Sulla Guerra tra Russia e Ucraina …..
Note “Fuori dal Coro” e in “Contro-corrente”
Infatti – pur precisando come la Consul Press abbia una propria Linea Editoriale ben definita (tra l’altro coerentemente e doverosamente illustrata in homepage) – vanta nella propria Redazione anche “egregi collaboratori” liberi di esprimere le loro diversificate posizioni. (G.M.)

Lo gridavamo nelle manifestazioni contro gli USA che bombardavano il Vietnam. Una interminabile scia di sangue e di rovine dei bombardamenti dalla Corea alla Cambogia, al Libano, all’Iran, dall’Afghanistan alla Libia, dalla Somalia alla Siria.
Dov’erano quelli che si commuovono adesso e gridano al “genocidio” quando noi firmavamo, in quattro gatti, l’appello di Aleksandr Solgenicyn, Alain de Benoist, Mikis Teodorakis e Franco Cardini contro i bombardamenti della NATO sulla Jugoslavia, terra d’Europa (era il 1999 e per l’Italia i bombardieri li mandò il Governo D’Alema)? Dove erano i moralisti di oggi, i “giusti” a senso unico?
INOLTRATO ALLA CONSUL PRESS DA ALESSANDRO MELUZZI – 3 Marzo
È chiaro che tutti i leader europei fanno parte dell’élite liberale atlantista. E noi siamo in guerra esattamente con questo.
Da qui la loro legittima reazione. La Russia viene ormai esclusa dalle reti globaliste. Non ha più una scelta: o costruire il suo mondo o scomparire.
La Russia ha stabilito un percorso per costruire il suo mondo, la sua civiltà. E ora il primo passo è stato fatto. Ma sovrano di fronte al globalismo può essere solo un grande spazio, un continente-stato, una civiltà-stato. Nessun paese può resistere a lungo a una completa disconnessione.

È così che deve essere. Stiamo creando i presupposti per una vera multipolarità. E quelli che sono pronti ad ucciderci ora saranno i primi ad approfittare della nostra impresa domani. Scrivo quasi sempre cose che poi si avverano. Anche questo si avvererà”
…………. E ancora: “ Cosa significa per la Russia rompere con l’Occidente? È la salvezza.
L’Occidente moderno, dove trionfano i Rothschild, Soros, Schwab, Bill Gates e Zuckerberg, è la cosa più disgustosa della storia del mondo.
Non è più l’Occidente della cultura mediterranea greco-romana, né il Medioevo cristiano, e nemmeno il ventesimo secolo violento e contraddittorio. È un cimitero di rifiuti tossici della civiltà, è anti-civilizzazione. E quanto prima e più completamente la Russia se ne stacca, tanto prima ritorna alle sue radici. A cosa? Cristiano, greco-romano, mediterraneo… – Europeo… Cioè, alle radici comuni al vero Occidente. Queste radici – le loro! – l’Occidente moderno le ha tagliati fuori. E sono rimaste in Russia.
Solo ora l’Eurasia sta alzando la testa. Solo ora il liberalismo in Russia sta perdendo il terreno sotto i piedi. La Russia non è l’Europa occidentale. La Russia ha seguito i greci, Bisanzio e il cristianesimo orientale. E sta ancora seguendo questa strada. Sì, con zigzag e deviazioni. A volte in vicoli ciechi. Ma si sta muovendo. La Russia è sorta per difendere i valori della Tradizione contro il mondo moderno. È proprio quella “rivolta contro il mondo moderno”. (*1)
Non hai imparato? E l’Europa deve rompere con l’Occidente, e anche gli Stati Uniti devono seguire coloro che rifiutano il globalismo.
E allora tutti capiranno il significato della moderna guerra in Ucraina. Molte persone in Ucraina lo capivano. Ma la terribile propaganda rabbiosa liberal-nazista non ha lasciato nulla di intentato nella mente degli ucraini. Torneranno in sé e combatteranno insieme a noi per il regno della luce, per la tradizione e una vera identità cristiana europea. Gli ucraini sono nostri fratelli. Lo erano, lo sono e lo saranno.
La rottura con l’Occidente non è una rottura con l’Europa. È una rottura con la morte, la degenerazione e il suicidio. È la chiave del recupero. E l’Europa stessa – i popoli europei – dovrebbero seguire il nostro esempio: rovesciare la giunta globalista antinazionale.
E costruire una vera casa europea, un palazzo europeo, una cattedrale europea”. (*2)

Sapete il perché? PERCHE’ E’ COLPEVOLE DI ESSERE NATO A MOSCA !
Il russo Gergiev, a parere di Sala, dovrebbe condannare pubblicamente o prendere le distanze da Putin. Non essendosi pronunciato il celebre maestro non potrà dirigere alla Scala. A mio parere, ripeto a mio parere, questa decisione é deprecabile, odiosa, razzista.
Si dirà che altre persone del mondo dell’ arte, dello spettacolo, della cultura, dello sport, nate in Russia, hanno condannato l’ invasione dell’ Ucraina da parte di Putin, ma lo hanno fatto per libera scelta, non sotto la minaccia di un licenziamento, della perdita del lavoro.