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Innovare, rinnovare, riusare, riciclare: le parole chiave dell’Economia Circolare

In questi ultimi anni, esattamente dalla fine degli anni Settanta, sta andando avanti il dibattito sull’economia circolare in alternativa al modello di economia lineare basato sulla disponibilità di grandi quantità di materie prime e di energia come se fossero inesauribili. È riconosciuto che l’impiego di materie prime con conseguente aumento di consumi e di rifiuti, con l’utilizzo a volte poco efficiente delle risorse, non è sostenibile a lungo né a livello economico né a livello ambientale. Se non c’è un cambio di rotta adesso, entro il 2050 consumeremo le risorse pari a tre pianeti e la nostra sopravvivenza sull’unico pianeta che conosciamo sarà in pericolo.

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Alla Sapienza vanno in scena gli “Universi Sonori”
Confindustria promuove una giornata di studio sul presente e sul futuro della radio

“Universi sonori. Dalla radio tradizionale ai nuovi spazi di produzione e ascolto” questo è il titolo della ricca giornata di riflessione, che si è svolta il 29 marzo, sulla radiofonia promossa da Confindustria Radio Televisioni in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza.

L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di condividere le principali tendenze ed idee che ruotano intorno al mondo della radio e al consumo di contenuti audio, ragionando sulle nuove forme radiofoniche e su quali potrebbero essere le nuove frontiere per il futuro della radio. Dal formato totalmente digitale ai podcast, da fruire quando e dove si vuole, rispetto la sua forma nativa la radio ed il suo modo di fare comunicazione è notevolmente cambiato. È stato proprio questo suo sapersi innovare continuamente che ha permesso il successo di questo potente mezzo di comunicazione ancora oggi: infatti, con oltre un secolo di vita, la radio è uno dei mezzi di comunicazione più apprezzati ed utilizzati dalla popolazione di tutto il mondo.

Alla giornata, oltre il corpo accademico, giornalisti e studenti, hanno preso parte alcune dei più importanti esponenti delle emittenti italiane come RadioRai, RTL 102,5, RDS Radio Dimensione Suono, Chora, Radio24, Radio Capital.

La sessione della mattina è stata introdotta da Alberto Marinelli, Direttore del Dipartimento CoRiS e Prorettore alle Tecnologie Innovative per la comunicazione della Sapienza, e da Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio Televisioni.

Marinelli ha sottolineato la grande capacità dei media di resistere ai cambiamenti ma la tempo stesso di modificare la propria natura rispondendo ai bisogni della società. Franco Siddi, ha invece evidenziato la nuova dimensione della radio che si sta rivelando un media sempre più apprezzato, che si collega con un mondo molto vasto e in continua crescita. Ha affermato che “l’innovazione continua, l’offerta professionale e responsabile e l’accessibilità gratuita sono le caratteristiche essenziali della programmazione radiofonica e il suo grande valore aggiunto”. Queste caratteristiche richiedono stabilità di risorse frequenziali e pubblicitarie e attenta manutenzione regolamentare e normativa. “La parola d’ordine è ora accompagnamento” ha proseguito “che nella transizione della radio al DAB (Digital Audio Broadcasting) significa garantire continuità di risorse per il ritorno degli investimenti nelle infrastrutture di rete e mantenere l’FM in simulcast in FM fino ad una congrua adozione della nuova tecnologia trasmissiva; nell’ambiente connesso significa garantire prominence, ossia visibilità e accessibilità della radio sulle piattaforme smart”.

Si prosegue con il primo panel intitolato “Scenari, pubblici, mercati”, è stato moderato da Christian Ruggiero, Professore della Sapienza Università di Roma, e da Claudia Mazzola, Direttrice dell’Ufficio Studi Rai.

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Tito Lucrezio Rizzo e Aldo Mola sulla figura del Capo dello Stato, dallo Statuto Albertino ad oggi

Domani 14 marzo, alle 18.30, si terrà presso la Biblioteca Casanatense nel centro storico di Roma, la presentazione del saggio “Il Capo dello Stato dalla Monarchia alla Repubblica (1848-2022)” Herald Editore 2023,  curato per l’età regia, dal prof. Aldo Mola, storico  della Monarchia e docente universitario a Milano e a Bruxelles;  per l’età repubblicana, dal prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica e docente universitario.

