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Convegno sul Futuro per lo Spettacolo e Cinema
a Roma presso la LUISS, Giovedì 11 Maggio

CONVEGNO

QUALE FUTURO PER LO SPETTACOLO DAL VIVO E IL CINEMA

_________________a cura di CRISTIAN ARNI

Il giorno 11 Maggio 2023 a Roma, presso Aula Magna Guido Carli Luiss, Via Pola 12 alle ore 10.00 si svolgerà il Convegno: “Quale Futuro per lo Spettacolo dal Vivo e il Cinema”…. un evento per un confronto e dibattito sul settore dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. 
Trattasi di un importante momento di partecipazione e comunicazione realizzato in collaborazione con tutte le Associazioni di categoria e i Professionisti del settore. L’incontro non sarà né un cahier de doleance. né un taccuino di mere richieste materiali, ma per proporre una migliore organizzazione del sistema, investimenti strutturali, sostegni indiretti in grado di sostenere gli operatori oltre i finanziamenti pubblici.

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Cultura ed Arte al di fuori di ogni censura:
al Pianoforte suona Valentina Lisitsa

VALENTINA LISITSA CENSURATA”  perché “FILO-RUSSA”,
MA BYOBLU, IN SUO ONORE,  LE ORGANIZZA UN CONCERTO A MILANO

“Prenota il tuo posto per liberare la musica”….così ha chiesto la “Tv dei cittadini Byoblu” ai suoi spettatori e, nella serata del 29 Aprile, il concerto esclusivo della pianista classica Valentina Lisitsa, organizzato da Byoblu è riuscito pienamente nell’intento, incantando con la musica dell’artista di fama internazionale, star indiscussa anche nel web con oltre 284 milioni di visualizzazioni.
La musicista ha eseguito magistralmente i 24 Preludi di Rachmaninov.

Byoblu, La Fenice-Venezia, Valentina Lisitsa

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ÈPOS – Iliade, Odissea, Eneide dal 28 aprile al 7 maggio Teatro Arcobaleno di Roma

Al Teatro ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico) di Roma, dal 28 Aprile al 7 Maggio 2023, dopo lo straordinario successo ottenuto nelle precedenti edizioni, Vincenzo Zingaro ritorna in scena con un suo cavallo di battaglia, ÈPOS, che fa parte dell’avvincente ciclo di spettacoli-concerto sui grandi classici della letteratura, che porta avanti da anni.

Eneide, ÈPOS, Iliade, Odissea, Roma, Teatro Arcobaleno

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The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

Dopo sei anni Nintendo propone un nuovo capitolo della celebre saga.

Roma, 12 aprile 2023 – Era il 3 marzo 2017 quando Nintendo lanciava quella che, al momento, è l’ultima sua console per videogame, la “Switch”. Questa console ibrida, tra le modalità “portatile” e “fissa”, mandò in soffitta la WiiU, già sul viale del tramonto ma che rimane, a mio giudizio, una macchina dalle potenzialità parzialmente inespresse e non compresa dall’utenza. Per l’occasione, la “grande N” abbinò al day-one della Switch la pubblicazione di “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”, eccezionale capitolo open-world della celebre saga firmata da Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka e cominciata nel 1986, sulle console NES (Nintendo Entertainment System).

La saga di “Zelda”, è sinonimo di successo così come Nintendo è sinonimo di qualità videoludica e a testimoniarlo sono i dati di vendita, le recensioni e i premi e riconoscimenti di cui fanno incetta i suoi titoli.

Finalmente, staranno pensando gli appassionati, arriva il nuovo capitolo di questa saga: il 12 maggio spunterà sugli scaffali “Tears of the Kingdom”, accompagnato da una versione per collezionisti (Collector’s Edition) e, come avviene da quasi un decennio, da amiibo e merchandising vario. In verità, sugli scaffali sarà difficile trovare gli amiibo e l’ambita “collector’s” in quanto polverizzati nei primissimi giorni di prevendita, in Italia come nel resto del mondo (un sondaggio in Giappone, indica il titolo come il più atteso dai videogiocatori). Per l’occasione, sarà commercializzata anche una nuova edizione della Switch OLED serigrafata con i glifi della serie.

