Quindici compagnie su cinquanta selezionate a partecipare alla II^ edizione del Festival Interregionale U.I.L.T. (Unione Italian Libero Teatro) che prende il via oggi undici ottobre al Teatro Studio 8, a Nettuno.
Panizzo Romano trasforma il franchising in una vera e propria famiglia, dove la tradizione culinaria romana si unisce alla sostenibilità economica e all’innovazione. Non è solo un business, ma un movimento che promuove un’alimentazione responsabile, creando una rete di franchising che risponde alle esigenze individuali di ogni membro. Con una filosofia che pone le persone al centro, l’azienda costruisce una comunità di imprenditori uniti dalla passione per un cibo di qualità, una cultura etica e una visione condivisa. Un modello che va oltre il profitto, mettendo il benessere collettivo e la connessione tra le persone come priorità assoluta. Il nostro obiettivo è fare bene il nostro lavoro, offrendo cibo che nutre non solo il corpo, ma anche la comunità, riconoscendo che il primo benessere degli esseri viventi è il nutrimento sano e condiviso.
Qui di seguito si riporta quanto pubblicato il 03.10.2025 su ilgraffio.net, come da nota e foto pervenuteci dalla stessa Testata Giornalistica diretta da Monica Macchioni
Un lungo percorso a piedi simbolo di amicizia e unione,
tra natura, sport e cultura.
Unire popoli e culture significa costruire ponti che saldano antiche e nuove amicizie che condividono obiettivi comuni; non si tratta di unioni astratte, fini a sé stesse, bensì sono occasioni tangibili che offrono ai paesi partner opportunità di dialogo, scambio interculturale e cooperazione europea …e non solo.
Il silenzio della forma e l’inoperosità del linguaggio nel tempo della traccia
Quando il linguaggio non comunica più verità, ma resta soglia, traccia che attesta l’assenza e richiama una responsabilità che non sappiamo ancora formulare. La comunità infranta dalla politica e il volto della vita nuda. Quando la vita è ridotta a mera esistenza, la politica diventa zona d’eccezione permanente, e la comunità resta luogo di assenza che reclama la creazione di un uso diverso della vita. Tempo e memoria e tracce perdute in un presente che fugge. La memoria non è archivio, ma crepa nel tempo: dove il passato riaffiora e dischiude la potenza del possibile, sfidando l’oblio che il presente pretende padrone.