Mentre il Mondo si trova ad affrontare una crisi globale dovuta alla pandemia da Coronavirus che ha mietuto numerosissime vittime dall’inizio della sia diffusione, oltre 5 milioni di morti, il Africa la situazione è aggravata da un annoso problema: la fame.
UNO STUDIO REDATTO dalla BIBLIOTECA della CAMERA dei DEPUTATI,
PRESENTATO A MONTECITORIO SU INIZIATIVA DELL’ On. ETTORE ROSATO
Martedì 14 Dicembre, nella Sala Stampa di Montecitorio è stato presentato il volume “I Deputati delle minoranze linguistiche della XXVI e XXVII Legislatura del Regno d’Italia “, prestigiosa edizione della Biblioteca della Camera dei Deputati.
Si è conclusa trionfalmente la kermesse politica di Atreju, organizzata quest’anno in maniera più celebrativa a Romain piazza Risorgimento, che qualcuno ha tentato di ribattezzare “piazza Miki Mantakas” in onore del giovane greco aderente al FUAN ucciso in circostanze ormai chiare nel 1975. Il numeroso e correttissimo pubblico ha apprezzato relatori ed intervistati capaci di parlarefuori dei denti, una volta tenuto volontariamente lontano il politicaly correct. Passeggiando lungo la location non priva di stand di sapore natalizio, fra piste di pattinaggio e presepi viventi,alla fine tutti si sono rivelati ampiamente soddisfatti del successo di pubblico e degli stimoli culturali, con la ciliegina finale della relazione di Giorgia Meloni, come al solito capace di dare il meglio di sè quando gioca in casa. Dunque una organizzazione curata e fantasiosa, ma imperfetta se solo si pensa alle polemiche suscitate dai controllori dei green-pass, oberati di lavoro all’ingresso del megapadiglione assembleare (anch’esso disegnato e allestito con gusto), però pronti a favorire l’amico dichiarato o il sedicentesenatore nonostante i precisi ordini di chiusura per fine capienza.
Sino a poco tempo fa l’asterisco era solo il simbolo grafico a forma di stellina (*)per richiamare note a margine o a piè di pagina oppure segnare l’omissione volontaria di parte di un testo. Adesso, invece, l’asterisco è diventato pure un marchio del “politicamente corretto” che, tuttavia, può suscitare perplessità, persino ansia per un’improvvisa crisi di identità personale, sia di genere che politica: proprio così, un uomo o una donna, anzi, scusate, un* non solo si vede trattat*, appellat* come un ibrido di genere, né carne né pesce, né maschio né femmina, ma addirittura vede demolirsi il suo contributo, definito e particolare, di compagno o compagna alle lotte sindacali dei lavoratori. Dunque, LAVORAT* DI TUTTO IL MONDO UNITEVI !