Tears of the Kingdom si pone, nel filone narrativo della saga, successivo a Breath of the Wild, ambientato nella stessa Hyrule del suo predecessore, narra un’avventura successiva agli accadimenti di Breath of the Wild, tant’è che in fase realizzativa, fino a settembre 2022, il gioco era noto come “Breath of the Wild 2”.

Le principali novità del titolo sono state presentate in diversi trailer ufficiali e “spoilerate” in tanti altri leak.
Ci troviamo ancora in un Open World splendidamente concepito, con la giusta densità di avversari e dove si può interagire con tutto ciò che vediamo, senza mai essere costretti a percorrere una strada piuttosto che scalare una montagna o guadare un fiume per raggiungere la nostra meta. Il gameplay viene annunciato come differente ma in linea con quello di “BOTW”, gli stessi sviluppatori hanno affermato di essersi ispirati, per questo aspetto, a titoli come Red Dead Redemption. Alta corposa novità riguarda la possibilità di craftare mezzi di trasporto (dalle mongolfiere alle zattere volanti) e la possibilità di fusione delle armi, non solo per una gestione più personalizzata di bonus e abilità ma anche per aggirare il problema della consumabilità delle stesse. Vedremo quanto il pubblico apprezzerà queste idee, già bollate dai detrattori come “ispirazioni in stile minecraft”.

“Fire Emblem: Engage”, colori vivaci e novità nel nuovo capitolo della saga firmata Nintendo

Ideato dalla giapponese Intelligent Systems e pubblicato da Nintendo, quello di Fire Emblem è un franchise popolare e longevo che ci propone, in questi J-RPG, indimenticabili avventure cavalleresche da ormai più di 30 anni. Si, perché il primo episodio della fortunata serie Fire Emblem è stato pubblicato ad aprile 1990 e soltanto in Giappone. Abbiamo dovuto attendere novembre 2003 per vedere “FE” commercializzato negli Stati Uniti mentre in Europa abbiamo dovuto attendere fino a luglio 2004.

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Segni particolari…. Nà zeta colpisce ancora e fa tanto male felloni!

Walt Disney non ha saputo fare di meglio… No crisbio lo ha fatto ma dimenticate questo primo commento. Tyrone Power voleva imitare il grande Max Bartolozzi ma non poteva! (Aveva già tirato le cuoia il grande Tyrone forse a causa della lunga storia d’amore di Al Bano con sua figlia).

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Nà Zeta! come segno particolare

La compagnia Vari e Demenziali mette in scena il suo nà Zeta! come segno particolare presso il Teatro della Visitazione sabato 17 dicembre alle ore 21 e domenica 18 dicembre alle ore 18. Nera come il mantello di Capitan Harlock, affilata come uno stocco spagnolo, la compagnia Vari e Demenziali va cercando da Casal bruciato in Roma la Los Angeles dei tempi andati.

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HARVESTELLA: tanta potenzialità in un progetto ancora acerbo…

La difficoltà nel reperire una copia fisica del gioco ha aumentato la mia curiosità e le aspettative per il nuovo titolo di Square Enix, pubblicato il 4 novembre 2022.

Personalmente ripongo molta fiducia nel marchio di Square Enix quindi, dopo oltre 80 ore di gioco, non posso non essere deluso da HARVESTELLA che presenta però interessanti spunti che ne fanno un crossover tra farm SIM e JRPG con grandi potenzialità che tuttavia rimangono parzialmente inespresse.

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DA MERGELLINA A TRASTEVERE: IMMAGINARIO TRA NAPOLI E ROMA

DA MERGELLINA A TRASTEVERE : NAPOLI E ROMA PALAZZO DELL’UNAR

Serata piena di nostalgia per il tempo che fu, ho vissuto uno spettacolo di tradizione napoletana per giungere poi a Roma: la serata si propone di partire dalla Mergellina, un quartiere di Napoli, ed arrivare a Roma in Trastevere da cui il nome della serata. La location è stato il palazzo dell’U.N.A.R., l’unione associazioni regionali di Roma e del Lazio.

