Skip to main content

Minneapolis, George Floyd : I can’t breathe, not in my name

Il video dei poliziotti di Minneapolis consente nuove analisi sulla morte di George Floyd 

riflessioni critiche  di LEANDRO ABEILLE *

Non è un argomento facile quello della morte violenta di George Floyd, dopo la visione dei 7 minuti di video in cui lo si vede steso a terra, con più poliziotti sulla sua schiena, di cui uno con la gamba sul collo, soprattutto se non si vuole seguire l’ondata di sdegno mondiale e cercare di capire cosa è davvero è successo. 
Bene inteso: Geoge Floyd non avrebbe dovuto morire ma questo non vuol dire nascondere alcuni fatti importanti.
Di recente è stato rilasciato il filmato completo dell’arresto di Gerge Floyd (visitato il 27.9.2020 su: https://www.youtube.com/watch?v=NjKjaCvXdf4), registrato dalle bodycam dei poliziotti e gli accadimenti dello sfortunato episodio, sembrano dare una lettura differente rispetto ai primi video diffusi.

Continua a leggere

“Trittico Tarkovskiano” a Roma, il punto per ricordare oltre cent’anni d’Italia-Russia e la Settima Arte

Nel presentare il “Trittico Tarkovskiano”, l’evento del Centro Russo di Scienza e Cultura a Roma per le giornate della Festa del Cinema di Roma, con una retrospettiva ed una mostra curata da Paola Pisanelli Nero e nel ricordare uno dei più grandi maestri dell’arte cinematografica Andrej Tarkovskij, ripercorriamo i rapporti di stima e amicizia reciproca nell’età contemporanea tra il popolo russo e italiano. Torino all’inizio del Novecento era una delle capitali del cinema a livello internazionale e la nuova arte era molto apprezzata dalla corte reale dei Savoia. Giovanni Battista Vitrotti, detto “Vitrutìn”, è stato uno dei pionieri del cinema in Italia, vicino alla regina Elena poté documentare la vita privata, mondana e istituzionale dei sovrani italiani. Suoi i filmati come “Sua Maestà il Re all’esposizione” del 1907, “La famiglia reale nel parco di Racconigi” 1908; “Sua Maestà il Re a Racconigi” 1910. 

Raffaele Panico

Continua a leggere

Un appello anche da Torino per i pescatori trattenuti in Libia

Libia, Alfredo Ballatore (Fdi): “Circoscrizione 5 Torino deliberi atto su liberazione 18 pescatori”
 
Torino 10 ottobre “Chiediamo l’immediata liberazione dei 18 pescatori italiani, rapiti dalla marina militare del generale Khalifa Haftar, portati in Libia.
 

Continua a leggere

Azione Cristiana Evangelica sul rispetto etica e dignità della Vita

Pillola Cinque giorni dopo, Crepaldi (ACE): “Scelta Aifa nazista, governo Conte intervenga o responsabile di strage”

Milano 11 ottobre: “Condanniamo con fermezza la scelta dell’Aifa di consentire alle minorenni di usare, senza prescrizione medica, la pillola dei “Cinque giorni dopo”. Migliaia di vite, da ora in poi, saranno sulla coscienza dei componenti di questo ente e di coloro che non interverranno per fermare tale misura insensata”.

Continua a leggere

Situazione del Nagorno-Karabakh….
Lettera Aperta di studiosi della Cultura Armena

“Lettera Aperta” di Studiosi della Cultura Armena
riguardante la situazione del Nagorno-Karabakh

Di fronte alla gravità della situazione che si è creata in questi giorni in Armenia e nel Nagorno-Karabakh, gli armenisti italiani hanno predisposto una dichiarazione – sotto forma di una lettera aperta – nella convinzione che l’Italia possa contribuire attivamente alla cessazione delle ostilità  e alla costruzione di una pace duratura nella regione.
Tale documento che proponiamo all’attenzione dei nostri Lettori – sia se assidui, sia se occasionali – è stata trasmessa alla Redazione della Consul Press da Alberto Rosselli, Direttore ed Editore della pubblicazione periodica trimestrale “Storia e Verità” (*)

____________________

Continua a leggere

Shushi: bombe degli Azeri sulla Cattedrale Armena

BARBARIE IN NAGORNO KARABAKH (ARTSAKH):  
BOMBARDATA DAGLI AZERI ANCHE LA CATTEDRALE DI SHUSHI

Non contento di bombardare a tappeto gli insediamenti civili della repubblica dell’Artsakh, di lanciare razzi su Stepanakert e le altre città, di costringere la popolazione a vivere nelle cantine come accaduto durante la guerra degli anni Novanta, ora il dittatore Aliyev arriva a colpire anche i simboli religiosi. 
Questa mattina è infatti stata colpita da razzi la cattedrale di Ghazanchetsots (san Salvatore) nella cittadina di Shushi.

Continua a leggere