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Dalla guerra fredda alla fine dell’URSS

Il termine guerra fredda fu introdotto nel 1947 dal giornalista americano Walter Lippmann per descrivere l’emergere delle tensioni tra due alleati della Seconda guerra mondiale, e cioè le potenze vincitrici del conflitto che furono Stati Uniti e Unione Sovietica.  Le tensioni non sfociarono mai in un conflitto combattuto sui campi di battaglia, ma rimasero come un’ostilità tra i due blocchi. Gli eventi che vanno dalla fine della Seconda guerra mondiale fino alla caduta del muro di Berlino (1989) e dell’Urss (1991), sono quelli che gli storici hanno denominato proprio Guerra Fredda la cui origine si situa nel periodo compreso tra il 1947 e il 1962.

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Estinzione delle specie e biodiversità

Cinque estinzioni di massa hanno segnato la storia del pianeta e la sesta potrebbe essere già in corso. Esse hanno richiesto, ciascuna, circa dieci milioni di anni di evoluzione perché la vita potesse riprendersi. Nel corso della storia del pianeta abbiamo avuto: Ordoviciano-Siluriano (circa 450 milioni di anni fa); Devoniano superiore (circa 375 milioni di anni fa); Permiano-Triassico

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Da 78 anni la falsa data partigiana
della “Liberazione di Predappio”

UNA  PRE-LIBERAZIONE LOCALE  DEL 28 OTTOBRE 1944
CHE ANTICIPA L’APOTEOSI NAZIONALE (?) DEL 25  APRILE 1945

una precisazione storico-cronologica di FRANCO D’EMLIO

Venerdì 28 ottobre un nostalgico corteo di partigiani dell’Anpi e dei sindacati festeggerà a Predappio la liberazione del paese dal nazifascismo, per l’ennesima volta una celebrazione volutamente e ostinatamente, sfacciatamente e falsamente in ritardo rispetto alla verità storica: Predappio fu, infatti, liberata il 27 ottobre 1944 ad opera dei soli soldati polacchi del valoroso generale Wladyslaw Anders e a conclusione di un’operazione militare iniziata il giorno 26 e intensificatasi, soprattutto, nella notte. 
Dunque, la liberazione partigiana del paese natale del Duce alla data del 28 ottobre 1944 è solo una panzana, insomma un falso storico, come dimostra ampia documentazione da fonti archivistiche, comprese quelle militari alleate, e certa diaristica, testimone dei fatti. Più volte, in passato, mi sono occupato di tale frottola, pure su questo giornale, ma non insisto oltre, con taluni è come lavare la testa all’asino, si perdono tempo e sapone.

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