“Fuga di gas”: nella Roma delle periferie desolate,
gli “antieroi” di Marco Gemma
Più che un noir , “Fuga di Gas” (Unicopli ed., 2020) dello scrittore autodidatta di vasta esperienza (operaio edile, elettricista, cameriere, ora docente d’ italiano agli stranieri dopo una laurea in Filologia moderna), Marco Gemma, è un classico “Crime thriller”.
I personaggi, però, si muovono in universi mentali che definiremmo tra Pasolini e Verga. Quest’ultimo perchè la loro morale (se ne hanno una!) ricorda davvero la “morale dell’ostrica” dei Malavoglia: intesa come impossibilità d’ uscire da un contesto di quasi miseria decretato da un destino cinico (com’era per i pescatori verghiani).