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Botero ed il perchè i suoi dipinti sono “tondi”

La domanda può suonare insolita ma al tempo stesso anche lecita. Il noto pittore colombiano Fernando Botero, nato a Medellín nel 1932, ci ha da sempre abituati a vedere nei suoi quadri uomini e donne molto tonde, figure morbide e decisamente in sovrappeso. La risposta a questa domanda la dà lo stesso pittore:

Non dipingo donne grasse. Nessuno ci crederà, ma è vero. Ciò che io dipingo sono volumi. Quando dipingo una natura morta dipingo sempre un volume, se dipingo un animale lo faccio in modo volumetrico, e lo stesso vale per un paesaggio. Sono interessato al volume, alla sensualità della forma. Se io dipingo una donna, un uomo, un cane o un cavallo, ho sempre quest’idea del volume, e non ho affatto un’ossessione per le donne grasse.

Botero quindi dipinge dei volumi, delle grandezze e non delle persone in sovrappeso. Ciò che inizialmente, avvicinandosi alla sua opera, potrebbe sembrare una fissazione, non lo è perchè l’artista semplicemente dilata le figure ampliandone i volumi, per una sua personale idea di arte figurativa. 
Da dove parte questo suo amore per la dilatazione? Nei primi anni della sua carriera, durante un viaggio in Europa, Botero rimane affascinato dai pittori italiani del ‘300 e del ‘400, soprattutto della scuola fiorentina, Giotto, Piero della Francesca, e Andrea Mantegna, dell’arte rinascimentale di Tiziano, ma anche dagli artisti spagnoli tra cui Goya. Questi pittori lo hanno ispirato particolarmente, tanto da riprodurre diverse copie dei loro capolavori. Come ad esempio le famose riproduzioni de la Gioconda e la Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci, e quella dei Duchi di Urbino di Piero della Francesca.

Botero rimane fedele all’arte figurativa di quell’epoca, ma nei suoi lavori, ricerca una realtà figurativa personale, creando delle forme irreali e concentrandosi quindi sulla forma e sul volume. In questo modo vuole cane avvicinare della cultura classica a quella della cultura popolare sudamericana.

L’artista rivela anche emotivamente distante dai suoi soggetti, e questa freddezza fa scomparire dai personaggi la dimensione morale e psicologica. Gli sguardi sono sempre persi nel vuoto, gli occhi non sbattono mai le ciglia, sembra quasi che osservino senza guardare. Tuttavia queste forme generose evocano la vita, l’abbondanza, l’energia e la sensualità. Il colore rimane tenue, i toni dolci. Tutti i suoi personaggi sono poi rappresentati nei momenti quotidianiBotero e il difficile rapporto con la critica

Per quanto riguarda il rapporto con la critica, spesso è snobbato se non addirittura contestato. In un articolo del 2011 apparso sulla rivista Art in America Magazine, la critica Charmaine Picard riporta un giudizio pesante sull’artista “non ha assolutamente niente a che fare con l’arte contemporanea”, c’è anche chi l’definito un semplice un fenomeno commerciale. Anche se le critiche sono molte però è molto amato dal pubblico e forse questo lo sia deve proprio ai suoi personaggi che grazie alla loro rotondità non possono che non essere simpatici.

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Una violenza sessuale disumana e disumanizzante, quella subita dalla giovane modella 18enne il cui corpo è stato adoperato alla stregua di una entità inanimata e non senziente, un oggetto, un trastullo, una preda nelle mani avide del suo predatore, il milionario imprenditore Alberto Genovese, già  a suo tempo fondatore di “Facile.it”, ma poi lasciato nel 2014 senza più rivestire alcun ruolo operativo nell’ambito del Gruppo.

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A.N.P. – Assoc. Naz. Presidi: per la scuola in sicurezza
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L’ANP ha partecipato, venerdì 20 nel corso della mattinata, alla IV^ Riunione del “Tavolo Nazionale Permanente” previsto dal Protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID 19 dello scorso 6 agosto e, nel pomeriggio, alla III^  Riunione del “Tavolo Nazionale Permanente” previsto dal Protocollo d’intesa per garantire la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, sempre nel rispetto delle regole di sicurezza per il COVID-19.

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Un nobile e il suo schiavo, le ultime vittime di Pompei

Gli archeologi di Pompei hanno ritrovato i corpi di due uomini, un nobile tra i 30 e i 40 anni e il suo giovane schiavo tra i 18 e i 25 anni. Il primo indossava un lussuoso vestito di lana, mentre il secondo una veste corta, come riportato sabato dai vertici del Parco Archeologico di Pompei in un comunicato. I due sono stati sorpresi dall’eruzione del Vesuvio che, nel 79,  distrusse la città romana. Le due figure sono state ritrovate in uno spazio laterale del portico, nella parte nobile del borgo suburbano di Civita Giuliana, maestosa tenuta dell’epoca dell’imperatore Augusto, che vantava di avere sale e balconi a picco sul mare. Il terreno si trova fuori dalle mura pompeane e in questa zona gli archeologi hanno trovato nel 2017 i resti di tre cavalli nelle stalle con le loro selle e imbracature.

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Nascite premature: l’intervista al dott. Giuseppe Latorre, responsabile terapia intensiva del Miulli

Il 7% circa dei neonati in Italia nasce prima del termine, ovvero prima delle 37 settimane di età gestazionale. Sono bambini che non hanno ancora maturato del tutto organi e apparati e non sono capaci di adattarsi completamente alla vita fuori dal grembo materno.

La mortalità per pesi inferiori a g .1500 è oggi in Italia meno del 15%, un risultato straordinario se pensiamo che negli anni 70 sfiorava il 60%.

Il dott. Giuseppe Latorre nella terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Miulli

 

Sull’argomento abbiamo intervistato il dott. Giuseppe Latorre, responsabile della terapia intensiva neonatale dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti in provincia di Bari.

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