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Visioni Corte International Short Film Festival

Visioni Corte International Short Film Festival.
Dal 21 al 28 settembre 2019 a GAETA

Sarà in programma dal 21 al 28 settembre a Gaeta l’ottava edizione del Visioni Corte International Short Film Festival, la rassegna creata da amanti del cinema e indirizzata a tutti gli autori e i registi di cortometraggi indipendenti, non legati a grandi case di distribuzione, che ha l’obiettivo di far conoscere e diffondere il talento, abbracciando al contempo ambiti diversi, per consentire libertà di interpretazione e creatività. La manifestazione, diretta da Gisella Calabrese, ha ottenuto per il terzo anno consecutivo  l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e gode del contributo della Direzione Generale Cinema del Mibac, riconoscimenti rilasciati per l’alta valenza culturale dell’evento.

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SANTE BAMBOLE PUTTANE

Grazia Di Michele e Maria Rosaria Omaggio in “prima d’autore”,
presso Auditorium Parco della Musica (22 settembre, ore 19)

SANTE BAMBOLE PUTTANE
Dieci donne in musica GRAZIA DI MICHELE (canto e chitarra), MARIA ROSARIA OMAGGIO (voce recitante): accompagnate da ANDY BARTOLUCCI (batteria), FABIANO LELLI (chitarra), PAOLO IURICH (pianoforte), FABRIZIO CUCCO (basso), canzoni di GRAZIA e JOANNA DI MICHELE, monologhi di PIETRA SELVA

Auditorium Parco della Musica
Sala Teatro Gianni Borgna, Via Pietro de Coubertin, 00196 – Roma

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A colloquio con Andrea Manco sul senso di appartenenza degli Italiani d’Istria

L’EGEMONIA DELL’ AMORE SULL’ ODIO.
NEL RICORDO DEI NOSTRI COMPATRIOTI ISTRIANI

Una conversazione con Massimiliano Serriello

Ad Andrea Manco sta realmente a cuore la cifra dell’amore. Perché può sconfiggere l’odio lontano dalle secche della retorica. Il carattere d’autenticità dei legami di sangue e di suolo deraglia dalle banalità scintillanti dell’inane propaganda in virtù del senso di appartenenza trasmessogli dalla saggia ed energica Mamma (con lui nella foto), originaria di Pola.

La chiarezza cristallina e l’irrinunciabile onestà, legate, a filo doppio, al rapporto con la terra natìa, resa rossa dalle cave di bauxite e disseminata dagli inghiottitoi conosciuti oggi, dopo oltre mezzo secolo di deplorevole negazionismo, con il nome di foibe, mandano a carte quarantotto qualunque, discutibile ragione di partito. Indicando la rotta giusta. La rimozione che ha messo altresì in discussione il nesso tra le atroci esecuzioni sommarie compiute dai titini e il mesto esodo giuliano dalmata trova ancor oggi l’approvazione degli ostinati seguaci dei partiti presi avvezzi a battere i pugni sul tavolo blaterando sulla libertà. Per poi incatenarne l’anelito vitale alle implicazioni politiche esacerbate dalla malafede.

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La vile “puttanata” di Matteo Renzi

SECONDO IL VOCABOLARIO TRECCANI,  DICESI  “PUTTANATA”…….

una analisi socio linguistica (… e non solo)  di FRANCO D’EMILIO

A lungo ho esitato sul titolo di questo artic, olo, non volevo stare sopra le righe, ancora di più offendere la sensibilità di alcuni lettori, ma alla fine mi sono convinto, va bene così, la parola rappresenta bene la realtà. Il vocabolario Treccani è chiaro, inesorabile e lapidario: dicesi puttanata “un’azione disonesta, una carognata, una canagliata”, il vocabolario Garzanti sottolinea l’aspetto, il fine subdolo e perfido dello stesso vocabolo, quindi con molta convinzione ho digitato questo termine, sicuramente pesante ed offensivo. Eventualmente, provvederà il direttore responsabile di questa testata, che mi ospita con tanta disponibilità, a mitigare il senso delle mie affermazioni.

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