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“Fuga di gas”: nella Roma delle periferie desolate,
gli “antieroi” di Marco Gemma

Più che un noir , “Fuga di Gas” (Unicopli ed., 2020) dello scrittore autodidatta di vasta esperienza (operaio edile, elettricista, cameriere, ora docente d’ italiano agli stranieri dopo una laurea in Filologia moderna), Marco Gemma, è un classico “Crime thriller”.

I personaggi, però, si muovono in universi mentali che definiremmo tra Pasolini e Verga. Quest’ultimo perchè la loro morale (se ne hanno una!) ricorda davvero la “morale dell’ostrica” dei Malavoglia: intesa come impossibilità d’ uscire da un contesto di quasi miseria decretato da un destino cinico (com’era per i pescatori verghiani).

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NO al Disegno di Legge Zan contro l’omofobia

UNA LEGGE OPINABILE E LIBERTICIDA !  

a cura di FRANCO D’EMILIO 

Sino ad oggi, scene simili sottocchio mi erano capitate a Roma e Milano, a Verona come a Napoli, ma, si sa, le grandi città amplificano sempre quanto nella piccola provincia resta più in sordina, ancora parzialmente nascosto per la consapevolezza che risulti censurabile, scandaloso, fuori dalle regole, dalle consuetudini, insomma da quella realtà che costituisce o, forse, dovrebbe costituire la normalità dei comportamenti umani.
Invece, mercoledì scorso, pure a Forlì, percorrendo in auto viale dell’Appennino verso porta Ravaldino, chiuso nel refrigerio dell’aria condizionata contro l’incombente afa della controra, ho preso atto che non vi sono più freni, non vi è più pudore: siamo, ormai, all’ostentazione, all’esibizionismo di quanto ritenuto dai più socialmente insano e trasgressivo, ma adesso, invece, quasi imposto provocatoriamente ad una maggioranza, da sempre in quel solco naturale e sociale, umano e morale, codificato da regole e norme, a partire dal riconoscimento costituzionale dell’art. 29 ovvero “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.”

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Rassegna Stampa – una selezione di interessanti letture

UNA SELEZIONE DI INTERESSANTI ARTICOLI, GIA’ PUBBLICATI SUI MEDIA.
ANCHE IN AGOSTO ED IN VACANZA
E
‘ NECESSARIO CONTINUARE A LEGGERE, MEDITARE E RIFLETTERE ! 

Alla vigilia della pausa estiva, coincidente con le FERIAE AUGUSTI,  questo è il mio saluto per un personale e temporaneo commiato, in attesa di risentirci in Settembre.   
Tale selezione è stata rielaborata da una più vasta piattaforma, da cui è possibile accedere direttamente ai singoli articoli ed interventi, firmati da importanti e prestigiosi nominativi. Buona lettura a Tutti

OM ENRICO PANICCIA

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“24 Ore Sguardi”: la silloge poetica della scrittrice Elena Rossi

Si terrà oggi 30 luglio alle ore 21.00, presso lo stabilimento balneare “Le Cannucce” di Castiglione della Pescaia la presentazione del libro “24 Ore Sguardi” (Ensemble ed,,2021), opera prima in poesia della scrittrice romana Elena Rossi, già vincitrice del Premio Franco Cuomo International Award al Senato col suo primo libro “Onda e altri racconti” (2018).

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LE ” MUTAZIONI GENETICHE ” da Stato parlamentare a Regime dittatoriale

PROVE GENERALI DI DITTATURA

——————————— EDOARDO MARIA FRANZA *

Fin ora sono stato molto attento a formulare alcuni paragoni e mi sono limitato a dare un giudizio pacato e moderato sulla situazione di “emergenza” che il nostro Paese sta affrontando.
Ieri però, in coda sulla Via Prenestina, ad un passo dal centro sportivo in cui stavo per andarmi ad iscrivere, accendo la radio e sento parlare di green pass.

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A colloquio con Ciro Ferrara sul valore dell’amicizia nel mondo del calcio

IL PIACERE DI STARE INSIEME PER VINCERE COL SORRISO SULLE LABBRA E LE ALI AI PIEDI SECONDO CIRO FERRARA

Una conversazione con Massimiliano Serriello

L’immagine dell’abbraccio conclusivo, al termine della lotteria dei rigori, tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli (nella foto), gli ex gemelli del gol in grado di rinascere come un’Araba Fenice, trascende l’enfasi manieristica delle arcinote ostentazioni di stima, i pistolotti edificanti in merito all’apporto dell’intesa genuina nello sport di squadra, gli applausi fragorosi dietro di cui si nasconde il pretesto di uscire dal senso d’estraneità dovuto all’impietosa pandemia con canti e schiamazzi superficiali ed esteriori.

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