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Autore: Massimiliano Serriello

Classe 1975, Romano d'ascendenza Cilentana e Toscana, Giornalista, Saggista, esperto in critica cinematografica e sport

Storia militare ed Etica immortale – Intervista a Marco Lucchetti

LA PASSIONE PER LA STORIA MILITARE DI MARCO LUCCHETTI:
UN ESPERTO DEL MESTIERE DELLE ARMI CHE AMA ROMA E LA ROMA

Una conversazione con Massimiliano Serriello

Consulente scientifico della rivista «FocusWars», Marco Lucchetti ama Roma, la città dove è venuto al mondo, e la sua Storia. Ufficiale della riserva e Benemerito dell’ordine dei Cavalieri di Vittorio Veneto, per lui il passaggio dalla teoria alla prassi non costituisce alcun tipo d’impasse. Anzi. Parla con cognizione di causa. Sulla scorta di un’autentica passione per i metodi critici applicati per scandagliare gli eventi epocali. E anche quelli meno noti lungi tuttavia dal fare contorno. In quanto legati ad aneddoti concernenti antefatti di episodi decisivi. Avvenuti sui campi di battaglia, quando i nemici si studiavano a distanza per individuare il punto debole l’uno dell’altro. Il nervo scoperto, come si suol dire, dove sferrare l’attacco risolutore.

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“Senso Civico ed Etica”: Intervista all’Avvocato Gianluca Di Ascenzo

LA CHIAREZZA ETICA DI GIANLUCA DI ASCENZO:
UN UOMO DI LEGGE CHE DIFENDE I DIRITTI DEI CONSUMATORI

UNA “CONVERSAZIONE” CON MASSIMILIANO SERRIELLO  

È dalla parte dei consumatori. Ma l’aiuto che presta non è incondizionato. Occorre impegno e senso civico per meritarlo. Avvocato cassazionista del Foro di Roma, componente del Consiglio di Presidenza del Codacons, Gianluca Di Ascenzo crede in quello che fa.
Quando gli domandai presso il Caffè Letterario Horafelix, dove era relatore per la presentazione dell’ultimo libro del Professor Giulio Tarro, come scienziati e legali potessero cooperare, in merito alle prassi per ottenere l’indennizzo dei danni vaccinali dovuti all’obbligatorietà, la sua risposta fu garbata ed esaustiva. L’emergenza rifiuti, che attanaglia l’Urbe, non lo spaventa. Bensì  lo esorta a ribadire la preminenza di dare all’insieme di specifiche informazioni un carattere di presa immediata.

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Con il regista Gilberto Martinelli,
un’intervista a tutto tondo sulla “natura del Cinema”

L’INGEGNO DI GILBERTO MARTINELLI:
UN REGISTA CHE RIESCE AD APPAIARE LA TECNICA ALL’AURA CONTEMPLATIVA

Una ‘chiacchierata’ con Massimiliano Serriello

L’aura contemplativa, secondo l’opinione viziata d’intellettualismo dei critici ostili all’egemonia dello spirito sulla materia, serve a distinguere l’oggetto poetico da quello che non lo è. 
I convincimenti degli altezzosi seguaci di Guido Aristarco, persuasi d’instillare il materialismo storico e dialettico nel terreno della cosiddetta fabbrica dei sogni, non fanno né caldo né freddo al regista romano Gilberto Martinelli. L’approccio pudico, quasi in punta di piedi, nei riguardi della virtù trascendentale della musica, che per lui costituisce una medicina dello spirito, lo mette in riparo dalle ‘pinzillacchere’ di chi rende la Settima Arte uno stagno zeppo di contraddizioni. A tendere calappi ai falsi eruditi è però la duplice natura del cinema. Da una parte capace di assorbire nel carattere d’ingegno creativo delle ispirate tenute stilistiche il fuoco sacro delle sei arti maggiori. Dall’altra fedele ai dettami di uno spettacolo di presa immediata che, citando Hitchcock, depenna il tedio dall’esistenza.

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Conversazione con ALESSANDRO GUZZI
… a 360° su Cultura, Fede, Umanità, Vita

LA VOGLIA DI VIVERE E CAPIRE DI ALESSANDRO GUZZI:
UN ARTISTA FEDELE AI VALORI EREDITATI DALLA TRADIZIONE

Ha una gran gioia di vivere Alessandro Guzzi. Alla simpatica, sottile impertinenza – celata dall’atteggiamento posato dell’uomo d’altri tempi – riesce ad appaiare lo scrupolo di chi vuole capire cosa gli succede attorno. Tutt’altro che restìo al coinvolgimento, logico ed emotivo nello stesso tempo, così come ad abbracciare i valori tradizionali minacciati dall’atomismo sociale, dispiega una miniera di aneddoti. Alcuni dei quali vanno oltre la capacità di assicurargli il bandolo della conversazione.

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Missione a Budapest: Guido Romanelli e Béla Khun in un’opera cinematografica di Gilberto Martinelli

Cinema allo stato puro ed echi deamicisiani:
lo stile di Martinelli rivela l’anima del secolo breve.

«Sono stata educata alla disciplina. A un genere particolare di disciplina. Per esempio, quando ero bambina, andavamo a fare lunghe passeggiate in campagna d’estate. Ma non mi è mai stato permesso di correre al chiosco delle bibite con le compagne. Mi dicevano: domina la sete, domina la fame, domina le emozioni ». 
Così l’altera Marlene Dietrich in “Vincitori e Vinti” di Stanley Kramer, nei panni della vedova di un generale tedesco condannato all’impiccagione nell’arco dei processi di Norimberga, spiega al giudice impersonato da Spencer Tracy quali sono i precetti di una famiglia composta di militari.

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