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Angela Lansbury, iconica ” Signora in giallo”

Angela Brigid Lansbury, l’attrice britannica naturalizzata statunitense, si è spenta nel suo appartamento di Los Angeles  l’11 ottobre 2022. Aveva 96 anni  e ne avrebbe compiuti 97 cinque giorni dopo. È  venuta meno nel sonno, come se l’eleganza e la discrezione che l’hanno contraddistinta nella vita, avessero tratteggiato anche la sua morte.

Figlia dell’attrice irlandese Moyna MacGill e del politico Edgar Lansbury, nasce a Londra ma si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti durante i bombardamenti della Città. Il padre morì che lei aveva appena 9 anni e cominciò fin da subito a coltivare la sua passione per la recitazione.

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SPIRITO ALLEGRO 80 ANNI DOPO , IL PALCO DELLE VALLI

SPIRITO ALLEGRO 80 ANNI DOPO

Spirito allegro è una famosa commedia del commediografo inglese Noel Coward del 1941. La compagnia teatrale di Giovanbattista Scidà  ha riportato in scena questo classico del teatro con cui Coward nella sola Inghilterra, durante la seconda guerra mondiale e negli anni successivi, aveva riportato un’immenso successo grazie al pubblico, con ben 1900 rappresentazioni, malgrado i commenti della critica che l’aveva bollata come troppo cruenta, narrando il tema della morte in un contesto di conflitto bellico. 

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In Egitto dal 13 al 22 novembre: in scena la 44ma Edizione del “Cairo International Film Festival”

AL “CAIRO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL”
LA PRESENZA DEL MAESTRO MARCO WERBA,
NOTO AUTORE E  COMPOSITORE IN CAMPO MUSICALE

a cura della Redazione di CONSUL PRESS in collaborazione con 
L’OCCHIO DELL’ARTE e l’Ufficio Stampa di LISA BAERNARDINI 

 

IL CINEMA EUROPEO parteciperà con una propria significativa presenza alla XLIV Edizione del “Cairo International Film Festival”, che si svolgerà dal 13 al 22 novembre c.m.  Il prestigioso raduno egiziano si svolge, fin dal 1976, ogni anno al Cairo nel mese di novembre ed è il primo festival di cinema internazionale organizzato in un paese arabo.

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Novembre Nordico. Tracce Nordiche a Roma tra mostre, concerti e cinema

Dal 2 al 30 novembre Roma riscopre le sue radici nordiche con Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma promosso dalle Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, il Circolo Scandinavo e i quattro Istituti culturali e scientifici nordici: l’Accademia di Danimarca a Roma, l’Istituto di Finlandia a Roma, l’Istituto di Norvegia in Roma, l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, che si uniscono in questa occasione per divulgare un ricco programma di iniziative per valorizzare il legame storico dei Paesi Nordici con la città di Roma e per creare nuovi momenti di scambio attraverso mostre, talk, concerti, il Nordic Film Fest, e le case di illustri personaggi storici aperte al pubblico.

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“Le storie vere accadono”. Debutto a teatro per l’opera di Sebastiano Girlando

La compagnia “Teatro Avanti Tutta” debutta al Teatro Petrolini di Roma il 23 settembre con le repliche del 24 e 25.

Spesso ci chiediamo quanto ci appartenga la nostra vita, quanto è lasciato alle nostre scelte e quanto è influenzato o addirittura sotto il giogo delle scelte altrui. E quanto abbiamo coscienza di queste scelte, che siano nostre o che ci piovano addosso? Forse capita solo che… “le storie vere accadono”.

Sebastiano Girlando, al debutto come regista, ci propone un’analisi e tante riflessioni con questo spettacolo che porta in scena sul palco del Teatro Petrolini di Roma.