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Accuse di corruzione ai vertici dell’esercito greco: i servizi segreti sorvegliano il generale Floros

Da ormai sei mesi la Grecia è impantanata in uno scandalo politico iniziato nell’agosto del 2022, quando la stampa ha svelato che Nikos Androulakis – leader del Partito Socialista di opposizione – e giornalisti vicini alla sinistra erano stati intercettati. La sorveglianza telefonica sarebbe stata affidata dal primo ministro Mitsotakis ai servizi segreti nazionali o a un’équipe parallela di questi ultimi attraverso il software illegale Predator.

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Accusations de corruption aux hauts rangs de l’armée grecque : les services secrets mettent sur écoute le Général Floros

Depuis six mois, la Grèce se voit engluée dans un scandale politique éclaté en août 2022, lorsque la presse a divulgué la mise sur écoute de Nikos Androulakis — chef du parti socialiste d’opposition, et de journalistes proches à la gauche. La surveillance téléphonique aurait été confiée par le Premier ministre Mitsotakis soit au service national de renseignement, soit à une équipe parallèle issue de ce dernier se servant de logiciel illégal Predator.

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Lo smaltimento delle batterie al Litio

Le batterie al litio hanno reso possibile un salto tecnologico nel processo di elettrificazione dei mezzi di trasporto grazie alle prestazioni superiori rispetto alle prodotte nel passato (come piombo, zolfo-sodio e nichel-zinco). La Cina, nel 2020, ha prodotto il 60% dei componenti delle batterie al litio e circa l’80% delle celle.

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Dalle Montagne del Trentino all’Azzurro del Cielo:
….. ciao Federico !

IN ALTO I CUORI  ! …….
IN RICORDO DI FEDERICO LA GANGA

UNA MINI ANTOLOGIA DI BREVI EPISODI, PENSIERI E RIFLESSIONI,
che terminano con un bellissimo pezzo pubblicato sulla Testata  “7 Colli”

Sarà cura della Redazione di ConsuI Press in ricordo di Federico pubblicare altri interventi di coloro che, in vita, lo hanno personalmente conosciuto ed apprezzato.

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Penso a te Federico, mio camerata, alle lunghe conversazioni serali già da ventenni, alle interminabili camminate, ai campi scuola, alle incursioni, alle goliardate, alle bevute.
Nonostante le avversità, sempre con il sorriso sulla bocca, sempre con la battuta sarcastica pronunciata con una serietà raggelante, premonitrice di una sonora risata. Uomo di grandi principi, di alti valori e di una inesauribile umanità. Sentirlo al tuo fianco da sicurezza, infonde consapevolezza, ti rende sempre più certo che la via intrapresa è quella giusta sia sui percorsi di montagna che nella vita, sia negli studi che nella lotta politica e… quando la tensione scemava ecco partire il canto di montagna. Filo conduttore della tua vita, della nostra vita l’amore per l’Italia e per questo amore ci siamo trovati e non ci siamo più lasciati.

Quanti ricordi, quanti episodi, quante vicende indimenticabili cemento indissolubile nella vita terrena e oltre.
Non ci vedevamo più tanto spesso ma ad ogni incontro senza ricordare, senza parlare, si toccava con mano la gioia e la consapevolezza di indimenticabili ricordi di una vita vissuta intensamente e con coraggio.
Per questo ti saluto nell’attesa della gioia del prossimo incontro.
Ciao Federico
______________ ADRIANO TILGHER 
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RICORDANDO FEDERICO, debbo dire di aver conosciuto quello che sarebbe diventato “il mio quarto fratello ” a fine novembre 1969. C’era l’inaugurazione della Sezione Flaminio del MSI in via Luca Signorelli, io ero ancora minorenne ma Italo Rochira mi aveva già nominato responsabile per Giurisprudenza del FUAN Caravella, Federico frequentava Avanguardia Nazionale.
Ho condiviso con Federico un lungo e difficile periodo di militanza, dal Golpe Borghese agli anni di piombo.
Mi ha insegnato:
– ad andare in montagna e ad accendere un fuoco sulla neve;
– a leggere un carta militare, a dormire in un sacco a pelo, e ad organizzare un campo;
– ma anche a montare una tenda su di una splendida spiaggia del Peloponneso.
Adesso cenavamo insieme una volta a settimana e vuotavamo una bottiglia di lambrusco.

