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Camera Musicale Romana: Gruzzolino – una favola musicale

 

Sabato 27 aprile ore 11:00 

 

“Gruzzolino”

 

favola musicale con pupazzi animati per voce recitante e quintetto di flauti

 

testo e musiche originali di Clara Lombardi. 

Esegue:

Melissa Conigli, voce recitante

Millennium Flute Ensemble, quintetto di fiati

 

CAMERA MUSICALE ROMANA

Convento dei SS. XII Apostoli – Sala dell’Immacolata

Via del Vaccaro, 9 – Roma

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Le Medaglie d’Oro dell’arditismo italiano

La leggenda degli Italiani in guerra, per l’Italia di domani

Il 15 Aprile 2019 è uscito il volume Le Medaglie d’Oro dell’arditismo italiano 1915-1945, diciassettesimo tomo del ricercatore nettunese Dott. Pietro Cappellari, scritto in collaborazione con Leonardo Romano. Lo studio raccoglie le motivazioni delle 242 Medaglie d’Oro riportare sul labaro nazionale dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia. Non a caso, ospite d’onore della presentazione è stato Bruno Sacchi, Comandante del Reparto “Pierino Maruffa” dell’A.N.A.I. di Nettunia.

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“Li chiamarono… briganti” – Il 16 aprile la prima del Cineforum “Il Sud nel cinema”

“Il Sud nel cinema”- undici film per l’identità meridionale, dal 16 aprile al 27 giugno

Martedì 16 aprile 2019, alle ore 21, presso il Centro Studi Pietro Golia, in via Renovella 11 a Napoli, ci sarà la prima serata del Cineforum “Il Sud nel cinema” con il film cult di Pasquale Squitieri “Li chiamarono… briganti”.

Presentazione di Luigi Branchini, Gino Giammarino e Nando Dicè.

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Emanuela Orlandi, svolta storica sul caso

Il 22 giugno 1983 scompare nel nulla la quindicenne Emanuela Orlandi, mentre si recava a scuola di musica.

Oggi, a quasi 36 anni di distanza, il Vaticano avrebbe dichiarato l’autorizzazione per l’apertura di un’indagine interna. La notizia è stata data dal legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò “Stiamo seguendo gli sviluppi delle indagini delle Autorità vaticane auspicando in una piena collaborazione, proseguendo comunque nelle nostra attività di indagini difensive”. Alla notizia della riapertura del caso, Il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, ha commentato: “Dopo 35 anni il Vaticano finalmente indaga ufficialmente sulla scomparsa di mia sorella. Speriamo che sia arrivato finalmente il momento per giungere alla verità e dare giustizia a Emanuela”.

“Stiamo seguendo gli sviluppi e auspichiamo una piena collaborazione, proseguendo comunque nelle nostre attività di indagini difensive” ha successivamente aggiunto Laura Sgrò. La scorsa estate il legale della famiglia Orlandi aveva ricevuto una lettera anonima con allegata la foto di una tomba, recante un messaggio: “Cercate dove indica l’angelo”. La lettera si riferisce alla statua di un angelo, con l’indice puntato al basso, che sostiene un foglio riportante la scritta “Requiescat in pace” (riposa in pace).

La tomba in questione si trova nel campo santo dei Teutonici e dei Fiamminghi,accanto alla chiesa di Santa Maria della Pietà, all’interno delle Mura Vaticane. A intervenire sulla notizia anche Antonietta Gregori, sorella di Mirella, quindicenne romana scomparsa in circostanze misteriose il 7 maggio del 1983. “È una svolta importante. Sono contenta per la famiglia di Emanuela e spero si arrivi finalmente alla verità. Non credo che la vicenda della tomba nel cimitero teutonico riguardi mia sorella, ma spero che la sua scomparsa non rimanga nell’oblio. Io, come la famiglia Orlandi, sono qui a lottare per arrivare alla verità anche dopo 36 anni”.

La madre e il fratello di Emanuela, insieme al proprio legale, hanno presentato istanza al cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano e ha richiesto l’apertura di un’inchiesta. L’avvocato ha precisato che Gian Piero Milano, promotore di giustizia del Tribunale vaticano, aveva annunciato che la Santa Sede avrebbe deciso di prendere in mano la vicenda.

  • La vicenda

Emanuela Orlandi era iscritta a una scuola di musica sita in piazza Santa Apollinare. Mercoledì 22 giugno 1983 Emanuela aveva terminato la lezione in anticipo e aveva contattato telefonicamente la sorella per comunicarle che un uomo le aveva offerto un piccolo lavoro come promotrice, retribuito esageratamente. Quella telefonata è stato l’ultimo contato che la ragazza ha avuto con un suo familiare. Le ultime notizie di Emanuela risalgono circa alle 19.30 di quella stessa sera, mentre attendeva l’autobus in Corso Rinascimento. La ragazza non salì mai sul bus e non fece più ritorno a casa. Di lei si persero le tracce.

Sovranità Popolare:
la rivista del Popolo Sovrano

NASCE LA RIVISTA del POPOLO SOVRANO 
che si racconta, riflettendo su sé stesso

Indipendenza, libertà e pluralità dell’informazione sono irrinunciabili in un cammino di progresso sociale. Eppure, il controllo che il grande capitale privato esercita su bona parte del sistema mediatico rischia di soffocare questa esigenza. In risposta, un piccolo gruppo di amici un po’ folli ha deciso di lanciare un ambizioso progetto editoriale con l’intento preciso di condividere gestione e responsabilità con il numero più ampio possibile di partecipanti.

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