IL PROBLEMA – Per anni ci siamo interrogati sul senso del Natale, ci si divideva tra i sostenitori della festa consumistica e quelli che le davano un senso molto più religioso. Il Natale, tuttavia, non è mai stato in discussione. Inizia ad essere messo in discussione negli ultimi 5-6 anni, perché alcuni iniziano a considerarlo quasi una festa da supremazia culturale ed allora, per non urtare le suscettibilità di altre culture e religioni, si tende a trasformarlo in una “festa delle feste”
Secondo l’autorevole ufficio statistico dell’Unione Europea, è l’Italia ad essere lo stato membro a contare più poveri in termini di valori assoluti. Questo è il triste dato che emerge dalle recenti analisi dell’Eurostat sul tasso di privazione sociale.
Il desolante primato tutto italiano è basato su una serie di indicatori che valutano sia la situazione sociale che quella economica dei vari cittadini presi in esame.
Le zone interessate a questo fenomeno sono quelle centrali e meridionali d’Italia, un dato che ci dovrebbe far riflettere in che direzione sta andando il nostro paese. Si stima che nell’anno 2016 erano più di dieci milioni le persone in situazioni di indigenza.
Una settimana fa scrivevo nell’articolo “la lunga marcia” che in questa campagna elettorale, all’insegna di una legge voluta da alcuni imbecilli del PD apposta per far fuori il M5S, «a Renzi e a Berlusconi, accomunati nel motto “auro quaeque ianua panditur”, interessa prima di tutto inquinare la mente degli elettori ed addossare al M5S la responsabilità dei mali che le loro politiche hanno causato al paese. Contro le loro manovre occorre una maschera antigas”. Quanto accaduto negli ultimi giorni mi costringe a ricordare questo passaggio “Renzi appoggiandosi alla sponda americana (l’opinione pubblica mondiale è stata bombardata dalle notizie di interferenze russe nella campagna presidenziale per la Casa Bianca) ha accusato direttamente il M5S di essere un propalatore di notizie false… Renzi dimentica che a fare ricorso alla propaganda non sono i cosiddetti “populisti”, ma i detentori del potere che l’hanno storicamente utilizzata in pace e in guerra. Come si fa a dimenticare che il mondo è stato precipitato in una guerra contro Saddam Hussein accusato falsamente dagli USA di possedere armi di distruzione di massa con la plateale esibizione di finte fiale velenose e di filmati costruiti ad arte dal controspionaggio americano davanti al Consiglio di sicurezza dell’ONU ?»
Un coraggioso guerriero fra le schiere di S. Michele Arcangelo
un ricordo redatto da SANDRO BARI *
Egregi, vi comunico la spiacevole notizia della scomparsa di Silvano Leonardi, l’Artigliere da montagna che, tra le tante iniziative benemerite in difesa del sentimento di Patria, ha ideato e condotto il Comitato NIKOLAJEWKA – per non dimenticare, in ricordo dei nostra Caduti e Dispersi in Russia.
Può sembrare un titolo di fantasia uscito dalla nota penna di E. L. James (autrice di Cinquanta sfumature di grigio e seguenti) ma invece è la viscida realtà nella quale si sono trovate coinvolte ragazze aspiranti magistrati.
Tutto inizia con l’iscrizione ad una delle tante scuole di preparazione per il concorso di magistratura, vuole il caso che la scuola scelta sia quella diretta da Francesco Bellomo, brillante ex magistrato e poi consigliere di stato.
Il caso, o meglio questa sporca faccenda, è scoppiata nel giro di pochissimi giorni quando sono state ascoltate le denunce di alcune ex studentesse.
Non esistono più scuola, parrocchie, sezioni di partito: la famiglia, quella tradizionale, già minata da tante problematiche, è rimasta sola. Una solitudine che circonda, pur nell’eccessiva protezione per i figli adolescenti, tutti i membri del primo nucleo sociale, forse il più importante; non si trovano appoggi formativi nelle storiche organizzazioni di comunità, come gli oratori, gli istituti d’istruzione, e, nel loro insieme, nelle stesse formazioni politiche giovanili. Per queste ultime va sottolineato come solo il 14% dei giovani, anche quelli prossimi all’età adulta, nutre qualche interesse per la politica, quando, guardando indietro negli anni, la dialettica e anche la contrapposizione ideologica, erano il pane quotidiano per la quasi totalità di una generazione protesa, tra mille contraddizioni, a guardare al futuro: ma esistono ancora le ideologie o sono scomparse con l’inizio del nuovo millennio? In realtà a finire nel ripostiglio delle cose vecchie, nelle cassapanche degli oggetti in disuso sono proprio le ideologie dogmatiche, una per tutte quella marxista.