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Esplode il caso Astrazeneca
…..già anticipato dalla Consul Press

ASTRAZENECA… esplode un complotto
già preannunciato dalla Consul Press

nella foto gli stabilimenti IRBM e il Presidente Piero di Lorenzo  

Da alcuni giorni non si parla d’altro, se non della pericolosità del vaccino anglo-italo-svedese, dopo alcuni decessi …..e la psicosi è alle stelle.
Ma forse bisognerebbe “indagare” con più sangue freddo.  

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La ricerca della ricchezza

 

Abitudini salutari che attraggono l’abbondanza

Tratti comuni dei ricchi

 

 

A differenza del povero, sul ricco non si può generalizzare su come vive. Quando si dispone di patrimoni alti, sono innumerevoli i modi in cui si possono amministrare e vivere di conseguenza. Svariati anche i modi in cui ci si è diventati ricchi. Ci si può nascere ricchi e  rimanerci, magari si nasce poveri ma ricchi ci si diventa, o ci si nasce ricchi e si finisce poveri. Sono svariati modi di essere ricchi, per meriti, per demeriti o per fortuna.

L’elemento che fa la differenza però è come  si è diventati ricchi. Quello determina il modo in cui vivono i ricchi. In linea di massima l’articolo è basato sulle differenze di vita tra chi è ricco e chi non lo è. Su quelle abitudini salutari che hanno attratto abbondanza e se mantenute inalterate la manterranno a lungo. Non è una ricerca della felicità o della ricchezza, non sono determinanti, sono piccoli dettagli che aiutano. Molte ricerche hanno dimostrato che per migliorare la qualità della giornata di mattina, appena svegli, andrebbero fatte determinate cose, come ad esempio sistemare il letto. Qualcosa che allontana la pigrizia nella nostra mente. Anche la ricerca dell’abbondanza ha delle caratteristiche simili che iniziano proprio dal momento cruciale della giornata, appena ci si sveglia.

Il 44 % dei ricchi si sveglia almeno tre ore prima di iniziare un lavoro, ad esempio. Di conseguenza un’esigua maggioranza di ricchi crede che le cattive abitudini creino sfortuna. Si tiene in forma dalla mattina, mangia sano e salutare, ha l’abitudine di prefiggersi degli obiettivi e arriva persino a scriverli prima di realizzarli. I ricchi sfruttano il tempo libero ascoltando audiolibri sul miglioramento, amano fare telefonate di auguri, leggono minimo mezz’ora al giorno, vedono un’ora di televisione in meno rispetto alla media, solo il 6% di loro vede reality show. Tendono a fare crescere i propri figli senza social network, li fanno leggere e gli insegnano continuamente ciò che loro sanno sulla ricchezza e cercano di avere hobby che possano portare entrate economiche.

In linea di massima, i grandi manager provano a non avere tensioni nella vita, a fare incontri di lavoro mentre sono intenti a fare altro, rilassandosi al contempo. Spendono molto negli investimenti di qualità più che di quantità. Sono iperattivi ma senza sforzi, senza correre. Sembrano distaccati dal denaro, ma allo stesso tempo non si fanno mancare niente senza sperperarlo. Un autentico rispetto equilibrato.

Generalmente questo comportamento è della categoria del ricco che lavora. Coloro i quali hanno vinto al gioco cifre spropositate hanno speso di più di quello che hanno guadagnato, finendo ancora più poveri di come erano partiti. I famosi attori del cinema e i musicisti sono una via di mezzo tra il modello del ricco manager e del fortunato vincitore. Sperperano cifre sconsiderate e quando sono al lastrico riprendono il lavoro. Johnny Depp dichiarò che non poteva vivere con due milioni di dollari al mese e non è l’unico attore ma, forse uno dei pochi ad averlo ammesso.