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A colloquio con Romana Maggiora Vergano sull’emozione della recitazione

LE IDEE CHIARE DI UNA GIOVANE ATTRICE DESTINATA A LASCIARE IL SEGNO

Una conversazione con Massimiliano Serriello

È davvero destinata a lasciare il segno Romana Maggiora Vergano (nella foto). Ho voluto rigorosamente – o quasi: ogni tanto il “tu” scatta in automatico – darle del “lei”. Il 2 settembre, alla Sala Giardino, nell’ambito della 79ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, gli spettatori dal palato fine potranno applaudirne l’entusiasmo creativo profuso in Come le tartarughe di Monica Dugo nel ruolo dell’adolescente Sveva che passa dal disincanto dinanzi al dolore materno al sensibile processo d’immedesimazione. 

Ad animare invece il copione del dramedy generazionale all’italiana Gli anni belli, al di là del colpo di gomito dei richiami citazionistici cari all’autore postmoderno per eccellenza del rievocatissimo 1994, Quentin Tarantino, provvede soprattutto l’intesa stabilita da Romana con Maria Grazia Cucinotta. Un’intesa in un certo senso da Fiori d’acciaio, in altre parole di donne garbate ma toste, anche se, a onor del vero, Gli anni belli nemmeno costeggia la virtù di far ridere gli spettatori tra le lacrime sulla scorta dell’esempio fornito a futura memoria dal miglior film di sempre sull’intesa femminile corroborata dalla forza dei legami di sangue: Voglia di tenerezza

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L’arte “diversa”: tra ‘400 e ‘600, i tormentati artisti di Mario Dal Bello

L’arte è senz’altro –per usare la storica definizione di Benedetto Croce– “espressione sentimentale immediata”. Ma come nascono l’ispirazione e il processo artistico? Quali facoltà umane mettono in moto? Con quali criteri e meccanismi? Primo ad avviare studi specifici in questo campo fu il padre stesso della psicanalisiSigmund Freud, il quale capì che la supposta separazione (e, per alcuni, addirittura antitesi) tra conscio e inconscio, normale e patologico, umano e divino, in realtà è inesistente.

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17 agosto 2011, …..undici anni fa,
la scomparsa di Gualtiero Jacopetti

 Un  “A-mar-còrd” per il Regista di “AFRICA ADDIO”
a cura di AMERINO GRIFFINI, postato su FB del 17.8.2022 (*)
 
Un ricordo personale di undici anni fa. 
Nel 2011 abitavo a Barga, in Garfagnana, quando mi giunse la notizia della morte del regista Gualtiero Jacopetti al quale Barga doveva qualcosa. Ancora emozionato per la notizia scrissi questa nota che ripropongo:
“17 Agosto 2011, è morto Gualtiero Jacopetti”
 
***** *** *****
L’indimenticabile regista di “Africa addio”, film accusato di essere filo-colonialista, razzista, fascista…… ma che a noi piacque come documento nostalgico di un’Africa umana e disperata, bellissima e maledetta.
In quella metà degli anni ’60, quando uscì “Africa addio”, non avevamo ancora letto Frantz Fanon e avevamo ancora addosso le cicatrici delle storie rosse del sangue della decolonizzazione, il nostro cuore batteva ancora per l’Algeria francese e per il Sudafrica dei Boeri; nelle nostre famiglie c’erano ancora familiari che erano stati nell’Africa italiana, che avevano combattuto nel Corno d’Africa, che avevano costruito in Libia.
Noi sognavamo di dare una mano alla Rhodesia di Jan Smith e di andare a difendere la diga di Cabora Bassa nel Mozambico portoghese.
 
Complicato spiegare oggi quali fossero le nostre pulsioni di allora, certo non motivate dal razzismo.
Eppure quel film di Jacopetti mantiene ancora inalterata oggi la sua visione di un’Africa di brancos y pretos, di bianchi e neri, diversi ma non nemici, semmai divisi trasversalmente da ideologie e alla fine vittime solo di nuove colonizzazioni, quelle ancor più disumane, come quella dello sfruttamento del dollaro (e oggi dello yuan).
Poi vennero altri film – sempre con Franco Prosperi – nei quali l’ironia e la visione giornalistica fecero comunque scalpore in quegli anni ’60 e primi anni ‘70: “Mondo cane”, “Mondo Candido”, “La donna nel mondo” ……; ma anche “Addio zio Tom”, un film che gli costò tre anni di vita negli USA per girarlo, una pellicola sull’America sudista prima della guerra di Secessione.
 
