Il mondo è piccolo, si usa dire, soprattutto quando in un luogo diverso da quello abituale, anche molto lontano, ci imbattiamo in una persona che mai avremmo pensato di incontrare proprio lì. Questo vale pure per il mondo della memoria storica, quella archivistica, magari di un piccolo archivio familiare.
LA MORTE annulla, pareggia le differenze sociali nel comune destino di ritornare tutti inesorabilmente solo polvere, appena senza più alcun alito vitale di esistenza materiale. Una sorta di livella, proprio come quella efficacemente raccontata da Totò nella sua splendida poesia ‘A livella, sul pareggio inevitabile tra la morte di un altezzoso marchese e quella di un misero netturbino.
Recentemente, presso il Caffè Letterario Samsara di Cerveteri, gradevole località turistica del litorale romano, pure nota per il richiamo archeologico dei suoi scavi etruschi, ho partecipato alla presentazione delle ultime fatiche di due autori, sicuramente interessanti e originali, del nostro panorama letterario, mi riferisco ad Anna Maria Funari col suo Il segreto del pellegrinoe ad Angelo Manciocchi col suo Alterego.
Nella storia bimillenaria degli ebrei romani, presenza davvero importante nelle vicende dell’Urbe, il 20 settembre 1870 è una data dal duplice significato.
Solo “UN PESO e UNA MISURA” da pare di GIORGIA MELONI
per le sentenze della Corte di Cassazione a Sezioni Unite
Poco tempo fa, su un social il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il suo disappunto per la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che ha condannato l’esecutivo a risarcire un gruppo di immigrati illegali, trasportati dalla nave Diciotti.