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Con il regista Gilberto Martinelli,
un’intervista a tutto tondo sulla “natura del Cinema”

L’INGEGNO DI GILBERTO MARTINELLI:
UN REGISTA CHE RIESCE AD APPAIARE LA TECNICA ALL’AURA CONTEMPLATIVA

Una ‘chiacchierata’ con Massimiliano Serriello

L’aura contemplativa, secondo l’opinione viziata d’intellettualismo dei critici ostili all’egemonia dello spirito sulla materia, serve a distinguere l’oggetto poetico da quello che non lo è. 
I convincimenti degli altezzosi seguaci di Guido Aristarco, persuasi d’instillare il materialismo storico e dialettico nel terreno della cosiddetta fabbrica dei sogni, non fanno né caldo né freddo al regista romano Gilberto Martinelli. L’approccio pudico, quasi in punta di piedi, nei riguardi della virtù trascendentale della musica, che per lui costituisce una medicina dello spirito, lo mette in riparo dalle ‘pinzillacchere’ di chi rende la Settima Arte uno stagno zeppo di contraddizioni. A tendere calappi ai falsi eruditi è però la duplice natura del cinema. Da una parte capace di assorbire nel carattere d’ingegno creativo delle ispirate tenute stilistiche il fuoco sacro delle sei arti maggiori. Dall’altra fedele ai dettami di uno spettacolo di presa immediata che, citando Hitchcock, depenna il tedio dall’esistenza.

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La Cultura Millenaria della Mesopotamia: il Velo Verde al Campidoglio di Roma

Costruire ponti e creare un legame tra l’Italia e l’Iraq, per conoscere meglio la cultura millenaria della Mesopotamia, culla delle civiltà, attraverso la scrittura e le arti, dalla calligrafia araba alla danza, e così dare vita a un importante binomio culturale.
“Abbiamo iniziato lo scorso anno con un evento dal titolo “Il velo verde”, per poi ripetere quest’anno con “La Porta d’Oriente”.

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MAFIE E CORRUZIONE

Modelli e fattori sinergici nelle relazioni globalizzate e de-regolarizzate
 …dal “Piccolo Mondo Antico” al “Grande Nuovo Mondo”
Viaggio dalla Sicilia all’America, con andata e ritorno

 Raffaele Panico

Il pensiero politico nelle democrazie maggiori – con economie importanti sugli scenari mondiali negli ultimi decenni, in particolare – a partire dagli anni Sessanta, con l’apparizione di movimenti ideologici tipici della nuova generazione nelle forme di protesta e di culture alternative – intese anche come “altra” e, oppure,  “contro” cultura – hanno eclissato, nella lunga durata i livelli di una buona condotta nell’amministrazione e del buon governo della cosa pubblica.

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Premiazione per narrativa e saggistica all’Università “La Sapienza” di Roma

Mercoledì 12 giugno, nella Sala del Rettorato illuminata da un affresco di Sironi, il Premio Roma, nella sua XX edizione, ha trovato giusto luogo. La Sapienza ha visto letteralmente sfilare i migliori rappresentanti della odierna Cultura. Giunto a questa edizione il Premio, voluto e definito dal compianto Aldo Milesi, è stato diretto dal figlio Giorgio, Vicepresidente EMEA, con altrettanta dedizione ed abilità.

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Conversazione con ALESSANDRO GUZZI
… a 360° su Cultura, Fede, Umanità, Vita

LA VOGLIA DI VIVERE E CAPIRE DI ALESSANDRO GUZZI:
UN ARTISTA FEDELE AI VALORI EREDITATI DALLA TRADIZIONE

Ha una gran gioia di vivere Alessandro Guzzi. Alla simpatica, sottile impertinenza – celata dall’atteggiamento posato dell’uomo d’altri tempi – riesce ad appaiare lo scrupolo di chi vuole capire cosa gli succede attorno. Tutt’altro che restìo al coinvolgimento, logico ed emotivo nello stesso tempo, così come ad abbracciare i valori tradizionali minacciati dall’atomismo sociale, dispiega una miniera di aneddoti. Alcuni dei quali vanno oltre la capacità di assicurargli il bandolo della conversazione.

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