Senza Federico il mondo ora sarà più vuoto
______________MASSIMO BUGLI 

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Federico è stato per me un fratello maggiore. Grande amico di mio padre, è stato presente da sempre nella mia vita.
Sono cresciuto con suoi rimbrotti, le pacche sulle spalle, i suoi consigli, la sua cultura, utilissima sia durante la scuola che nelle nostre conversazioni davanti ad un fuoco.
Ho amato il suo sorriso, tra il bonario e l’ironico, un po’ meno le grosse mani che spesso, sempre bonariamente, appoggiava con non troppa delicatezza sul mio povero collo!
Ora che sei su sentieri di monti inesplorati ricorda che se di notte, tra le ombre della luna vedrai le fiamme di un fuoco, li mi troverai ad aspettarti con un buon bicchiere di vino ed i tuoi camerati.

Il mio cuore è in alto … A presto
_________ALESSANDRO BARTOLI 

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Federico …“grande” quasi come un tuo Avo Normanno che spiritualmente aleggia ancora con la sua presenza in un Castello ottagonale in Puglia !
Quanti episodi possiamo ricordare insieme: la militanza politica, per me iniziata con il Msi in Prati/ il “Boja chi Molla”/ i tempi de “L’Orologio”/ i tempi del mio “Studio in via Barletta”, della “Libreria Dante”, le ricorrenze per il Solstizio, le belle cene nelle buone trattorie così come nelle peggiori osterie / i raduni camerateschi, la vicinanza con Casa Pound, nonché anche le nostre belle litigate !
…..Il giorno prima del mio compleanno (14 dicembre nella scorsa settimana), telefonicamente, ho saputo della tua scomparsa, restando raggelato.
Ed io, pur se coriacemente cattolico-ghibellino, auguro che Tu – essendo ora “andato oltre” – possa riposare sereno accanto al nostro Padre Celeste, ma anche accanto ai tuoi “Dei dell’Olimpo” – che pur io ammiro – unitamente ai nostri Miti ed Eroi, e a Coloro che ci hanno preceduto e che noi abbiamo conosciuto qui in Terra ed idealizzato per il loro “Stile di Vita”, nei nostri ricordi.

In questa vecchia foto, probabilmente inizi /metà anni ’80, nella foto Federico accanto a Giacomino De Santis, altro grande indimenticabile Amico della nostra Comunità, già “andato oltre” a fine giugno di questo stesso anno, davanti alla Ex ! ….(Clik su >] “Libreria Dante” in Roma.

_______________ GIULIANO MARCHETTI

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Addio a Federico La Ganga, camerata silenzioso.
Per lui la politica fu soprattutto cultura…

pubblicato sul Quotidiano Online 7 COLLI” a firma di   – 

Chi era Federico La Ganga? Chi era veramente?  – Di lui si sa poco, pochissimo, ma i militanti di una certa età, quelli degli anni Settanta, lo conoscevano – lo conoscevamo – un po’ tutti. Lo hanno definito in molti modi, ora che non c’è più. Un puro, un uomo verticale, uno che non si concesse mai a nessuna parrocchia politica, pur essendo frequentatore di molti ambienti: da quelli extraparlamentari della destra romana, Ordine Nuovo e la libreria di via degli Scipioni e anche Avanguardia Nazionale, al Msi, persino ad Alleanza nazionale. Nessuno sa la sua data di nascita, né dove era andato a scuola, né se avesse fatto – e dove – il servizio militare. Ma la sua preparazione tecnica in vari settori, fa supporre di sì. Tra l’altro era un paracadutista provetto e un amante della montagna.

