Qualcuno si sarà domandato perché alla Libreria Horafelix, in Roma, mercoledì 9 novembre si sia deciso, su input del Gruppo Pro Italia, di presentare il libro di Max Bonelli “Antimaidan” che ha visto la luce nel gennaio del 2015?
……… La risposta è molto semplice.
Bastava leggerlo per comprendere, in tempi non sospetti, come già negli anni 2013-2014 fosse stata pianificata la progressiva, lenta ma continua, opera di assedio, distruzione e genocidio della popolazione russofona abitante nel Sud-Est dell’Ucraina ed in particolare nel Donbass e in Crimea.
🇮🇹 L’Ambasciata d’Italia in Georgia è lieta di informare i visitatori della nostra pagina Facebook della riapertura del Desk dell’Agenzia ICE / Italian Trade Agency (ITA) di Tbilisi. Per i dettagli visitare su fb :
http://ambtbilisi.esteri.it/Ambasciata_Tbilisi/it/ambasciata/news/dall_ambasciata/riapertura-del-desk-ice-di-tbilisi.html
Importante conferenza sulla Georgia, tra passato, presente e futuro
Partecipata conferenza culturale sulla Georgia, domenica scorsa a Firenze, presso la magnifica villa Castiglione, sulle bellissime colline di Impruneta. Ad organizzare l’incontro, al quale ha partecipato un qualificato pubblico di oltre un centinaio di persone, l’associazione culturale internazionale cristiana ecumenica Italia Georgia Eurasia (ACIGEA), fondata e presieduta dalla nobildonna ortodossa georgiana LALI PANCHULIDZE, giornalista della stampa estera di KARTULI TV, televisione nazionale georgiana.
Le truppe dell’esercito russo si sono ritirate dalla cittadina ucraina di Kherson, capoluogo dell’omonimo ‘Oblastsituata nel pressi di un’estuario del fiume Dnepr, una delle quattro città che al referendum di settembre aveva votato per l’adesione alla Federazione Russa. La cittadina trovandosi sulla via per Odessa rappresenta un importante porto sul Mar Nero.
La guerra in Ucraina non è un conflitto domestico. Non è l’atto di forza di un dittatore verso uno stato sovrano. Non è il risultato della mente malata di Putin. La guerra in Ucraina è l’evoluzione di tensioni profonde tra Occidente e Oriente; tra l’egemonia Americana e la volontà di multilateralismo delle economie emergenti. Perché, se da un lato è vero che la Russia, sin dall’annessione della Crimea, si è mossa per la soddisfazione di fini egoistici: ottenere il controllo di una più vasta porzione di territorio sulle coste del Mar Nero, e creare province cuscinetto tra paesi Nato e Russia. Dall’altro, la provocazione Americana ed Europea ha messo alle strette il gigante russo.