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Il “Delitto Matteotti” tra USA, Inglesi e Amerigo Dumini

IPOTESI  SU UN DELITTO…..  un delitto di Stato ?   

alcune inquietanti ipotesi a cura di FRANCO D’EMILIO *

Poco più di un secolo fa, il 10 giugno 1924, l’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti ad opera di una squadra di sicari fascisti, dunque un delitto gravissimo, solitamente ascritto a Benito Mussolini, allora capo del governo, perché egli ritenutone il mandante.
Eppure, ancora oggi, sulle ragioni, sulla trama di questo omicidio politico restano diverse zone oscure; inoltre non è mai stata pienamente accertata la responsabilità, diretta o indiretta, del leader fascista; infine sono stati scarsamente indagati taluni fondati motivi che paiono collocare l’eliminazione di Matteotti nell’ambito di un complicato intrigo internazionale.

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“Sicurezza e Libertà”: rappresentano essenzialmente
due grandi valori indispensabili per la Vita dell’Uomo

Sicurezza e Libertà 

di Francesco Ricci

Zygmunt Bauman, nel corso di un’intervista rilasciata poco prima di morire, ha voluto ricordare che la relazione tra il valore della sicurezza e il valore della libertà – entrambi indispensabili alla vita dell’uomo – è sempre una relazione dialettica, ambivalente.
Non è possibile, infatti, non lo è mai stato, estendere la libertà senza cedere una parte della sicurezza, così come non è possibile guadagnare sicurezza senza cedere una parte della libertà. Si tratta, dunque, di operare una scelta, scelta che deve essere fatta esclusivamente sulla base della conformazione storica e concreta che una società è venuta assumendo. In caso contrario, l’effetto che ne consegue è inefficace o, peggio, dannoso.
Detto con le parole di Machiavelli, occorre guardare “alla verità effettuale della cosa”, non “alla immaginazione di essa”.

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Le ragioni di un silenzio: Cristina Campo (1923-1977)

Le “Ragioni di un Silenzio”, da oltre un Secolo, su Cristina Campo 

________di Francesco Ricci

Nel 2023 ricorreva il centenario della nascita di Cristina Campo. Le iniziative per ricordarla – giornate di studi, convegni, presentazioni di libri – si possono contare sulle dita di una mano, forse di due. Ciò non mi sorprende affatto.
Lo avevo previsto, era facile prevederlo. Ma resta, in ogni caso, l’amarezza.
Cristina Campo, infatti, è stata una poetessa, una scrittrice, una traduttrice di altissimo livello.

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