Jacopetti era nato a Barga (Lucca) il 4 settembre 1919, aveva studiato a Viareggio perché a Barga, dove aveva messo le radici il Pascoli, non c’era ancora il liceo classico. Giovanissimo fu praticante a “La Nazione”. A 18 anni, dopo essersi iscritto a Scienze Politiche a Pisa partì volontario per l’avventura della guerra, voleva raggiungere l’Africa e invece fu mandato in Albania, poi in Grecia e in Russia con l’ARMIR.
Dopo l’8 settembre scelse la montagna che nella sua terra si chiamava Alpi Apuane, ci rimase poco a causa degli insanabili contrasti con la componente comunista della banda partigiana, riuscì chissà come ad accreditarsi presso un comando Alleato e dopo il 25 aprile 1945 girò per le strade di Milano in jeep per sottrarre alla mattanza quanti più fascisti (o presunti tali) fosse possibile. Meglio San Vittore.
Nel dopoguerra si laureò a Pavia e ritornò al giornalismo, per il tramite di Montanelli e Longanesi, collaborando al “Corriere della Sera”.
La sua carriera tra “i buoni” finì proprio con “Africa addio”, nel quale documentò le stragi di Watussi, i massacri in Congo, ma anche l’ecatombe di animali in Kenya.
 
Una vita scapestrata, viaggi, belle donne, uno degli amori della sua vita, l’attrice Belinda Lee, morta in un incidente stradale.
Nel 1975, tanto per consolidare la sua situazione di reprobo, fu pure nel Direttivo della Costituente di Destra del MSI.
 
Alla sua città, Barga, aveva donato il palazzo di famiglia, adesso divenuto la Biblioteca comunale di Barga.
Ci sono passato davanti stasera, non c’era traccia né di lutto né di ricordo. Ciao Gualtiero.
____________________AMERINO GRIFFINI
 
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NOTE A MARGINE
(*) “A-mar-còrd” – Il pezzo qui di seguito riportato mi è sfuggito, purtroppo, il giorno in cui è apparso su FB – mercoledì 17 agosto –  e, quindi, è stato riproposto sulla Consul Press con un breve ritardo.
E al riguardo mi piace ricordare come
oramai da oltre 8 anni su questa Testata vengono spesso ospitati numerosi interventi a firma di Amerino Griffini, inizialmente a volte trasmesseci da egli stesso, a volte ripresi da altre pubblicazioni, a volte pescati nella rete.
Amerino Griffini, Vero Toscano Doc, è un raffinato autore di elzeviri e di effemeridi, nonché di graffianti commenti ed impeccabili puntualizzazioni, da leggersi sempre con molto interesse e vero piacere. Io ho conosciuto Amerino solo epistolarmente (e forse anche telefonicamente) tramite Mau Berg  (Maurizio Bergonzini), vecchio e caro amico …. “andato oltre” nella notte del 1° Agosto 2019, dopo i festeggiamenti del suo compleanno, anche Egli un “Collaboratore” di peso, il cui nome rimane scolpito nella nostra pagina “Blog d’Autore”  _______________Giuliano Marchetti
 
 

 

 

 

 
 

L’Abito non fa la monaca…. e nemmeno la diva!!!

“al brillare degli specchi, segue poi il frastuono del loro frantumarsi”

I segreti delle donne che non si vogliono rassegnare all’essere soltanto “delle casalinghe”. E’ quello che promette di raccontarci lo spettacolo teatrale “L’abito non fa la monaca… e nemmeno la diva!!!”, scritto e portato sulla scena dalla regista e scrittrice Laura MASIELLI, Presidente e curatrice dell’Upter di Ladispoli, e che vede come protagonista Francesca MARTI.

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