Federico La Ganga gestì per anni la storica libreria “Dante” – Di carattere molto riservato, non parlava mai o quasi mai di sé. Parco di parole, tuttavia se sollecitato indugiava in spiegazioni esaurienti su qualsiasi argomento. Era professore di latino e greco, anche se non sappiamo dove si laureò, amante della storia e della filosofia e della politica. Nella sua vita ha partecipato a molti e vari campi-scuola, e escursioni in montagna, magari alla guida dei più giovani, ai quali spiegava il significato spirituale delle vette e delle meditazioni delle vette, per dirla con Evola. Pensatore che conosceva bene, perché per diversi anni gestì la storica libreria “Dante” in via Ennio Quirino Visconti al quartiere Prati. Era amico dell’altro famoso libraio alternativo, l’indimenticato Mario Trubiano, e fu in quegli anni che lo conobbi, lavorando nella libreria della LeDe, poco distante. Erano i primi anni Ottanta.

Quella sera a Trevignano – Lo rividi molti anni dopo, a una cena a Trevignano al locale Gens Trebonia di Ferdi Parisella, insieme con Gloria Sabatini (Federico era amico del papà Sergio, come Gloria ha raccontato in un bellissimo post) e Sandro Forte, autore dell’ultimo “Ordine nuovo parla”. Alla cui presentazione Federico andò pochi anni fa nella sede della Fondazione Alleanza Nazionale. In quella cena sul lago di Bracciano spiegò a tutti noi che non si diceva “Gens” Trebonia, come dicevamo tutti, ma si pronunciava “Ghens”, perché gli antichi latini dicevano così. Il tutto con grande semplicità e con grande competenza, senza mai salire in cattedra, e se lo sarebbe potuto permettere. Silenzioso, riservato, serio, sembrava davvero una persona calata da un altro tempo e un’altra epoca, un uomo che aveva ben poco a che fare con questi, di tempi.

“Uomo differenziato e soldato politico” –  Lo scrive benissimo Davide Di Stefano in un ricordo che vogliamo pubblicare in parte: “Uomo differenziato, soldato politico, unità imperiale, legionario, camerata. Sono tante le definizioni prodotte da un dato mondo politico e culturale, l’orizzonte a volte un po’ lontano e sfuggente fissato da un certo tipo antropologico. Se c’era qualcuno che, senza annunciarlo, era esattamente tutte queste cose, questo era Federico La Ganga (…) Io l’ho conosciuto come professore, o forse più correttamente come precettore, come guida. Un antico romano o un elleno, in ogni caso un uomo che solo per qualche oscura ragione si è ritrovato a vivere questi tempi. Uno spirito asciutto e forte, essenziale nella condotta, nel fisico, nella mente. La volontà d’acciaio e la pazienza infinita nel far studiare il greco e latino anche a un somaro.(…)

Federico La Ganga non prendeva mai soldi per le sue lezioni di latino e greco – Con un sarcasmo garbato ma fermo, fatto di lezioni in ginocchio, cazzotti in testa e insulti bonari. Impossibile pagarlo per il lavoro svolto perché “ai camerati non posso chiedere nulla”, reticente anche nel ricevere un semplice dono. La sua un’esistenza frugale, lontana dall’effimero. In un tempo come questo vengono le vertigini a pensare a quanto potesse essere in asse con il mondo un uomo come Federico. Che forse non avrebbe apprezzato nemmeno questo ricordo, visto probabilmente come un orpello posizionato in questo regno del narcisismo che sono i social. Ma ritengo sia giusto, per noi che abbiamo avuto la fortuna di condividere anche solo una parte del cammino insieme a persone di una razza ormai estinta, di ricordarli ed emettere una piccola risonanza per chi ha orecchie per ascoltare”.

Nelle isole greche alla ricerca dell’anima spartana  – Resta poco da dire: so che un periodo abitò a Maccarese con un cane, poi ultimamente abitava a CasaPound. Da qualche tempo era ricoverato a Trento, sua città di origine, per una malattia polmonare, sembra. Qui è morto, dopo un lungo cammino che ha dato tanto a una comunità ideale nella quale si identificava. Come i ragazzi di Raido, che ci hanno fornito la bellissima e struggente foto, nelle sue montagne, dove amava portare i giovani verso l’ascesi che lui conosceva e che cercò sempre di trasmettere agli altri. Ma non solo montagna, nell’anima di Federico. Negli ultimi anni, non sappiamo quali, l’estate andava, senza soldi e con uno zaino, alla ricerca delle isole greche, e forse anche dalmate, nei luoghi più lontani dai circuiti turistici, cercando forse l’anima spartana. Non solo cieli blu, dunque, ma anche mari blu per Federico.

