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La ragazza con la chitarra Emanuela Orlandi,
…….. un mistero lungo 40 anni

1983 /MCMLXXXIII  –  2023 /MMXXIII 
DOPO 40 ANNI, ANCORA ALLA RICERCA DELLA VERITA’ 

una riflessione di ALICE MIGNANI VINCI *

Emanuela Orlandi, studentessa di musica, scomparve a Roma il 22 giugno del 1983. Aveva appena 15 anni quando si perse ogni traccia di lei.
Il 23 marzo 2023 è stata approvata la “Commissione Parlamentare d’Inchiesta” sulla sua scomparsa.

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Regolamento di conti del PCI a via Rasella
23 Marzo 1944

XXIII MARZO MCMXCIV 

una analisi storica e documentata di FRANCO D’EMILIO 

Smettiamo, una volta per tutte, di girare attorno ad una verità scomoda, scandalosa, sempre più testimoniata e pure attestata da fonti archivistiche, circa l’attentato del 23 marzo 1944 a Roma in via Rasella, ad opera di un Gruppo di Azione Patriottica del Partito Comunista Italiano contro un reparto delle forze d’occupazione naziste. Giudico incaute, perché storicamente insensate, le parole del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, che la strage di via Rasella sia stata “pagina non nobile della Resistenza, gli uccisi erano una banda musicale di semi-pensionati”: la dignità di un atto terroristico, ammesso che esista, non può certamente dedursi dall’età, giovane o tarda, delle vittime.

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“THE SWEET SIXTIES: NARRAZIONI DI MODA”
gli anni ’60 in mostra a Castel Sant’Angelo

DAL 27 MARZO AL MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANT’ANGELO LA MOSTRA-PERFORMANCE “THE SWEET SIXTIES: NARRAZIONI DI MODA”

La Swinging London, dalla minigonna di Mary Quant alle visioni da indossare di Ossie Clark, dalle vetrine di Carnaby Street allo sbarco sulla Luna: l’eredità associata all’immaginario estetico degli anni Sessanta costituisce un bacino semantico reinterpretabile sotto molteplici aspetti. Un periodo rivoluzionario in tutti i sensi.

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RACCONTO V.S. ROMANZO – A RUMBLE IN THE JUNGLE

Apriamo oggi la rubrica “Aggressioni e scorrettezze tra diversi generi letterari”, rubrica molto attesa da voi cari lettori, che proprio non vedevate l’ora di leggere un pezzo sullo scontro all’ultimo sangue tra due dei maggiori mezzi letterari messi a disposizione degli scrittori negli ultimi secoli: il racconto v.s il romanzo. E’ una baruffa tutta moderna, figlia del mercato editoriale. Ma è uno scontro epico, che è andato in scena su questa terra al suo apice tra ‘800 e ‘900, quando l’editoria era ormai capace di gestire l’opera letteraria come fenomeno di massa, attraverso la nascente pubblicità, le iniziative ardite al limite della legalità di alcuni personaggi aurorali dell’editoria moderna che a quei tempi si costruiva.

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Basta resilienza! W la resistenza!

TRA ETIMOLOGIA E LESSICO  ….
UN’ANALISI CRITICA SU EMPATIA E RESILIENZA 

_____________a cura di FRANCO D’EMILIO

Se definito empatico o resiliente, la cosa mi induce subito alla scaramanzia di “toccar ferro” oppure, per maggiore e diretto coinvolgimento personale, darmi una palpatina agli zebedei, non si sa mail!
Conosco il significato dei due termini, ma non li sopporto proprio: empatico mi richiama una malattia epatica; resiliente, considerata la sua origine dal verbo latino re + salire (saltare), mi fa sentire un povero Cristo che, pur opponendosi e resistendo, semplicemente salta senza sosta, rimbalza, sballottato dalle avversità della vita.

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