diventa cruciale da parte delle aziende specializzate nelle varie fasi di processo alla base della manipolazione di polveri, materiali granulari e solidi sfusi proporre soluzioni innovative che possano ridurre i consumi energetici senza intaccare l’efficienza o la sicurezza.

“Fire Emblem: Engage”, colori vivaci e novità nel nuovo capitolo della saga firmata Nintendo

Ideato dalla giapponese Intelligent Systems e pubblicato da Nintendo, quello di Fire Emblem è un franchise popolare e longevo che ci propone, in questi J-RPG, indimenticabili avventure cavalleresche da ormai più di 30 anni. Si, perché il primo episodio della fortunata serie Fire Emblem è stato pubblicato ad aprile 1990 e soltanto in Giappone. Abbiamo dovuto attendere novembre 2003 per vedere “FE” commercializzato negli Stati Uniti mentre in Europa abbiamo dovuto attendere fino a luglio 2004.

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Accuse di corruzione ai vertici dell’esercito greco: i servizi segreti sorvegliano il generale Floros

Da ormai sei mesi la Grecia è impantanata in uno scandalo politico iniziato nell’agosto del 2022, quando la stampa ha svelato che Nikos Androulakis – leader del Partito Socialista di opposizione – e giornalisti vicini alla sinistra erano stati intercettati. La sorveglianza telefonica sarebbe stata affidata dal primo ministro Mitsotakis ai servizi segreti nazionali o a un’équipe parallela di questi ultimi attraverso il software illegale Predator.

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Accusations de corruption aux hauts rangs de l’armée grecque : les services secrets mettent sur écoute le Général Floros

Depuis six mois, la Grèce se voit engluée dans un scandale politique éclaté en août 2022, lorsque la presse a divulgué la mise sur écoute de Nikos Androulakis — chef du parti socialiste d’opposition, et de journalistes proches à la gauche. La surveillance téléphonique aurait été confiée par le Premier ministre Mitsotakis soit au service national de renseignement, soit à une équipe parallèle issue de ce dernier se servant de logiciel illégal Predator.

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“Archeologia del gusto. La storia è servita”. Il cibo del passato torna protagonista.

A Riccione, ogni Domenica, dal 22 gennaio al 12 febbraio

Le pietanze del passato tornano protagoniste grazie al Museo del Territorio del Comune di Riccione che con il ciclo di conferenze “Archeologia del gusto. La storia è servita”, porta in tavola l’intrigante binomio “storia” e “gusto”.

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Lo smaltimento delle batterie al Litio

Le batterie al litio hanno reso possibile un salto tecnologico nel processo di elettrificazione dei mezzi di trasporto grazie alle prestazioni superiori rispetto alle prodotte nel passato (come piombo, zolfo-sodio e nichel-zinco). La Cina, nel 2020, ha prodotto il 60% dei componenti delle batterie al litio e circa l’80% delle celle.

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