(Foto: Raido)

 

   

La Globaldistruzione

di Gabriele Felice

Dovremmo badare a non fare dell’intelletto il nostro Dio. Esso ha dei muscoli potenti ma nessuna personalità. Non può guidare: non può che servire e non è esigente nella scelta di una guida. Questa caratteristica si riflette nei suoi sacerdoti, negli intellettuali. Ha una vista acuta quanto ai metodi e agli strumenti ma è cieco quanto ai fini e ai valori. Non c’è da meravigliarsi che questa cecità fatale sia passata dai vecchi ai giovani ed oggi affligga una intera generazione. Il progresso tecnologico non ha aumentato il benessere e la sicurezza dell’umanità. Perfezione dei mezzi e confusione dei fini sembrano caratteristici del nostro tempo.. La sottile ricerca e l’attento lavoro scientifico hanno spesso avuto tragiche conseguenze per l’umanità, poiché hanno sì prodotto, da un lato, invenzioni che hanno alleviato la sua fatica, ma hanno introdotto una grave inquietudine nella sua vita, lo hanno reso schiavo del suo mondo tecnologico e, cosa più catastrofica ancora, hanno creato i mezzi della sua stessa distruzione di massa. In verità una tragedia spaventosa” – ALBERT EINSTEIN.

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PMI: 8 azioni concrete che puoi compiere ora.

di Gabriele Felice

Vedere | Programmare | Agire.

Il Coronavirus è diventato una tragedia per l’umanità più per come è stato gestito che per altro. Gestione che ha determinato la più grave crisi economica dal dopoguerra secondo alcuni ma che per altri raggiungerà e supererà quella del 1929. Uno shock senza precedenti che ha implicazioni di magnitudo globale, non solo a livello sanitario, ma anche sociale, politico, economico e geopolitico. È bene ricordare che l’Italia, dopo la Cina, è stata tra i paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria ma soprattutto economica.

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L’arte “diversa”: tra ‘400 e ‘600, i tormentati artisti di Mario Dal Bello

L’arte è senz’altro –per usare la storica definizione di Benedetto Croce– “espressione sentimentale immediata”. Ma come nascono l’ispirazione e il processo artistico? Quali facoltà umane mettono in moto? Con quali criteri e meccanismi? Primo ad avviare studi specifici in questo campo fu il padre stesso della psicanalisiSigmund Freud, il quale capì che la supposta separazione (e, per alcuni, addirittura antitesi) tra conscio e inconscio, normale e patologico, umano e divino, in realtà è inesistente.

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Fa ancora discutere il riscaldamento globale tra incendi e caldo record

La questione del riscaldamento globale provocato dall’uomo fa ancora discutere in specie con gli incendi e il caldo afoso che registriamo in questo periodo dell’anno. Siamo già in presenza delle conseguenze dell’eccesso dei gas serra emessi dall’uomo in atmosfera o si tratta solo di un ciclico avvicendarsi nei secoli di decenni più caldi? La risposta è che pochi sosterrebbero una normalità ciclica negli anni per queste temperature così alte. Siamo tutti molto impressionati dal caldo eccessivo e dagli incendi che esso provoca.

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“Due Ruote” per viaggiare in estate,
percorrendo i migliori itinerari

ESTATE  A  “DUE RUOTE 

______________ a cura di FRANCESCO VALENTE*

Cosa portare in un viaggio in moto e come scegliere i migliori itinerari

In estate sono tantissimi gli italiani che non vedono l’ora di regalarsi una vacanza e ci sono diversi modi per godersela. Uno dei più efficaci è viaggiare in moto, in quanto le due ruote assicurano la possibilità di una vacanza in piena indipendenza, accarezzati dal vento, e dalla sensazione di vivere un’autentica avventura.
Oggi scopriremo insieme cosa portare in viaggio e quali sono i migliori itinerari da scoprire.

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Dal 2035 addio alle auto a motore termico, con la Fift55 l’Europa punta a un balzo in avanti nella lotta al cambiamento climatico

In questi giorni l’Europa è stata chiamata a votare un pacchetto che prevede delle misure che segnano il futuro per quanto riguarda l’ecosostenibilità e la lotta all’inquinamento: la Fitfor55

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