L’INGEGNO DI UN AUTORE POSTMODERNO CHE AMA IL CINEMA DI GENERE E SOSTIENE IL PICCOLO SCHERMO
Una conversazione con Massimiliano Serriello
Dinanzi alla smaccata incongruenza dei colleghi che prima stigmatizzavano i prodotti televisivi, ritenendoli sterili oggetti di consumo sprovvisti di qualsivoglia cortocircuito poetico, e adesso attendono in fila il loro turno, per poter accedere alla cuccagna delle piattaforme, Michele Soavi (nella foto) fa tranquillamente spallucce.
Mettere l’estro in cantiere, sia esso identificabile con il mercato primario di sbocco costituito dalla liturgia dell’ormai negletta sala cinematografica in febbrile attesa di riscatto o col piccolo schermo, bersagliato dai critici schiavi dell’impressionismo soggettivo e dell’infeconda alterigia, trascende le trite discipline di fazione.
L’ARTE DELLA COMPOSIZIONE MUSICALE NELLA FABBRICA DEI SOGNI
Una conversazione con Massimiliano Serriello
Docente di Composizione per la Musica Applicata alle Immagini, Stefano Mainetti (nella foto) serba fulgida memoria degli stimoli ricevuti dal compianto Maestro Ennio Morricone sull’audacia di sperimentare. Cercando nuove sintonie, con l’alacre messa a punto di sonorità multiformi ed epidermiche, anziché battere sempre sullo stesso tasto. L’ACMF – Associazione Compositori Musica per Film, di cui è uno dei fondatori, oltre a custodire l’arduo diritto al merito e l’opportuno carattere d’ingegno creativo in un periodo nel quale molti esponenti del mondo dello spettacolo fanno fatica ad andare avanti senza godere dei benefici previdenziali connessi all’inquadramento delle varie categorie, incentiva proprio la forza significante della polivalenza di risorse.
LA VITA DA FILM DELL’ETERNO RAGAZZO DELLA PORTA ACCANTO
A colloquio con MASSIMILIANO SERRIELLO
******* ***** *******
L’eterno ragazzo della porta accanto si chiama NINO LA ROCCA. (nella foto).
Ed è nato sessantun anni or sono a Port-Étienne, nella Repubblica Islamica della Mauritania, con il nome di Cheid Tijani Sidibe. Alla figura spesso latitante del padre africano, paracadutista dell’esercito coloniale francese, ha sopperito l’attaccamento protettivo dell’amatissima mamma siciliana. Emigrata da Resuttano, in provincia di Caltanissetta, nella culla della civiltà. A un tiro di schioppo dalla regione del Sahara occidentale.
LA “CAPACITA’ DI PRESA IMMEDIATA” di GIGI PROIETTI*
Se n’è andato in concomitanza del suo ottantesimo compleanno. Il 2 Novembre. Chiamato dagli antichi romani Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum. Su Whatsapp gira la battuta che nascere e morire lo stesso giorno è un’impresa che poteva fare soltanto Mandrake. L’indimenticabile soprannome dell’incallito scommettitore interpretato dal compianto Gigi Proietti nel cult movie autoctono Febbre da cavallo di Steno.
Girare un kolossal di fantascienza in Italia capace di congiungere i coefficienti spettacolari alle inquietudini filosofiche insite nell’aura contemplativa costituisce una sfida foriera di stimoli. Ma anche colma d’insidie. Il rischio di cadere dalle stelle alle stalle, in relazione all’arduo confronto con i capostipiti d’oltreoceano, non ha impedito all’arguta ed energica Eleonora Fani (nella foto) di andare avanti per la propria strada. Affrontando le multiple incombenze di produttrice, sceneggiatrice e attrice protagonista sulla scorta del peculiare mix di dedizione, estro ed entusiasmo. Il lungo processo d’incubazione che ha portato Creators – The Past nelle sale cinematografiche, in un momento storico a dir poco incerto per il mercato primario di sbocco della Settima Arte, le ha insegnato a trarre linfa persino dagli imprevisti sorti durante un intenso work in progress.
IL FUTURO DEL MERCATO PRIMARIO DI SBOCCO DEL CINEMA
Il mercato primario di sbocco del cinema, rappresentato dal rito collettivo della sala che emana sul grande schermo la magia dell’irrinunciabile sospensione dell’incredulità nel buio illuminato dal getto d’incisive ed emozionanti immagini, patisce ormai da anni l’accanita concorrenza dell’home video. Il mercato secondario di sbocco col profluvio delle piattaforme on demand genera un fatturato tale da convertire il consumatore cinematografico in consumatore filmico preferendo i luoghi domestici al circuito collettivo.