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A Venezia, la Fenice risorge anche dalle acque

IL MITO DELLA FENICE  CHE ANCORA RISORGE 

a cura di GIAN PAOLO MENEGHINI

Anche questa volta “la Fenice” è riuscita a risorgere …. – non dalle ceneri provocate dal fuoco – ma dalle acque dell’ inondazione,  per riportare in scena il “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, sotto la direzione di Chung, per domenica 24 novembre. 

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Al termine di una conferenza organizzata dal Dr. Andrea ErriDirettore Generale Fondazione Teatro la Fenice di Venezia – “un grazie di cuore” è stato rivolto a tutti Coloro che hanno lavorato in questi giorni per riaprire il Palcoscenico ed onorare l’ imminente apertura della Stagione Teatrale. 

 

Ad Andrea Erri …e “a Tutti” le più vive congratulazioni ed auguri, anche da parte del Veneziano Mattia Carlin, V.Presidente Unione Consoli Onorari in Italia (con sede presso il Circolo Ministero Affari Esteri), nonché V.Presidente Assoc. Naz. Giovani Innovatori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Manifesto della Cultura Identitaria” ….. e non conforme

“IDENTITA’: UN VALORE NON NEGOZIABILE
…. per combattere il Pensiero Unico Dominante

Roma, venerdì 22 novembre presso Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati si è svolta in tarda mattinata la conferenza per la presentazione del “Manifesto della cultura identitaria e non conforme”
L’iniziativa è stata organizzata da Francesco Giubilei (Fondazione Tatarella), Isabella Rauti (Centro Studi Pino Rauti), Fabrizio Fonte (Centro Studi Dino Grammatico), per realizzare una Rete con le principali Fondazioni e Centri Studi al fine di promuovere un decalogo condiviso sui 10 punti del Manifesto:

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Comunismo, liberalismo ed il demone del totalitarismo

di Raimondo Fabbri

Se c’è un demone che accomuna secondo il professor Ryszard Legutko le società liberali e il comunismo, quello è il totalitarismo. Nel suo ultimo saggio, ancora non tradotto in italiano, The demon in demcracy, totalitarian temptations in free societies, il filosofo polacco, nonché presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti al Parlamento europeo, espone questa tesi ardita, maturata in anni di studio della filosofia classica e della teoria politica, ma soprattutto come testimone diretto dell’oppressione comunista vissuta da dissidente e responsabile culturale di Solidarnosc.

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A Verona si terrà “Job&Orienta”, fiera della formazione professionale con gli esperti dell’apprendimento di Prolingua International

Dal prossimo giovedì 28 a sabato 30 novembre, alla Fiera di Verona si terrà la 29ma edizione di “Job&Orienta”, salone dedicato a scuola, formazione, orientamento professionale e lavoro. Si tratta del periodico appuntamento nazionale, promosso da VeronaFiere e Regione Veneto insieme a ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e ministero del Lavoro e Politiche Sociali.

Tante le iniziative nel corso dell’evento: convegni, dibattiti, workshop, testimonianze di protagonisti con ospiti di rilievo del mondo politico ed economico, nonché laboratori interattivi, simulazioni e momenti di animazione, rivolti anche a docenti e dirigenti scolastici (con l’opportunità di aggiornarsi su temi essenziali come alternanza scuola-lavoro o le nuove tecnologie per la didattica).

A partecipare, per la parte espositiva: scuole, accademie, Università (circa 130, di cui 30 estere), enti di formazione e di ricerca, istituzioni varie, imprese, centri per l’impiego, agenzie di servizi per il lavoro, associazioni professionali.  

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A colloquio con Mario Vattani per meglio comprendere i suoi libri

Più volte la Consul Press ha seguito con vivo interesse alcuni incontri / dibattiti sui libri scritti da Mario Andrea Vattani – con la partecipazione dello stesso autore,  apprezzandone i suoi interventi – sia presso il Circolo degli Esteri, sia presso la Sede dell’ UNAR e della UGL.   
A Mario Vattani (attualmente Ministro Plenipotenziario coordinatore UE – Asia Pacifico) la Consul Press ha richiesto un’intervista, cortesemente concessa, intrattenendoci tutti in una lunga e cordiale chiacchierata a 360°, riscontrando opinioni e punti di vista condivisi, nonché comuni amicizie, tra cui anche con Romano Vulpitta.
Qui di seguito si riportano due “spezzoni” riguardanti alcune sue opere di narrativa, unitamente alle sue personali sensazioni e riflessioni sui quei Paesi e  quei Popoli ove le stesse risultano ambientate.  (G.M.)

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Antimo Negri e la scuola di Futurologia italiana

Avvenne Domani il paradosso dell’Intelligenza

FUTUROLOGIA ITALIANA, “I FUTURIBILI”, LA SCIENZA NUOVA DI ANTIMO NEGRI –  Parte prima 

Raffaele Panico

L’Intelligenza Artificiale era già presente nel pensiero del filosofo Antimo Negri? Domanda che si impone doverosa, dopo oltre 15anni di interessi e speculazioni su l’“arte del prevedere”, che nasce da un lavoro che è un testamento spirituale di una scuola italiana di Futurologia dimentica. Ed è molto di più, il paradosso iniziale di Jacopo Burckhardt “un futuro conosciuto in anticipo è un controsenso” (1868-1873) che attraverso Osvald Spengler in “Il tramonto dell’Occidente” (trad. italiana di Julius Evola) viene precisato in questi termini: “Circa il futuro, fino ad oggi ci si poteva augurare quel che si voleva. Quando i fatti mancano è il sentimento a decidere. D’ora innanzi ognuno sarà tenuto a sapere quel che nel futuro può e quindi deve accadere con l’inevitabilità di un fatto, indipendentemente da ideali, speranze e desideri personali”.  

Si delinea a 50 anni circa l’esistenza di un laboratorio di pensiero, una scuola italiana della futurologia attiva feconda fin dalla seconda metà degli anni Sessanta e primi anni Settanta fino all’opera di Antimo Negri “Futurologia scienza della speranza”.

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