Non mi avete fatto niente è il brano vincitore del 68esimo Festival di Sanremo, composto dal duo artistico Ermal Meta e Fabrizio Moro. Famoso sin da subito per un sospetto “autoplagio”, il brano è però arrivato al primo posto e mai testo migliore risulta essere più azzeccato in questo periodo storico.
Con le elezioni finalmente alle porte e con l’anno nuovo appena iniziato, è giunto il tempo dei programmi e dei propositi, ed, anche, il momento delle considerazioni sullo sfascio italiano, non visibile solo da chi non vuole vedere. Si canta vittoria per quei pochi decimali in positivo registrati dall’ISTAT, ma, a ben guardare, soffermandosi su quanto rileviamo attorno a noi, questi infinitesimali progressi ci spingono, per quanto riguarda le ultime statistiche, a riconsiderare il famoso pollo di Trilussa, consumato a metà tra due persone o, in modo più veritiero, una digiuna e l’altra fa la parte del leone.
e dell’esodo dalle loro Terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra
Sabato 10 febbraio alle ore 11,00 al Sacrario Campo della Memoria
in occasione della Giornata del Ricordo, l’Associazione Nazionale Volontari di Guerra – Sezione “Enrico Toti” di Roma e l’Associazione “Campo della Memoria ricorderanno i martiri delle Foibe e l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati.
Siamo nel vivo della campagna elettorale, con i riflettori puntati sui leader politici che ogni giorno sparano qualche promessa in più. È evidente la mancanza di progetti e di idee da tutte le parti, ma il 4 marzo per diritto conquistato con tanto coraggio alle urne si deve andare. Oltre che è un diritto è un dovere per ogni cittadino italiano. Ormai non si parla d’altro che di Industria 4.0, di Comunicazione 4.0, un mondo che spiega le vele sempre più verso il digitale. È notizia di poche ore che il social network più famoso del mondo, Facebook , ha lanciato in Italia nuovi strumenti proprio in vista delle elezioni politiche del 4 marzo.
Una ragazzina di sedici anni, Pamela, scompare da un centro di recupero per tossicomani di Macerata. Non è la prima volta che questo accade. Poi la trovano, morta, tagliata a pezzi, in due valigie buttate lungo un fosso. Un grande, grandissimo orrore. S’indaga, con le videocamere che, ormai, sono un po’ dappertutto. Negli ultimi fotogrammi che l’hanno ripresa si scopre che era in compagnia di un giovane nero. Si apre la caccia all’uomo e si scatenano le solite invettive razziste. Arrestato, si tratta di un nigeriano, immigrato, senza dimora, pregiudicato, spacciatore, espulso dal Paese con un foglio di via che non è servito a nulla, perché è rimasto in Italia. Qualche giorno dopo, per le strade di Macerata, un altro giovane, bianco, italiano, considerato un po’ fuori di testa dagli amici, prende una rivoltella e spara a sei persone, non bianche, per vendicare la ragazza fatta a pezzi. Il tumulto della stampa è altissimo e tutto sfocia in politica. La Magistratura indaga e monta nel Paese un’ondata di protesta che la politica vorrebbe cavalcare per guadagnare voti. …. QUESTA E’ LA PREMESSA . ANALIZZIAMO I FATTI.
_____________Una analisi a cura di LEANDRO ABEILLE
Il fatto che sia un remake del tedesco “Eristwieder da” (Lui è tornato), la dice lunga sulla difficoltà italica a discutere di storia.In Italia esistono due storie quella di cui si può parlare e quella reale. Si può dire che il fascismo fu il male assoluto, che i fascisti fecero le peggiori malefatte mai viste ma non si può dire (almeno in pubblico o nelle Università) che i partigiani non furono da meno senza subire durissime contestazioni.