I soldi non fanno la felicità ed è da crederlo perché a dirlo sono sempre stati i ricchi e non i poveri. Sembrerebbe che la ricerca dell’abbondanza quindi sia molto legata agli obiettivi, al creare le possibilità di guadagno. Ovviamente ci sono sempre dei vizi, delle brutte abitudini perpetrate dai ricchi. I ricchi non sono immuni alle malattie, ai fenomeni di depressione, alle droghe e ai suicidi. Per questo i soldi non fanno la felicità, ma tanti soldi possono curare meglio certi mali.

La ricerca dell’abbondanza è incentrata su una forza di volontà nel prefiggersi degli obiettivi e realizzarli. Ciò che ha determinato la ricchezza, oltre alla fortuna, è la capacità di immaginare vividamente nella propria mente i propri sogni realizzati prima ancora di iniziarli.

 

                                                                                                                                       om   Enrico Paniccia

A colloquio con Michele Soavi sul rapporto tra tecnica ed empatia

L’INGEGNO DI UN AUTORE POSTMODERNO CHE AMA IL CINEMA DI GENERE E SOSTIENE IL PICCOLO SCHERMO

Una conversazione con Massimiliano Serriello

Dinanzi alla smaccata incongruenza dei colleghi che prima stigmatizzavano i prodotti televisivi, ritenendoli sterili oggetti di consumo sprovvisti di qualsivoglia cortocircuito poetico, e adesso attendono in fila il loro turno, per poter accedere alla cuccagna delle piattaforme, Michele Soavi (nella foto) fa tranquillamente spallucce. 
Mettere l’estro in cantiere, sia esso identificabile con il mercato primario di sbocco costituito dalla liturgia dell’ormai negletta sala cinematografica in febbrile attesa di riscatto o col piccolo schermo, bersagliato dai critici schiavi dell’impressionismo soggettivo e dell’infeconda alterigia, trascende le trite discipline di fazione.

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Foscolo il liutaio romagnolo famoso nel mondo

A DOVADOLA, IN TERRA DI ROMAGNA,
OVE VIVE IL LIUTAIO  LUIGI FOSCOLO LOMBARDI

_________di  FRANCO D’EMILIO  

Chi, solitamente o come turista, soprattutto d’estate, percorre da Forlì a Firenze la statale Tosco Romagnola in direzione del Passo del Muraglione non può certo immaginare che a Dovadola, paese di circa 1600 abitanti arroccati sulle prime pendici appenniniche, viva e lavori un uomo, celeberrimo nel mondo, che accarezza i legni della musica, li tamburella con le nocche delle mani per sentirne lo spessore dell’anima, magari li annusa per fiutarne la stagionatura.

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I Gondolieri a Venezia, “Guardie d’Onore”
alla Laguna che deve nuovamente rinascere

 

I GONDOLIERI A VENEZIA, …..DA UN ANNO SENZA LAVORO

“Mesi terribili, anche se la città è splendida nella sua solitudine” 
…..così dichiara Maurizio Galli, coordinatore dei Gondolieri

____________a cura di Sandra Biasutti

Venezia come non si era mai vista nei tempi moderni: splendida nella sua solitudine, “in mano” solo ai residenti. Ma c’è il rovescio della medaglia e,  tra le categorie più colpite dallo stop al turismo causato dalla pandemia da Covid-19, ci sono i gondolieri. 
«Ormai è da più di un anno che il reddito è pari a zero», conferma Maurizio Galli, il coordinatore dei gondolieri della stazione gondole Santa Maria del Giglio.

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Addio a Giovanni Gastel, con i suoi scatti ha esaltato la moda made in italy

 
Il fotografo Giovanni Gastel, che con i suoi scatti ha esaltato la moda made in Italy, grazie a campagne pubblicitarie per i marchi più prestigiosi che hanno fatto il giro del mondo, è morto il 13 marzo a Milano per le complicazioni da Covid. Aveva 65 anni. Era stato ricoverato all’ospedale in Fiera a causa dell’aggravarsi dello stato di salute dopo essere stato colpito dal virus.

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